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Alsario della Croce, Vincenzo
Lettera a Roberto Titi, Lucca, 21 marzo 1595
Lettera | Discute le letture dell'incipit del 'De optimo genere oratorum' di Cicerone proposte da Romolo Amaseo, Adrien Turnèbe, Dionisio Lambino, e dichiara che più di queste lo convince l'esposizione del Titi, che trova conferma in quella di Giovanni Antonio Vipe...
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Alsario della Croce, Vincenzo
Lettera a Roberto Titi, Lucca, 19 aprile 1595
Lettera | Comunica che la stampa della sua opera ['De invidia et fascino veterum libellus', Lucca, Vincenzo Busdraghi, 1595] è stata ritardata perché lo stampatore ha dovuto dedicarsi prima a un volume della gentidonna e poetessa lucchese Chiara Matraini ['Lettere ...
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Alsario della Croce, Vincenzo
Lettera a Roberto Titi, Lucca, 26 aprile 1595
Lettera | Riferisce che il progetto di trasferirsi presso lo Studio bolognese [cfr. lettera del 19-4-1595, "Mi rincresce insino all'anima"] non è andato a buon fine per la contrarietà del padre; ricorda perciò al Titi di intercedere per lui presso Girolamo Mercuria...
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Alsario della Croce, Vincenzo
Lettera a Roberto Titi, Lucca, 3 maggio 1595
Lettera | Ringrazia Titi per l'aiuto nell'interpretazione di un passo del compendio di Marco Giustiniano Giustino alle 'Storie Filippiche' di Pompeo Trogo [cfr. lettera del 26-4-1595, "Del nostro libretto non occorre che io più ne gli parli"], e gli chiede se ricor...
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Alsario della Croce, Vincenzo
Lettera a Roberto Titi, Lucca, 10 maggio 1595
Lettera | Comunica che finalmente il suo libro ['De invidia et fascino veterum libellus', Lucca, Vincenzo Busdraghi, 1595] è stampato, e ne invia assieme a questa lettera una copia al Titi, scusandosi inoltre per esser stato così poco prudente da dedicare un'opera ...
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Alsario della Croce, Vincenzo
Lettera a Roberto Titi, Lucca, 17 maggio 1595
Lettera | Si interroga su una questione erudita: a che ora cenavano gli antichi? Molti dotti (tra cui Aldo Manuzio il Giovane nel 'De quaesitis per epistolam'), basandosi su un verso di Marziale [cfr. 'Epigrammi', IV 8] ritengono che l'ora della cena fosse la nona,...
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Alsario della Croce, Vincenzo
Lettera a Roberto Titi, Genova, 15 settembre 1595
Lettera | Da tre mesi si è trasferito a Genova, ed è stato accolto nella casa di Giovanni Agostino Centurione, come precettore di uno dei figli; lascia intendere di essere stato obbligato dalla necessità ad accettare questo lavoro. Chiede a Titi pareri filologici c...
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Alsario della Croce, Vincenzo
Lettera a Roberto Titi, Genova, 15 dicembre 1595
Lettera | Si felicita per la ritrovata sanità del Titi dopo una malattia, e gli trasmette i saluti di Giovanni Battista Pinelli. Riferisce che Girolamo Mercuriale si trova a Genova presso Giovanni Battista Imperiale; che desidera un epigramma di Titi da porre (assi...
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Alsario della Croce, Vincenzo
Lettera a Roberto Titi, Genova, 14 giugno 1596
Lettera | Si congratula con il Titi che ha ottenuto una cattedra [di studi umanistici] all'Università di Bologna. Si lamenta dei genovesi che, pur essendo persone "honoratissime", pensano solo all'"argento" e all'"oro"; non si meraviglia, perciò, che essi siano sta...
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Alsario della Croce, Vincenzo
Lettera a Roberto Titi, Genova, 8 aprile 1597
Lettera | Ringrazia Titi per avergli inviato una copia della prolusione con cui ha inaugurato il suo primo corso all'Università di Bologna: ne aveva già ricevuto copia da Giovanni Niccolò Sauli Carrega, e l'ha a sua volta passata a Giulio Guastavini [cfr. lettera d...
