Scheda risorsa
Sito web
Archilet
Tipo risorsa
Lettera
Autore
Del Monte Giovanni Maria; Cervini degli Spannocchi Marcello
Titolo
Lettera a Giovanni Della Casa
Data
Bologna, 2 aprile 1548
Descrizione
I legati pontifici al Concilio di Trento, Giovanni Maria Del Monte [futuro papa Giulio III] e Marcello Cervini degli Spannocchi [futuro papa Marcello II] hanno ricevuto la lettera del 28 [aprile 1548] del nunzio Giovanni Della Casa [la missiva non è conservata in Città del Vaticano, Biblioteca Apostolica Vaticana, Vat. lat. 14830]. I legati non danno aggiornamenti su quanto riferito da Giuliano Ardinghelli, supponendo che il nunzio sia stato già informato da Roma [sull'ambasciata di Ardinghelli alla corte cesarea vedi anche le lettere: "Alla lettera di Vostra Signoria Reverenda d’i VII non ci occorre di rispondere altro" e "Hoggi ho ricevuta la lettera di Vostra Signoria Reverenda de’ 23 con una alligata"]. Per quanto riguarda la situazione francese, includono la copia di una lettera ricevuta [potrebbe trattarsi della missiva di Montemerlo Montemerli del 23 marzo inviata da Fontainebleau: "Di nuovo non ho che altro dirle se non che hiersera partì di qua il Signor Piero Strozzi"]. Il nipote del "Vescovo di Chissamo" [Agostino Steuco, morto a Venezia il 15 marzo 1548] ha chiesto ai legati di avvertire Della Casa che i trecento scudi depositati presso i "Fittuarii", secondo la legge della "Repubblica" [di Venezia], spettano agli eredi e non a Roma. [I legati avevano infatti chiesto al nunzio di recuperare il patrimonio residuo di Steuco depositato presso un banco veneziano e di conservarlo fino a nuovo ordine, vedi la lettera: "Doppo scritta l'altra, havemo inteso con molto dispiacere la morte"]. Infine Marcello Cervini ringrazia il nunzio per aver aiutato "Genitano" [Gentian Hervet, teologo-umanista e traduttore] a ottenere [in prestito] il "Dione Historico Greco" [un manoscritto della 'Storia romana' di Cassio Dione; al riguardo vedi la lettera del 19 marzo 1548: "Per la lettera di Vostra Reverenda d'i 14 ho intesa la modificatione" e la lettera del'11 agosto 1548: "Se io non ho fatto fino a qui più efficace offitio che tanto". La lettera è trascritta da Trifone Benci, segretario del Concilio, mentre la formula di saluto e le firme sono autografe dei legati (vedi Irene Tani, Nuove riflessioni sul codice Vat. lat. 14830, in c.s.)].
URL
http://www.archilet.it/Lettera.aspx?IdLettera=13326
Nomi
  • [Mittente] Del Monte Giovanni Maria; Cervini degli Spannocchi Marcello
  • [Destinatario] Della Casa, Giovanni

Data indicizzazione: 09 ottobre 2021