Scheda risorsa
Sito web
Archilet
Tipo risorsa
Lettera
Autore
Farnese, Alessandro
Titolo
Lettera a Giovanni Della Casa
Data
Roma, 7 agosto 1547
Descrizione
Il Farnese comunica a Della che Nostro Signore [Paolo III, al secolo Alessandro Farnese] ha meditato sulle questioni sollevate nella lettera del nunzio del 30 [luglio], e chiede di essere aggiornato in merito alla proposta del Protonotario Carlo [Mons. Ciarlo, “gentilhomo” francese di difficile identificazione; la proposta era di formare una lega tra Francia, Svizzeri e Venezia in prospettiva antimperiale; cfr. lettera di Della Casa al Farnese del 23 luglio 1547, ms. Vat. Lat. 14828, incipit: “Scrissi per le ultime lettere quello che 'l Signor Ambasciator di Francia et Monsignor Ciarlo mi haveano conferito sopra il loro negotio della Lega”] e alla risposta [della Repubblica, la quale si era dichiarata neutrale; cfr. lettera di Della Casa al Farnese del 23 luglio 1547, ms. Vat. Lat. 14828, cc. 136v-137r, incipit: “Scrissi per le ultime lettere quello che 'l Signor Ambasciator di Francia et Monsignor Ciarlo mi haveano conferito sopra il loro negotio della Lega”]; specifica, quindi, che della tregua tra il Re dei Romani [Ferdinando I d’Asburgo] e il Turco [Solimano I il Magnifico] a Roma non sono giunte ancora notizie, ragione per cui si chiede a Della Casa di indagare e di inviare informazioni in merito. Farnese prosegue raccomandando al nunzio di occuparsi dell’assegnazione del priorato di Verona a messer Antonio dalla Mirandola [Antonio Bernardi, legato ai Farnese; cfr. lettera del Farnese a Della Casa del 22 luglio 1547, ms. Vat. Lat. 14832, cc. 75-76, incipit: “Son sicuro, che quando ben non ci fusse il rispetto mio”], precisando che sarà bene – se necessario – servirsi del nome del papa; aggiunge, quindi, che si è coinvolto anche l’Imbasciatore [Niccolò Da Ponte]: egli scriverà alla Signoria in favore di Bernardi, e ritiene che la questione si risolverà a vantaggio di quest’ultimo, nonostante gli ostacoli posti dai frati. Il Da Ponte ha parlato con Paolo III in nome della Signoria [veneziana] circa la causa del Signor Hieronimo da Corte maggiore [Girolamo Pallavicino], il quale chiede che gli venga restituita la moglie [Camilla de’ Rossi], sequestrata in via cautelare dal Signor Duca mio padre [Pier Luigi Farnese], essendo il Pallavicino contumace nei suoi confronti. Paolo III, benché riconosca che Pallavicino non avrebbe dovuto ricercare la grazia in questo modo, ha deciso di chiedere ugualmente per lui il condono delle colpe e la restituzione della consorte: Farnese avvisa Della Casa dell’episodio così che, se dovessero interpellarlo a riguardo, egli sia informato di come il pontefice non manchi di rispettare anche gli interessi della Signoria [veneziana]. Il protonotario Carlo, dopo aver avuto udienza dal papa, intende tornare in Francia entro tre giorni [10 agosto 1547].
URL
http://www.archilet.it/Lettera.aspx?IdLettera=12443
Nomi
  • [Mittente] Farnese, Alessandro
  • [Destinatario] Della Casa, Giovanni

Data indicizzazione: 09 ottobre 2021