Scheda risorsa
Sito web
Archilet
Tipo risorsa
Lettera
Autore
Passerini, Pietro Francesco
Titolo
Lettera a Angelico Aprosio
Data
Parma, 27 dicembre 1660
Descrizione
Ringrazia, avendo ricevuto da Aprosio una lunga lettera inviatagli il 28 [novembre 1660] e, con essa, “l’indice de’ libri allatiani [ossia l’elenco delle opere di Leone Allacci]”, dei quali la sua “libraria, quantunque sii di 2800 pezzi, n’ha solamente due o tre”. Essa è, del resto, per almeno tre quarti costituita da libri legali. Conferma un’intuizione del suo interlocutore, che cioè la sua lettura [presso lo Studio di Parma] e le altre sue “gravi” occupazioni gli lasciano a mala pena il tempo “per il necessario sostentamento”. Solo ora, sotto le feste, ha un po’ di respiro. Ha riferito a [Paolo] Malaraggia, il quale “farà il possibile”, il “virtuoso desiderio” di Aprosio “intorno all’Aprosiana, alla lettera del padre [Cristiano] Lupo [Chrétien de Wulf] et alli autori piacentini e parmigiani [per i quali il Ventimiglia aveva richiesto un aggiornamento bibliografico]”. Già sapeva di Allacci, con cui anzi è stato in rapporto epistolare per un tratto, sebbene ora la loro corrispondenza si sia interrotta a causa della mancanza di tempo già sopra ricordata. L’Allacci, comunque, recentemente gli ha scritto “di haver mostrata la stima” che ha di lui “in certe cose date alli stampatori di Parigi o Lione”, che però poi egli non ha avuto modo di vedere. [Giulio] Platoni da auditore criminale è diventato civile; se Aprosio non ha più ricevuto sue missive, è perché probabilmente sono andate perse. Passerini comunque lo solleciterà affinché tale rapporto epistolare riprenda. Platoni è suo “amicissimo” e mantiene con lui strettissima corrispondenza, quando Passerini sta a Parma. Già aveva visto “la dedicatione del signor [Giuseppe] Battista fatta al degno nome” di Aprosio, ed ora si congratula per quanto lo stesso Aprosio gli accenna. Un giorno manderà il suo “ritratto all’Aprosiana”, ma ora non ha tempo di occuparsene, intento com’è a lavorare su “varie cose” che spera di terminare entro la prossima estate. Il 18 dicembre ha compiuto 49 anni e, pur non essendo vecchio, è “però sdentato quasi affatto per la distillatione che [glieli] ha portati alla mal hora”. Peraltro, studia “da giovine”, e toglierlo dai libri sarebbe un dargli “morte più crudele” di quanto non facciano i libri stessi, che pure “dolcemente” lo ammazzano.
URL
http://www.archilet.it/Lettera.aspx?IdLettera=1443
Nomi
  • [Mittente] Passerini, Pietro Francesco
  • [Destinatario] Aprosio, Angelico

Data indicizzazione: 09 ottobre 2021