Scheda risorsa
Sito web
Archilet
Tipo risorsa
Lettera
Autore
Passerini, Pietro Francesco
Titolo
Lettera a Angelico Aprosio
Data
Piacenza, 2 luglio 1655
Descrizione
[Commentando recenti sviluppi della polemica antigesuitica che quegli da anni andava sostenendo], si domanda retoricamente se il conte [Giulio Clemente] Scotti voglia farsi “martire”, continuando a stuzzicare persone [della Compagnia di Gesù] che “perseguitano a morte anco chi non li tocca, s’imagini poi chi li pizzica”. Egli comunque non ha mai avuto risposta a due lettere che mandò allo Scotti e perciò non gli ha più scritto. Suppone che ciò sia perché, in passato, gli capitò di definire “ingegnosissimo teologo” [Sforza] Pallavicino in una lettera a [Juan] Caramuel poi pubblicata nella seconda parte della 'Teologia fondamentale'. Ma, a parte il fatto che si riferiva a un passo in cui Pallavicino concordava perfettamente con Caramuel, allora non sapeva che lo Scotti tenesse “la principal sua gara” proprio con il Pallavicino. Caramuel è a Roma, e gli ha mandato lettere dove scrive che “non truova nemici in presenza”, benché alle sue spalle parecchi si scatenino. È impegnato “a riveder le sue opere per ristamparle per ordine del papa [Alessandro VII]”, che gli ha dato molti attestati di stima. In questa revisione spiegherà “più chiaramente alcune cose, che appresso la Congregatione dell’Indice pativano qualche difficoltà”, di modo che le sue proposizioni risulteranno completamente giustificate. Succede talvolta ai “grandi ingegni”, per non essere compresi da chichessia, di essere da chichessia “biasimati”. Sempre molto occupato a servire persone “principalissime”, Passerini ha lavorato poco al De reconciliatione, ma forse vi metterà mano più assiduamente in futuro. Peraltro Aprosio stia sicuro che l’ottima accoglienza che il 'De pollutione ecclesiarum' ha ricevuto presso “persone et auttori dottissimi e principalissimi” gli fa “stimare i Noceti [Giovanni Battista Noceto] e suoi simili per buffali e muli da calcio”. La sua lettura [di teologia morale] va di bene in meglio, “tanto che l’Antagonista Solipso [ossia il gesuita titolare in Piacenza di una concorrente lettura teologica, qui evocato con questo epiteto per richiamare l’orizzonte polemico proprio della 'Monarchia solipsorum' dello Scotti] in questo quarto anno è rimasto affatto stancato”. I religiosi della Compagnia sperano comunque nel nuovo vescovo [Giuseppe Zandemaria], “che stimano più giesuita, che huomo”. La cosa, in ogni caso, non lo spaventa. Chiede notizie del “povero” [Tommaso] Oderici (Oderico).
URL
http://www.archilet.it/Lettera.aspx?IdLettera=1429
Nomi
  • [Mittente] Passerini, Pietro Francesco
  • [Destinatario] Aprosio, Angelico

Data indicizzazione: 09 ottobre 2021