Scheda 5 di 95
Sito web
Archilet
Tipo risorsa
Lettera
Autore
Minozzi, Pier Francesco
Titolo
Lettera a Angelico Aprosio
Data
Monte San Savino, 26 agosto 1635
Descrizione
Minozzi, indaffaratissimo per aver da poco ricevuto ben 22 lettere da suoi corrispondenti che quasi tutti gli chiedono qualche composizione, si scusa con l'Aprosio per non potergli scrivere a sufficienza. Non ha ricevuto, per il tramite del padre reggente [di Siena, Gabriello Foschi,] le 'Lagrime' [Lagrime d'Anton Giulio Brignole Sale per la morte della signora Emilia Adorni Raggi, Piacenza, 1634] né la 'Stratonica' [Stratonica del signor Luca Assarino, Macerata, eredi del Salvioni e A. Grisei, 1635] né l''Adone' [di Vincenzo Renieri] né un sonetto dell'Aprosio in precedenza accennatogli. Ha peraltro gradito sia un sonetto dell'Aprosio per il sig. [Guidubaldo] Benamati sia un altro del giovane sig. Bogliani [Francesco Bogliano] per ambedue i quali sonetti suggerisce (e scrive) però qualche modifica. S'aspetta una copia del libro del sig. Brignole 'Le instabilità dell'ingegno' [Bologna, G. Monti e C. Zenero, 1635] avendone letto un saggio del quale è rimasto entusiasta. Ringrazierà inoltre il sig. Assarino e il padre Renieri quando riceverà i loro libri. E' ancora in attesa che l'Aprosio gli spedisca tutte le sue (del Minozzi) poesie prima che si stampino. L'Aprosio è pregato sia di ringraziare il Brignole per le lodi che questi ha tributato "publicamente" al Minozzi sia di far leggere a questo signore una composizione del Minozzi con la descrizione di Montepulciano [si stamperà poi in P.F. Minozzi, Delle libidini dell'ingegno] simile a quella del colle [Albaro] di Genova dovuta al Brignole e conosciuta dal Minozzi nel saggio avutone. Promette poi di mandare all'Aprosio un suo epitalamio, assai lungo, da stamparsi in Firenze in occasione delle nozze di Scipione Capponi [con Geronima Orsini], che, tra l'altro, potrebbe confluire nel futuro libro, da stamparsi, dello stesso Minozzi. Per il 'Veratro' l'Aprosio non s'apetti alcun sonetto dal Minozzi che ribadisce di preferire il titolo 'Sferza poetica' a quello di 'Veratro': quindi l'Aprosio usi pure il sonetto già avuto dal Minozzi per la 'Sferza'. Lo scrivente s'impegna inoltre a fare un epigramma 'Ad Zoilum' e a trovare una certa sua lettera, già fatta per il libro dell'Aprosio, per "applicarla al sig.r Assarini". Quando sarà in Pisa, il Minozzi manderà all'Aprosio il libro di Paganino [Gaudenzio], mentre si pone in attesa di ricevere a sua volta quello del sig. Giustiniano [Pier Giuseppe Giustiniani] al quale farà pure un sonetto. Presume che l'Aprosio abbia già ricevuto dal padre reggente di Siena "quegli epigrammi del sig.r [Niccolò] Aggiunti": se sì, prega che questi vengano partecipati al Brignole, all'Assarino e al padre Renieri. Riferisce di aver stampato "inanzi al libro del sig.r [Lelio] Mancini" [De relaxatione iurisiurandi in causam agendi, Firenze, F. Onofri, 1635] un'ode, un sonetto e un'acclamazione in prosa latina. Chiede che età abbiano il Brignole, l'Assarino, il padre Renieri, il marchese Imperiali - che ha stampato una vita di Santa Caterina [Santa Caterina da Siena descritta da Bartolomeo Imperiale conte delle Malle, Genova, Pavoni, 1634] - e Pier Giuseppe Giustiniani. E, mentre spera che la 'Sferza' aprosiana si stampi presto, s'informa in quale accademia il padre Lampugnano [Agostino Lampugnani] abbia "stampati quei suoi sonetti" e comunica che né [Benedetto] Fioretti né [Francesco] Rovai né [Camillo] Lenzoni hanno stampato altro. Per ultimo ricorda i sonetti che il Brignole, l'Assarino e il padre Renieri dovrebbero fare per il suo libro.
URL
http://www.archilet.it/Lettera.aspx?IdLettera=416
Nomi
  • [Mittente] Minozzi, Pier Francesco
  • [Destinatario] Aprosio, Angelico

Data indicizzazione: 09 ottobre 2021