Scheda risorsa
Sito web
Archilet
Tipo risorsa
Lettera
Autore
Chiabrera, Gabriello
Titolo
Lettera a Pier Giuseppe Giustiniani
Data
Savona, 1637
Descrizione
Chiabrera ha letto "la canzone [non identificata], la quale odora de' fiori di Pindaro, e però conviene credere che a me piaccia sommamente". Questa caccia via da sé il "profanus vulgus". Chiabrera ha già espresso il suo giudizio a riguardo: il poeta cerca di dare al mondo diletto e meraviglia, e riuscire in questo intento è un miracolo. Inoltre i poeti sono "obbligati a fare secondo il dovere dell'arte" e ad aspettare poi il giudizio di chi sa e di chi non sa, per questo l'esperienza insegna che alcune opere piacciono molto a chi non sa, altre piacciono poco a chi sa. Chiabrera non sa quali opere siano più fortunate. A Chiabrera è sempre piaciuto "scrivere per trastullo" e burlarsi di coloro che leggono le sue opere. Dice questo per quanto riguarda la poesia, della quale parlerebbe volentieri, ma scrivere lo annoia. È contento che Giustiniani stia bene e soffre per gli amici "che non sanno bene stare". Chiabrera ha bisogno e desiderio di venire a Genova [presso il Giustiniani], ma non può per molte ragioni: il freddo non se ne va, non saprebbe come coprirsi durante il cambio di stagione, non saprebbe se abitare nella stanza invernale o in quella estiva, essendo tra le due stagioni. Non vorrebbe scomodare il Signor Gio. Francesco [Brignole], il quale "ha mestiere di commode stanze per la sua persona". Chiabrera propone di lasciar passare marzo e poi di andare a passare il san Giovanni con Giustiniani. Intanto porterà a termine alcuni affari. Comprende che Giustiniani parli poco delle sue speranze e bisogna affidarsi a Dio, anche se è giusto aiutarsi tra uomini. Raccomanda il suo onore riguardo la tassa, se gli fosse tolto tale privilegio patirebbe senza aver commesso colpe [Chiabrera era stato esentato dal pagamento delle tasse di guerra, cfr. lettera del 27.5.1636 'Qui habbiamo, che i Serenissimi Signori mettono per lo dominio una tassa, e che chi vuole essere inteso'. Probabilmente interpella Giustiniani affinché lo aiuti a mantenere questo privilegio]. [La lettera è giunta lacunosa della parte finale] [La lettera può essere genericament datata "marzo 1637", perché Chiabrera manifesta il desiderio di recarsi a Fassolo, già espresso nella lettera 492 datata 11.3.1637. Il mese di marzo è anche citato nella lettera].
URL
http://www.archilet.it/Lettera.aspx?IdLettera=11049
Nomi
  • [Mittente] Chiabrera, Gabriello
  • [Destinatario] Giustiniani, Pier Giuseppe

Data indicizzazione: 09 ottobre 2021