Scheda risorsa
Sito web
Archilet
Tipo risorsa
Lettera
Autore
Muscettola, Antonio
Titolo
Lettera a Angelico Aprosio
Data
Napoli, 8 giugno 1665
Descrizione
Nonostante le lettere siano diventate meno frequenti a causa dei tanti impegni intrapresi, Antonio Muscettola ribadisce l’affetto nei confronti di Angelico Aprosio: "poiché tutti gli affari del Mondo [...] non possono distogliermi dal riverirla cordialmente". Aggiorna il corrispondente riguardo le sue ‘Prose’ [Piacenza, Bazachi, 1665]: lo stampatore [Giovanni Bazachi], forse "havendo poco concetto della [sua] puntualità", gli ha fatto sapere che non intende licenziare l’opera se prima non avesse avuto "il denaro in sua mano"; Muscettola ha dunque interpellato il marchese Carlo de Mari affinché potesse anticipare la somma e affidarla a [Paolo] Malaraggia per pagare il tipografo; questi nega di aver acquisito i denari ed ora si attende "la ricevuta per saperne la verità". Le uniche due copie pervenute tra le mani di Muscettola sono state subito inoltrate al dedicatario dell’opera, il Cardinale Azzolino [Decio Azzolini conosciuto anche come Decio Azzolino juniore]. Inoltre il mittente si duole degli intoppi "che in ogni luogo ritrova la Grillaia" la cui stampa è ancora frenata dal mancato placet da parte delle autorità ecclesiastiche [questa volta piacentine]; consiglia a padre Angelico di "rimediarvi col castrarla in qualche parte". Prosegue la redazione de ‘Il Gabinetto delle Muse’ [Venezia, Conzatti, 1669]: ha già realizzato 60 componimenti e pensa di aggiungerne ancora un centinaio. Infine fa sapere di non aver ancora potuto beneficiare de ‘Lo Scudo di Rinaldo’ [di Angelico Aprosio] dato che Padre Avellino lo ha dimenticato presso la sua casa a Lucera di Puglia.
URL
http://www.archilet.it/Lettera.aspx?IdLettera=10664
Nomi
  • [Mittente] Muscettola, Antonio
  • [Destinatario] Aprosio, Angelico

Data indicizzazione: 09 ottobre 2021