Scheda risorsa
Sito web
Archilet
Tipo risorsa
Lettera
Autore
Quattromani, Sertorio
Titolo
Lettera a Giulio Cesare Torelli
Data
Cosenza, 2 marzo 1600
Descrizione
Quattromani afferma di avere letto il "secondo sonetto" [di difficile identificazione] di Giulio Cesare Torelli e di averlo molto apprezzato [lo paragona infatti ai migliori sonetti del Petrarca e del Casa]; pertanto glielo rispedisce senza correzioni. In secondo luogo Quattromani, rispondendo a un desiderio espressogli precedentemente dal Torelli, discute alcune varianti errate da emendare nelle lezioni del Petrarca: al verso "Et vidi a qual servigio, e a qual morte" del 'Triumphus cupidinis' si deve leggere "servagio" (voce nobile usata anche dal Villani) e non "servigio"; nel medesimo Trionfo al verso "Odi poi lamentar fra l'altre meste / Enone di Paris" si deve leggere "Enone del suo Pari"; nel 'Triumphus pudicitie' i versi "Che sbigottisce, e duolsi accolto in atto / Che vergogna con man dagli occhi forba" sono da leggersi "che sbigottisce, e duolsi, o colto in atto etc. forba vergogna", e Sertorio cita un passo della 'Vita nova' di Dante Alighieri per spiegare questi ultimi versi del Petrarca. In conclusione Quattromani informa Torelli che i parenti di Madonna Stefana [di difficile identificazione] sono molto preoccupati perché la credono morta per via del suo silenzio, pertanto chiede sue notizie.
URL
http://www.archilet.it/Lettera.aspx?IdLettera=3770
Nomi
  • [Mittente] Quattromani, Sertorio
  • [Destinatario] Torelli, Giulio Cesare

Data indicizzazione: 09 ottobre 2021