Scheda risorsa
Sito web
Archilet
Tipo risorsa
Lettera
Autore
Lampugnani, Agostino
Titolo
Lettera a Angelico Aprosio
Data
Bologna, 19 maggio 1643
Descrizione
Ha ricevuto lettera di Aprosio “con l’annesso caso da stamparsi qui” [è questo l’avvio di una poco chiara vicenda editoriale di cui anche alle lettere del 21 maggio, 16 giugno e 18 agosto 1643, poi ancora del 19 aprile e 2 maggio 1644: vari indizi convergono verso l’ipotesi che Aprosio avesse inviato a Lampugnani, con la richiesta di vagliare la possibilità di giungere a una stampa bolognese del testo, tradotto in italiano, una copia della 'Narratio rei admirabilis ad Posonium gestae, de spiritu quodam, a 24 iulii anni MDCXLI usque ad 29 iunii MDCXLII ex Purgatorio cuidam Virgini apparente, loquente, auxilium petente, ac tandem liberato, decerpta ex iuratis testibus et actis publicis, quae asservantur in tabulario, seu archivo venerabilis capituli Posoniensis, evulgata iussu Georgii Lippai electi archiepiscopi Strigoniensis', Posonii (Pressburg), s.e., 1643; per questa via si sarebbe dunque giunti a un’ed. Bologna, Giovanni Battista Ferroni, 1643, già stampata a metà giugno di quest’anno, che tuttavia non sembra nota ai repertori; si può comunque ipotizzarne il titolo come assai simile a quello di una parallela ed. veneziana, che suona 'Narratione del caso maraviglioso occorso nella città di Possonia in Ungaria. D’un certo spirito del purgatorio che dell’anno 1641, 24 luglio, fino a 29 giugno 1643 è apparso, ha parlato, richiesto agiuto ad una certa vergine col mezzo della quale è stato finalmente liberato. Il tutto cavato da testimonii giurati et atti publici (...). Mandata in luce per auttorità (... di) monsignor Georgio Lippai (...). Stampato in Possonia in lingua latina l’anno 1643 et poi in Venetia fedelmente tradotto dal latino al volgare', Venezia, Valvasense, 1643; altra ed. attestata, all’incirca contemporanea e con lieve variazione del titolo, 'Breve relatione di un meraviglioso avvenimento successo in Possonio (...)', è datata Firenze, Papini, 1643]. Andrà subito “dal Salmentio” [Andrea Salmincio] per capire “ciò che vorrà fare”, e col prossimo ordinario della posta comunicherà l’esito dell’incontro. Ma va considerato che “egli è un huomo molto tirato”. Lampugnani aveva anche chiesto notizie di Aprosio, e gli era stato detto che il Ventimiglia sarebbe passato [per Bologna]. L’ha aspettato “con gran desiderio”, [inutilmente]; ma, almeno, adesso possiede il suo ritratto [mandatogli dallo stesso Aprosio]. È stato stampato lo 'Squittinio [d’amore. Opera academica', Bologna, Tebaldini, 1643]: gliene invierà una copia col prossimo ordinario. Chiede di salutare Scipione Herrico [Errico].
URL
http://www.archilet.it/Lettera.aspx?IdLettera=3122
Nomi
  • [Mittente] Lampugnani, Agostino
  • [Destinatario] Aprosio, Angelico

Data indicizzazione: 09 ottobre 2021