Scheda risorsa
Sito web
Archilet
Tipo risorsa
Lettera
Autore
Passerini, Pietro Francesco
Titolo
Lettera a Angelico Aprosio
Data
Piacenza, marzo 1664
Descrizione
[Date topica e cronica parzialmente cadute per rifilatura del foglio al momento della legatura in volume; manca, in particolare, l’indicazione del giorno, comunque anteriore al 29 marzo]. Già in una sua precedente [ora perduta] aveva inteso informare di essere stato recentemente nominato dal duca [Ranuccio II Farnese] suo consigliere nel Supremo Consiglio di Grazia e di Giustizia di Piacenza, “che è l’esser cardinale in questi stati”. Ma forse, prima che tale lettera arrivasse, Aprosio era già partito da Ventimiglia, dove essa era stata spedita. Poiché ora Aprosio è più vicino, vuole sperare che un giorno possa venire a trovare i “tanti amici suoi in Piacenza”. Ha inoltre avuto notizia che “le bellissime 'Bellezze della Belisa' [Loano, Rossi, 1664] vadano bellamente finendosi di stampare”: se ne congratula. Ha da poco scritto ad Antonio Muscettola, assicurandogli che è pronto ad assisterlo nella stampa [delle 'Prose', Piacenza, Bazachi, 1665] come questi gli ha chiesto, e gli ha fatto giungere “copia del carattere, carta e spesa da farsi”. Se Aprosio e Muscettola “mandaranno ciò che dicono”, si metterà a disposizione e procurerà, “per quanto più si potrà, che si osservino le differenze accennate del u et v, come anche del i et j, benché sarà qui cosa come disusata, o non mai usata, così nuova, e difficile; ma che però sta bene”, e riguardo alla quale Passerini concorda pienamente. [Paolo] Malaraggia è infermo da otto o nove mesi a causa di varie febbri; ora è immobilizzato dalla quartana, a Piacenza, e perciò “non ha potuto andarsene questa Quaresima alla sua lettura”, mentre, quanto a quella già di Passerini [dimissionario a causa del nuovo, più prestigioso incarico che recentemente gli è stato conferito], non è ancora stato stabilito chi ne sarà titolare [lo diverrà il perugino Bernardino Masseri]. Ha recentemente speso altre duemile lire di moneta piacentina per acquistare, “in accrescimento” della sua biblioteca, i libri “che furono già del signor consigliere [Andrea] Censalio”. Dunque, se Aprosio verrà a Piacenza, “vedrà molti libri forse non più veduti; o almeno non tanti in casa d’alcun particolare dottore”. Porge i saluti della madre [Paola de Astis].
URL
http://www.archilet.it/Lettera.aspx?IdLettera=1453
Nomi
  • [Mittente] Passerini, Pietro Francesco
  • [Destinatario] Aprosio, Angelico

Data indicizzazione: 09 ottobre 2021