Scheda risorsa
Sito web
Archilet
Tipo risorsa
Lettera
Autore
Chiabrera, Gabriello
Titolo
Lettera a Urbano VIII (Maffeo Barberini)
Data
Savona, 23 ottobre 1624
Descrizione
Chiabrera dice che i sapienti affermarono che l'onore è il premio derivante dalla virtù. Non c'è nulla che possa spingere con più forza gli uomini a compiere alte imprese. Per questo sono state erette statue e assegnate giornate solenni per i personaggi più virtuosi, per renderli gloriosi. Ma tutto questo valore diviene "vil cosa" se confrontato con la "fede" e con il "senno" del pontefice, nelle cui mani gli uomini affidano la propria vita. Chi può contendere in onore con il Papa, sollevato al di sopra dei mortali grazie ai voti di un Senato ammirabile? L'elezione al Pontificato è stata la prova della grande considerazione che il Sacro Collegio ha del Pontefice. Ma la cosa più importante è confermare con i fatti l'opinione altrui, far sì che alle speranze succedano le certezze, mostrare che grazie al suo senno il Papa eserciti egregiamente il pontificato. Prima si diceva che nel suo seggio ci sarebbe stata giustizia, ora la vediamo riposta in esso; prima credevamo che avremmo incontrato un secolo felice, ora godiamo della sua felicità. [Questi passi fanno credere che allegato alla lettera ci fosse il sermone 'Se riguardando le ragion d'Astrea', conservato nel codice Barberiniano lat. 6462, cc.12-14]. E se qualcuno dicesse a Chiabrera che gli uomini gioiscono grazie alle sofferenze del Pontefice, che riposano grazie alle sue fatiche, risponderebbe con Pindaro, dicendo che la vera virtù non brilla senza travagli. Per questo, per esaltare Ercole, gli uomini immaginarono l'Idra, e nominarono Lerna ed Erimanto. Per questo Urbino crollò, per permettere al Papa di sostenerla. Per questo in Germania si mossero nemici, per permettere alla Chiesa di Roma di trionfare.
URL
http://www.archilet.it/Lettera.aspx?IdLettera=10980
Nomi
  • [Mittente] Chiabrera, Gabriello
  • [Destinatario] Urbano VIII (Maffeo Barberini)

Data indicizzazione: 09 ottobre 2021