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Anselmi, Antonio
Lettera a Lodovico Dolce, Roma, [s. d.]
Lettera | Antonio Anselmi scrive a Lodovico Dolce, chiedendo scusa per non avergli mai scritto dopo l’arrivo a Roma. La colpa non è sua, ma non ha intenzione di presentare ragioni a tal proposito, invece si assume la responsabilità dell’errore, assicurando però che...
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Antoniano, Silvio
Lettera a Ridolfo Campeggi, Roma, 16 marzo 1599
Lettera | Per eccesso di benignità del papa [Clemente VIII], Silvio Antoniano è stato da poco creato cardinale [3 marzo 1599]: il nuovo porporato, memore della "stretta amicizia" che lega gli Antoniano alla famiglia Campeggi, risponde ringraziando per i rallegramen...
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Arcimboldi, Giovan Battista
Lettera | Giovan Battista Arcimboldi si dice riconoscente verso i cugini Campeggi per i ringraziamenti ottenuti per essere riuscito a far installare una non meglio precisata fiera nella giurisdizione di Dozza: ciò è stato per effetto "della cortese natura et nobili...
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Arcioni, Angelo Maria
Lettera a Antonio Magliabechi, Arezzo, 17 novembre 1678
Lettera | Per introdursi alla "servitù" di Magliabechi, gli fa consegnare dal cellerario della badia [delle SS. Flora e Lucilla di Arezzo] due copie di "libretti di [sue] compositioni" [Angelo Maria Arcioni, 'Ode', prima ed. Parma, Vigna, 1666, ma qui probabilmente...
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Arcioni, Angelo Maria
Lettera a Antonio Magliabechi, Arezzo, 1 dicembre 1678
Lettera | Ringrazia Magliabechi per avere presentato al [granduca Cosimo III Medici] l'omaggio [di cui in precedente lettera del 17 novembre 1678] e per avere risposto a quella sua prima missiva. Afferma di invidiare il suo interlocutore al saperlo totalmente dedit...
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Arcioni, Angelo Maria
Lettera a Antonio Magliabechi, Piacenza, [13 febbraio 1681]
Lettera | [La data della lettera, sull'originale, manca del mese, che comunque non può essere se non quello di gennaio, oppure di febbraio; indizi nel contesto fanno propendere per febbraio]. Comunica l'imminente arrivo di Benedetto Bacchini, suo segretario, incari...
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Arcioni, Angelo Maria
Lettera a Antonio Magliabechi, Piacenza, 27 febbraio 1681
Lettera | Ringrazia alla notizia che Magliabechi si sta prodigando per assistere tre giorni alla settimana al ciclo di prediche che il suo segretario [Benedetto Bacchini] svolge in S. Pietro [Maggiore di Firenze]. Ringrazia anche per l'invio delle "lettere del sign...
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Arcioni, Angelo Maria
Lettera a Antonio Magliabechi, Bologna, 17 aprile 1681
Lettera | Per il tramite del suo segretario Benedetto [Bacchini], ha ricevuto lettera di Magliabechi, molto lusinghiera anche a riguardo della [predicazione] quaresimale che [Bacchini] sta svolgendo [in S. Pietro Maggiore di Firenze]. Accusa ricevuta anche di un [n...
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Arcioni, Angelo Maria
Lettera a Antonio Magliabechi, Pavia, 9 settembre 1681
Lettera | Esprime il suo contento per aver ricevuto lettera di Magliabechi, con l'annuncio del prossimo invio dello "Odeporico di Ambrogio Camaldolese" [Ambrogio Traversari, 'Hodoeporicon', Firenze-Lucca, Marescandoli, 1681], opera "a cui non è poca gloria" l'esser...
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Arcioni, Angelo Maria
Lettera a Antonio Magliabechi, Pavia, 4 novembre 1681
Lettera | Accusa ricevuta e ringrazia sentitamente per l'invio dello "Odeporico" [Ambrogio Traversari, 'Hodoeporicon', Firenze-Lucca, Marescandoli, 1681], opera stimabile "per l'utilità che ne viene a gli eruditi" e per l'esemplarità che la vita di "quel santo gene...
