Scheda risorsa
Sito web
Archilet
Tipo risorsa
Lettera
Autore
Passerini, Pietro Francesco
Titolo
Lettera a Angelico Aprosio
Data
[s. l.], [1666]
Descrizione
[Priva di data, plausibilmente risale ai primi mesi del 1666]. Accusa ricevuta di lettera da Aprosio del 3 settembre [1665]. Comunica con dolore la scomparsa della madre [Paola de Astis], morta il 12 gennaio [1666]. Conferma ad Aprosio [con tono un po’ irritato] che gli “intagli” di sua proprietà [per i quali v. lettera del 28 gennaio 1665] e risposta alle sue missive gli sono stati tempestivamente inviati: spera bene che presto il Ventimiglia riceverà il tutto, “perché il tutto si è consegnato qui” a Orazio Nespoli, così come il destinatario aveva disposto. È molto occupato, anche perché deve provvisoriamente farsi carico anche delle funzioni dell’uditore civile [Giulio] Platoni, mandato a Roma per negozi della casa ducale Farnese [relativi all’infruttuoso tentativo di riscatto del ducato di Castro]. Ciò si è aggiunto alle già tante sue responsabilità, tra le quali particolarmente spinosa è quella “sopra tutte le differenze d’estimo fra i communi del Piacentino, con i luoghi e persone ecclesiastiche, e sopra i crediti de’ monasteri di monache della città con tutti i loro parenti”. Non manca però, quando ha un momento di libertà, di dedicarsi ai suoi 'Problemi legali', “che già sono quasi a sufficienza per formare la prima parte, la quale, se sarà picciola, sarà men male che niente”. Da [Juan] Caramuel ha “ultimamente havuta la 'Rythmica' in foglio stampata nel suo vescovato di Satriano [S. Angelo della Fratta, Tipografia Episcopale, 1665]”, opera che “è nel suo genere miracolosa”. Come promesso, ha scritto di Aprosio a Caramuel, ma egli “è huomo tanto applicato al operare intorno alle sue opere, che non risponde se non alle lettere di gravi negotii, per non perder tempo”. Persino lui resta talvolta per “molti anni” senza aver lettere dallo spagnolo, sebbene recentemente ne abbia ricevuta una, che accompagnava il dono della 'Rythmica' e con cui gli veniva chiesto [il prestito di] un volume, citato da [Ippolito] Grassetti, 'De nece proditoria' ['Anatome necis proditoriae', Lione, Coral, 1660], ma irreperibile a Napoli, e forse anche altrove, e cioè i 'Commentarii canonici Caroli a Basilica Petri episcopi Novariensis' [Carlo Bascapè, 'Commentarii', Novara, Sesalli, 1615]: libro che Passerini teme di aver perso, perché non gli è stato più rimandato. Paolo Malaraggia porge i suoi saluti.
URL
http://www.archilet.it/Lettera.aspx?IdLettera=1465
Nomi
  • [Mittente] Passerini, Pietro Francesco
  • [Destinatario] Aprosio, Angelico

Data indicizzazione: 09 ottobre 2021