Scheda risorsa
Sito web
Archilet
Tipo risorsa
Lettera
Autore
Della Casa, Giovanni
Titolo
Lettera a Cervini degli Spannocchi Marcello; Del Monte Giovanni Maria
Data
Venezia, 17 aprile 1545
Descrizione
Il nunzio Giovanni Della Casa riporta le ultime notizie ai legati pontifici al Concilio di Trento, Giovanni Maria Del Monte [futuro papa Giulio III] e Marcello Cervini degli Spannocchi [futuro papa Marcello II]. Della Casa ha ricevuto da "Cosimo Palavisino" [Cosimo Pallavicino, fratello del frate Giovanni Battista, più volte accusato e incarcerato come eretico; cfr. la lettera: "Non havemo dato più presto risposta a la lettera di Vostra Signoria"] la loro lettera del 12 [aprile 1545: "Non havemo dato più presto risposta a la lettera di Vostra Signoria"] con "le proposition fatte a Wormatia": [il sommario della proposta di Carlo V pronunciata alla Dieta di Worms; il documento non è presente in Città del Vaticano, Biblioteca Apostolica Vaticana, Vat. lat. 14830]. Della Casa smentisce la notizia dell’arrivo del "Cardinale d'Inghilterra" [Reginald Pole: nella menzionata lettera del 12 aprile si annunciava il suo imminente arrivo a Trento]. L'informazione era stata data dal "rettor" di Verona [Ermolao Barbaro, governatore di Verona dal marzo 1545] al "vice duce" [cioè il vice doge del Minor Consiglio di Venezia] nel "Collegio" [dei Savi], il quale l'aveva poi riportata al nunzio e a "Monsignor Monluc" [Jean de Monluc, ambasciatore francese alla corte di Costantinopoli]. Della Casa e Monluc hanno letto in Collegio il sommario di alcune lettere provenienti da "Adrianopoli" [Edirne], nel quale si conferma che "il Turco" [Solimano I, detto il Magnifico] sta preparando una grande flotta e forse anche un esercito per attaccare via terra. Inoltre l’ambasciatore del "Re dei Romani" [Ferdinando I d'Asburgo] presso Solimano è morto, forse avvelenato, prima ancora di avere avuto udienza, e il suo segretario è scomparso. [La stessa notizia si legge nella lettera "Havendo scritto fin qui la Illustrissima Signoria mi ha mandato", dove viene esplicitato il nome dell'ambasciatore: "Adorno"]. Sebbene Della Casa non abbia ancora avuto modo di leggerle, la "Signoria" [di Venezia] afferma di avere lettere del 26 e 27 [marzo], nelle quali dovrebbero essere riportati i dettagli sulla flotta ottomana, ma ancora non è certo se Solimano si recherà personalmente in "Ungaria" [l'Ungheria, dopo la guerra del 1526, era divenuta territorio di contesa tra gli Asburgo e, appunto, Solimano]. Il nunzio aggiorna i legati pontifici sulle prossime ambasciate per trattare la pace con l'Impero ottomano. In particolare riporta che Monluc ha ricevuto un messaggero "dal suo Re" [Francesco I, re di Francia], il quale è partito alla volta di Costantinopoli per chiedere a Solimano di rimandare la trattativa di pace di circa dieci giorni, in modo da permettere l'arrivo dello stesso Monluc e di un "homo de l'Imperatore" [Carlo V; l'incarico sarà affidato a Gerard Veltwijck, cfr. le lettere dell'8 maggio 1545: "Ho la lettera di Vostre Signorie Reverendissime et Illustrissime de’ VI"]. Tuttavia, dopo i fatti accaduti all'ambasciatore di Ferdinando I, si teme che Carlo V non voglia inviare il suo delegato e che quindi non si raggiunga un accordo. [Sull'ambasciata di Monluc e Veltwijck vedi Giovanni Della Casa, Corrispondenza con i legati al Concilio di Trento, edizione e commento a cura di Monica Marchi, Roma, Edizioni di Storia e Letteratura, 2020, lettere 22, 23, 25, 29, 42, 43 e 191]. Della Casa inserisce un cursorio commento in merito a una notizia riportata dagli stessi legati sulla situazione a "Bruscelles" [Bruxelles, cfr. lettera: "Hoggi che semo a' 21 havemo recevuto la di Vostra Signoria de' 17"]. Secondo quanto riferito da Monluc, "Monsignor di Grignano" [Ludovico Grignano, oratore francese presso Carlo V] si recherà alla Dieta [di Worms] e poi a Trento per il Concilio, mentre i teologi non sono ancora partiti. Alcune lettere "d'un privato che sta con Langravio" [Filippo I detto il Magnanimo, langravio d'Assia], consegnate ad Augusta il 7 [aprile], riportano le intenzioni dei protestanti riguardo al Concilio. [Filippo] "Melantone ha fatto ultimamente un libro contro la Chiesa" e questo verrà stampato quando l'imperatore si recherà alla Dieta. Il nunzio riporta un fatto di cronaca che vede protagonisti due inglesi, che avrebbero operato un furto ai danni del "gran scudieri" [Anthony Browne]. Infine, il cardinale Alessandro Farnese ha scritto al nunzio che "Nostro Signore" [Paolo III, al secolo Alessandro Farnese] vuole inviare il nipote alla Dieta di Worms [Farnese fu infatti legato a latere presso la corte imperiale come referente conciliare]. [Si tratta di una minuta esemplata da Erasmo Gemini, segretario del nunzio, mentre l'ultima parte della missiva è autografa di Della Casa (vedi Irene Tani, Nuove riflessioni sul codice Vat. lat. 14830, in c.s.). I legati rispondono con la lettera del 21 aprile: "Hoggi che semo a' 21 havemo recevuta la di Vostra Signoria de' 17"].
URL
http://www.archilet.it/Lettera.aspx?IdLettera=13177
Nomi
  • [Mittente] Della Casa, Giovanni
  • [Destinatario] Cervini degli Spannocchi Marcello; Del Monte Giovanni Maria

Data indicizzazione: 09 ottobre 2021