Scheda risorsa
Sito web
Archilet
Tipo risorsa
Lettera
Autore
Passerini, Pietro Francesco
Titolo
Lettera a Angelico Aprosio
Data
Piacenza, 4 agosto 1655
Descrizione
Sono già otto giorni che ha inviato ad Aprosio la responsiva di [Ottavio] Porro giuntagli da Borgo San Donnino [Fidenza]. Al Ventimiglia chiede notizia dei suoi “giocondissimi et eruditissimi studi”. Spera di veder presto stampata qualche sua nuova opera, così come di aver da lui più frequente corrispondenza. È stata inaugurata una linea di posta tra Parma a Genova: ora, di una lettera scritta il lunedì da Piacenza, si potrà già avere entro il fine settimana la risposta. Dunque non ci son più scuse per non scriversi spesso. Vorrebbe però che Aprosio gli indicasse il tramite a cui inviare le sue lettere a Genova, affinché esse abbiano poi sicuro recapito a Ventimiglia. Questa mattina ha intravisto a Piacenza, da lontano, “quell’humore matto del matematico suo [di Aprosio, perché appartenente alla sua stessa congregazione] parmigiano [Maurizio Corti], che sembra pur in tutto un polito pezzo d’un[a] eteroclita creatura e l’idolo stesso dell’istabilità, anche nel mirarlo da lontano”. Ha sentito dire che egli stia facendo di tutto [per riottenere il governo di S. Margherita di Piacenza] e “dice esser manco male esser governatore de’ matti, che governato da matto”. Accennando all’assedio di Pavia [iniziato il 24 luglio 1655], commenta che la città “non si perde d’animo fra l’assedio et assalti de’ francesi, e spera di non dar loro altro ricetto, che il dato già ai loro re e seguaci”.
URL
http://www.archilet.it/Lettera.aspx?IdLettera=1430
Nomi
  • [Mittente] Passerini, Pietro Francesco
  • [Destinatario] Aprosio, Angelico

Data indicizzazione: 09 ottobre 2021