Scheda risorsa
Sito web
Archilet
Tipo risorsa
Lettera
Autore
Passerini, Pietro Francesco
Titolo
Lettera a Angelico Aprosio
Data
Piacenza, 30 dicembre 1648
Descrizione
Si scusa ampiamente per il ritardo con cui risponde ad Aprosio. Augura buone feste di fine anno. Si congratula che la 'Talpa plagiaria' sia così a buon punto e condivide la scelta aprosiana di “non diffondersi infinitamente in ricopiare i furti” [operati da Guglielmo Plati], dato che “per far condanar uno per ladro non è necessario saper, né pubblicar tutti i suoi furti, ma solo tanti, e tali, che ognuno vegga colui esser un vero e proprio ladro”. Il padre reggente di S. Francesco [di Piacenza], che è appunto chiesa dei frati conventuali, è suo amico: anch’egli “sa che il Talpi [cioè il Plati] è un solenne ladro, e di più dice che anche nella sua religione ci sono stati huomini dotti e zelanti, che hanno composto contro di colui; ma che da’ suoi superiori sono stati impediti di publicar tali staffilate per non discreditarsi fra loro”. Detto padre reggente possiede il volume di prediche [del Plati, 'Teatro sacro in cui per sollevo dei fedeli macerati dal digiuno quaresimale si rappresentano varii spettacoli di pietà', Bologna, Zenero, 1647] ove è pubblicata la lettera [a firma di Virgilio Benamati]: Passerini vorrebbe prenderne visione e, compatibilmente coi propri impegni, porsi a commentarla, che in tal caso certamente il suo autore imparerebbe “a lodar talpe talpeggiantemente”. Il canonico Calice [Giovanni Battista Calici], che manda a salutare Aprosio, è stato nominato provicario, essendo occorsa rottura fra il vescovo [Alessandro Scappi] e il vicario Francesco Salvatici [Salvatico], che ha rinunciato al proprio ufficio. Si è intanto monacata Francesca Nicelli, alla presenza dei duchi Farnese, del vescovo di Piacenza e di “tutta la nobiltà”. Nell’occasione sono stati distribuiti alcuni 'Applausi' letterari, di cui manda due copie ad Aprosio. Passerini vi ha contribuito con composizioni in italiano, benché non sia suo “genio di far versi italiani”. Anzi, tutti i componimenti sono suoi, fatta eccezione per “la corona di 12 sonetti e l’ultimo anagramma”. Suo è dunque anche “quel preconio cronografico”, che vi è contenuto e che il giorno della cerimonia stava affisso sulla porta del monastero [di S. Franca] “in un grandissimo cartellone”. [Alessandro Scappi] gode di ottima salute e sta in “ottima dispositione” nei confronti di Aprosio. Cerca libri: se è vero, come gli hanno riferito, che [a Genova] è possibile acquistare “il 'Palatium Reginae eloquentiae' del Duca d’Anghiera”, prega Aprosio di procurarglielo, a meno che non vogliano più di due ducatoni; prontamente gli farà rimborsare la spesa “dalli signori Morandi” o da chi altri gli indicherà. Vorrebbe, infine, qualche notizia letteraria, che al momento, su questo fronte, si sente “come morto”.
URL
http://www.archilet.it/Lettera.aspx?IdLettera=1390
Nomi
  • [Mittente] Passerini, Pietro Francesco
  • [Destinatario] Aprosio, Angelico

Data indicizzazione: 09 ottobre 2021