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Arcioni, Angelo Maria
Lettera a Antonio Magliabechi, Pavia, 28 aprile 1682
Lettera | Accusa ricevuta di una copia dei "poemetti" di Ugolino Verini ['Poematia', Lione, Huguetan, 1679], prodotto di quei tempi in cui Firenze era "ateneo di tutta Europa". Li ha molto apprezzati, e pensa che sarebbe il caso di far stampare insieme "tutte le op...
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Arcioni, Angelo Maria
Lettera a Antonio Magliabechi, Pavia, 18 settembre 1682
Lettera | Per il tramite del proprio confratello [Ugo] Berzighelli, manda a Magliabechi le proprie poesie "ristampate qui in Pavia con aggiunta di diciassette ode, tutte spirituali" [si tratta dell'ed. Pavia, Magri, 1682 delle 'Ode']. L'intento della raccolta è pri...
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Arcioni, Angelo Maria
Lettera a Antonio Magliabechi, Parma, 28 maggio 1686
Lettera | Annuncia l'arrivo, due giorni prima, dei "virtuosissimi e religiosissimi padri [Jean] Mabillon e [Michel] Germain". Ringrazia Magliabechi per avergli indirizzato questi "soggetti di sì alto merito". Informa inoltre che i due "sono partiti questa mattina" ...
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Arcioni, Angelo Maria
Lettera a Francesco Arisi, Piacenza, 6 novembre 1687
Lettera | Mentre era intento, "con sentimenti di riverente ammiratione", proprio nella lettura delle 'Poesie' dell'Arisi [Cremona, Zanni, 1680 e 1680], "piene di quelle parti che costituiscono un tutto di tutta perfettione", è stato interrotto dal proprio segretari...
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Arcioni, Angelo Maria
Lettera a Francesco Arisi, Piacenza, 24 febbraio 1688
Lettera | Annuncia l'imminente arrivo di Giovanni Battista Gentile, incaricato, grazie anche all'intercessione di Arisi, di un ciclo di predicazione a Casalbuttano. Sottolinea la convinzione che Gentile darà buona prova di sé, "non mancandoli né zelo, né sapere", s...
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Arcioni, Angelo Maria
Lettera a Francesco Arisi, Piacenza, 19 marzo 1688
Lettera | Chiede ad Arisi di far recapitare una sua lettera, [allora allegata alla presente], indirizzata a [Giovanni Battista] Gentile, nei confronti del quale si dice preoccupato "in riguardo alla sua gracile complessione", specialmente ora che si trova impegnato...
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Arcioni, Angelo Maria
Lettera a Francesco Arisi, Piacenza, 7 aprile 1688
Lettera | Si confessa grandemente consolato dalle notizie che, con sua lettera, Arisi gli ha recato a proposito della "buona salute" di [Giovanni Battista] Gentile, "accresciuta di vigore nel ministero apostolico della faticha [della predicazione] quadragesimale". ...
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Arcioni, Angelo Maria
Lettera a Francesco Arisi, Piacenza, 9 aprile 1688
Lettera | Chiede ancora una volta di far recapitare una [allora allegata] sua lettera indirizzata a [Giovanni Battista] Gentile, che dovrebbe essere ormai pressoché al termine delle sue fatiche [di predicatore quaresimalista], "nelle quali si può ben conoscere una ...
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Arcioni, Angelo Maria
Lettera a Francesco Arisi, Piacenza, 22 maggio 1688
Lettera | Ha ricevuto don Desiderio [Arisi], "ben degno fratello" del suo corrispondente, che gli ha consegnato una sua lettera del 20 [maggio 1688]. Assicura che presterà a don Desiderio, appena trasferitosi nel monastero di S. Savino [di Piacenza], tutti quegli "...
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Arcioni, Angelo Maria
Lettera a Francesco Arisi, Piacenza, 5 marzo 1689
Lettera | Volendo esaudire le raccomandazioni di Arisi, non manca di favorire il padre maestro Giuseppe Pons, "predicatore in questo pulpito di S. Francesco [di Piacenza]", facendo in modo che ogni giorno vi siano almeno due suoi monaci [del monastero di S. Sisto d...
