Scheda risorsa
Sito web
Archilet
Tipo risorsa
Lettera
Autore
Peranda, Giovan Francesco
Titolo
Lettera a Enrico e Camillo Caetani
Data
Roma, 12 novembre 1571
Descrizione
Peranda nella parte introduttiva dimostra devozione e si scusa con i suoi signori per essere “troppo licentioso, in ricordar quelle cose, che à giudicio mio sono debite, et convenienti”. Infatti, rammenta loro il gran obbligo che hanno nei confronti di Marcantonio Colonna sia per rispetto di Onorato [Caetani], sia perché egli aveva preso parte valorosamente alla battaglia di Lepanto, dando un grande contributo. Aggiunge che se tali ragioni non dovessero bastare allora bisogna tenere conto delle cortesie e dei rapporti parentali [effettivamente Onorato Caetani, fratello di Enrico e Camillo, aveva sposato Agnesina Colonna, sorella di Marcantonio]. Li esorta, dunque, a scrivere a M. Marcantonio almeno per il suo rientro a Roma. Asserisce che sua maestà l’Imperatore [Massimiliano II d’Asburgo] ha accolto la notizia [della vittoria riportata nella battaglia di Lepanto] con tanta gioia da far cantare il “Te Deum” in tutte le chiese di Vienna e da indire una messa celebrata dal cardinal Commendone [Giovanni Francesco] dove intervenne lo stesso imperatore. Della vittoria furono avvertiti anche i principi di Germania [la famiglia Bàthory], forse per convincerli ad una qualche alleanza, e anche gli ungari i quali “hanno fatte pazzie in mostrar allegrezza”. Conclude dicendo che il Turco [probabilmente Uluç Alì, l’unico dei capitani ottomani a sopravvivere allo scontro] fu a consiglio con Mehemet [Mehmed III] e Amurath [Murad III] e che la notizia [della vittoria della Lega santa] raggiunse anche la città di Costantinopoli, dove fu accolta con amarezza per la perdita di un cospicuo numero di soldati e dell’Armata [ottomana].
URL
http://www.archilet.it/Lettera.aspx?IdLettera=11363
Nomi
  • [Mittente] Peranda, Giovan Francesco
  • [Destinatario] Caetani, Enrico e Camillo

Data indicizzazione: 09 ottobre 2021