Scheda risorsa
Sito web
Archilet
Tipo risorsa
Lettera
Autore
Tasso, Torquato
Titolo
Lettera a Curzio Ardizio
Data
[Roma], [aprile 1589]
Descrizione
Torquato Tasso informa Curzio Ardizio di trovarsi a Roma, dove “poche speranze” gli rimangono, a parte “quelle di Napoli” [riuscire a recuperare l’eredità materna]: non potendovi tornare, tuttavia, riconosce le difficoltà nel risolvere tale “negozio”. Lo informa di aver supplicato il duca [d’Urbino, Francesco Maria II Della Rovere] e il granduca [di Toscana, Ferdinando de’ Medici] di favorirlo “per la via di Spagna” [di rivolgersi a Filippo II d’Asburgo per la restituzione dei suoi beni], fiducioso che la parentela del granduca con Pietro di Toledo possa facilitare “tutte le cose”. Spera che questo ordini a Camillo de’ Medici di accettare la sua “procura”, ma non può rivolgersi a Ferdinando de’ Medici se non con il tramite del cardinale [Francesco Maria Bourbon] Del Monte, da cui non ha ancora ricevuto risposta [al cardinale ha scritto, riguardo la “lite” con il fisco napoletano e la raccomandazione al granduca, la lettera n. 1111 dell’edizione Guasti, "Di niuna cosa mi sarei più doluto"]. Prega l’Ardizio di aiutarlo sollecitando il Del Monte, e lamenta “l’infermità” e “la povertà” che gli impediscono di viaggiare, di studiare e di vivere una “vita quieta”. Desidera che la filosofia sia il suo “porto”, come scrive nel dialogo 'Malpiglio secondo': ma gli studi devono essere supportati dalla sicurezza economica, come spiega il detto “prius oportet ditari, postea philosophari”; e scherza sull’episodio del facile arricchimento di Talete [Aristotele, ‘Politica’, I, 11]. Infine, confida la speranza di ottenere guadagno dalla stampa delle sue opere, non volendo “vendere il tasso per cedro”, come i “mercanti d’Ida”. Nel codice sono appuntate solamente alcune parole della lettera, ed è datata 25 aprile 1589.
URL
http://www.archilet.it/Lettera.aspx?IdLettera=8219
Nomi
  • [Mittente] Tasso, Torquato
  • [Destinatario] Ardizio, Curzio

Data indicizzazione: 09 ottobre 2021