Scheda risorsa
Sito web
Archilet
Tipo risorsa
Lettera
Autore
Chiabrera, Gabriello
Titolo
Lettera a Pier Giuseppe Giustiniani
Data
Savona, 7 maggio 1636
Descrizione
Non avendo nulla di cui parlare, Chiabrera inizia parlando delle Sante Feste. Da Pasqua egli non ha malanni, ma non sta del tutto bene. Osservò la Quaresima e non la osservò, e il cibarsi "di magro e di grasso" gli ha danneggiato lo stomaco, così che la lingua è ricoperta di "noiosa pasta". Chiabrera però odia di più l'inchiostro e i libri non gli danno conforto. Può uscire dalla solitudine, avendo da riscuotere alcuni sesterzi con cui pagare frati e monaci, che hanno sopportato fastidi non per debiti, ma per i crediti dell'eredità [per la faccenda dell'eredità cfr. lettera del 1636 'Viene Francesco Chiabrera; parlerà con Vostra Signoria per un negotio suo e mio da trattarsi in Palazzo' e lettera del 22.3.1636 'Francesco Chiabrera porta questa mia con la quale io prego Vostra Signoria ad udirlo, e secondo le ragioni interporsi con cotesti Serenissimi tanto']. Anche quando gli piovono in grembo le monete, come a Danae, Chiabrera è amareggiato. Chiede a Giustiniani se recupera la sua casa, se legge presso l'Accademia degli Addormentati, se è con Padre Antinori [Padre Lodovico Antinori], se compone poesie. Chiabrera disprezza le damigelle del Parnaso (le Muse), di cui fu idolatra. Chide di scrivere qualora sapesse qualcosa del cavaliere di Modena [si riferisce a Fulvio Testi e al suo rischiato naufragio, cfr. lettera del 1636 'Francesco Chiabrera mi ha portato la lettera di Vostra Signoria e la speditione in Senato; tutto sta bene, ma se vien fatto'].
URL
http://www.archilet.it/Lettera.aspx?IdLettera=11029
Nomi
  • [Mittente] Chiabrera, Gabriello
  • [Destinatario] Giustiniani, Pier Giuseppe

Data indicizzazione: 09 ottobre 2021