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Aretino, Pietro
Lettera a Lodovico Dolce, Venezia, 25 giugno 1537
Lettera | [Lettera sull'imitazione e sul furto, definita da Procaccioli "manifesto di poetica"] Pietro Aretino esorta Lodovico Dolce [ma nella prima edizione del primo libro di lettere di Aretino, 1538, la lettera era diretta a Niccolò Franco] a seguire i suoi stud...
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Aretino, Pietro
Lettera a Lodovico Dolce, Venezia, 25 novembre 1537
Lettera | Pietro Aretino scrive un sonetto a Lodovico Dolce, per pagare l'obbligo che i sonetti di Dolce gli hanno imposto. Afferma che la donna di servizio della gloria illumina con una candela di sego, "e non col torchio" [lume composto da più candele unite insie...
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Aretino, Pietro
Lettera a Lodovico Dolce, Venezia, 5 dicembre 1537
Lettera | Pietro Aretino scrive a Lodovico Dolce, rimandandogli "il capitolo dei colombini" [non figura fra i capitoli dolciani] dicendo che è un soggetto piacevole e soave, tanto che ha visto la purezza di un intero colombaio nei versi di Dolce. Aretino afferma di...
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Aretino, Pietro
Lettera a Lodovico Dolce, Venezia, 17 dicembre 1537
Lettera | Pietro Aretino avvisa Lodovico Dolce che Veronica Gambara, Contessa di Correggio, gli ha consegnato una lettera da dare a Dolce [cfr. ‘So che Vostra Signoria mi deve aver tenuta meritatamente discortese’ del 28 aprile 1537]; questa lettera è molto simile ...
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Aretino, Pietro
Lettera a Lodovico Dolce, Venezia, 19 giugno 1539
Lettera | Pietro Aretino manda a Lodovico Dolce il sonetto [posposto alla firma della lettera: 'Lo spirto c'ha l'effigie in carte e in oro'] per [Pietro] Bembo, scritto per congratularsi con lui per la nomina a cardinale avuta da Paolo III [nomina del 20 dicembre 1...
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Aretino, Pietro
Lettera a Lodovico Dolce, Venezia, 7 ottobre 1539
Lettera | Pietro Aretino scrive a Lodovico Dolce lamentandosi di [Niccolò] Franco. Lo reputa incapace di far danno alle persone dabbene e si comporta come un cane scacciato e odiato da tutti, che abbaia per far sapere che sta morendo di fame. Aretino afferma di ave...
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Aretino, Pietro
Lettera a Lodovico Dolce, Venezia, 1 settembre 1541
Lettera | Pietro Aretino scrive a Lodovico Dolce per comunicargli che mentre era indeciso sulla qualità migliore del compare, tra la capacità di conversazione o la dottrina, la cortesia si è messa in mezzo (essendosi, Dolce, offerto di curare il secondo libro delle...
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Aretino, Pietro
Lettera a Lodovico Dolce, Venezia, novembre 1545
Lettera | Pietro Aretino scrive a Lodovico Dolce che è una “bella cosa e laudabile” tenere in costante esercizio il proprio ingegno, essendo la fatica la madre dell’opera; lo scrive perché lo studio e l’impegno di Dolce sono instancabili. Chi prova affetto per lui,...
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Aretino, Pietro
Lettera a Lodovico Dolce, Venezia, marzo 1546
Lettera | Pietro Aretino rivela a Lodovico Dolce che la sua modestia lo meraviglia, perché Dolce non ritiene di avere un così grande ingegno da sopravanzare tutti gli altri. Per Aretino Dolce non produce più scritti suoi per poter far godere della sua gloria, grazi...
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Aretino, Pietro
Lettera a Lodovico Dolce, Venezia, novembre 1548
Lettera | Pietro Aretino ringrazia Lodovico Dolce per il sonetto ricevuto [da considerare al momento perduto] mandandone uno a sua volta ['Dolce, ora sì che alter me ne vo io'], sperando possa bastare la buona volontà usata per scriverlo, dato che manca “de l’eccel...
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Aretino, Pietro
Lettera a Lodovico Dolce, Venezia, febbraio 1550
Lettera | Pietro Aretino scrive a Lodovico Dolce, dicendogli che il sonetto inviato dal Dolce ad Antonio Jacopo Corso e quello che lo stesso Corso gli ha fatto recapitare, sempre per volere di Dolce, entrambi in lode di Aretino [ed entrambi perduti], sono degni del...
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Aretino, Pietro
Lettera a Lodovico Dolce, Venezia, 1553
Lettera | Pietro Aretino invia due sonetti a Lodovico Dolce ['Iddio, che or calchi il Sole, ora la Luna'; 'Augusto invitto, Carlo sacrosanto'], il secondo dei quali composto per Ortensio [Lando] in lode di Carlo Quinto, come Dolce gli ha chiesto. Non essendo scritt...
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Aretino, Pietro
Lettera a Lodovico Dolce, Venezia, aprile 1554
Lettera | Pietro Aretino ringrazia Lodovico Dolce per la polizza da lui ricevuta. Ha letto la lettera di Dolce, in cui tra l'altro Dolce salutava Tiziano [Vecellio], mentre era in visita Nicolò Gabrielli, che nel sentirla è scoppiato a piangere, perché le parole di...
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Aretino, Pietro
Lettera a Tiziano Vecellio, Venezia, 9 novembre 1537
Lettera | Pietro Aretino si complimenta con Tiziano poiché egli, in un'Annunciazione, ha opportunamente reso omaggio alla sovrana cui ha destinato il dipinto, ossia Isabella del Portogallo, sposa di Carlo V, inviandole l'effigie dell'imperatrice celeste. Dell'opera...
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Aretino, Pietro
Lettera a Tiziano Vecellio, Verona, luglio 1543
Lettera | All'elogio rivolto a Tiziano per un riuscito ritratto del pontefice Paolo III Farnese, Aretino unisce l'approvazione per la scelta compiuta dall'amico nel respingere il cosiddetto "officio del piombo", ossia la carica di piombatore, che assicurava una buo...
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Aretino, Pietro
Lettera a Tiziano Vecellio, Venezia, maggio 1544
Lettera | Aretino descrive la vista spettacolare di cui gode dalla sua residenza, situata in Ca' Bollani, sul Canal Grande. Dopo una cena solitaria, affacciatosi alla finestra, dapprima contempla divertito il brulicare di vita che, fra chiacchiere e litigi, movimen...
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Aretino, Pietro
Lettera a Tiziano Vecellio, Venezia, febbraio 1545
Lettera | Per consolare Tiziano delle difficoltà che affronta nei rapporti con la famiglia Farnese, Aretino (a propria volta vittima dell'arbritrio di chi appartiene a un illustre lignaggio), paragona l'umore instabile e incostante dei potenti al cangiare dell'arco...
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Aretino, Pietro
Lettera a Tiziano Vecellio, Venezia, ottobre 1545
Lettera | Nel rivolgersi a Tiziano, giunto da poco a Roma, Aretino dapprima si rimmarica per alcune opere lasciate incompiute dall'artista (la prima, un ritratto dedicato a Giovanni dalle Bande Nere sulla base di un calco in gesso; la seconda, un ritratto di Aretin...
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Aretino, Pietro
Lettera a Tiziano Vecellio, Venezia, dicembre 1545
Lettera | Aretino esordisce con il narrare che una notte, rientrato a casa, aveva ricevuto l'ultima missiva di Tiziano, fonte di diletto, pressoché in contemporanea alla notizia del crollo verificatosi il 18 dicembre nella Libreria Marciana: l'architetto, Jacopo Sa...
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Aretino, Pietro
Lettera a Tiziano Vecellio, Venezia, gennaio 1546
Lettera | Nella breve missiva Aretino si compiace della propria notorietà (ampiamente diffusa, a Roma) come autore dalla penna pungente, rispettato e temuto anche dai principi. Si augura inoltre che un'identica, lusinghiera nomea prenda piede e si radichi anche a F...
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