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Zucchi, Bartolomeo
Lettera a [Francesco] Panigarola, Roma, 9 luglio 1588
Lettera
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Zucchi confessa a Panigarola che il suo silenzio non significa mancanza di affetto per il destinatario, ma piuttosto manifestazione di reverenza nei suoi riguardi; decide però di scrivergli per inviare anche a lui (come già a Iacopo Riccardi) un ritratto ...
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Zucchi, Bartolomeo
Lettera a [Francesco] Panigarola, Roma, 2 dicembre 1588
Lettera
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Zucchi si dice affranto per la morte del signor Alessandro [con tutta probabilità Alessandro Panigarola, fratello di Francesco], ma altrettanto sicuro che il destinatario grazie al suo animo così religioso non si lasci sopraffare dal dolore.
Archilet
Zucchi, Bartolomeo
Lettera a [Francesco] Panigarola, Roma, 1591
Lettera
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Zucchi descrive la sua contentezza per il ritorno della legazione del cardinale [Enrico] Caetani dalla Francia e la sua tristezza nel non vedervi comparire il destinatario che sperava di incontrare; intende allora supplire con le lettere al mancato scambi...
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Zucchi, Bartolomeo
Lettera a [Francesco] Panigarola, Roma, 16 febbraio 1592
Lettera
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Zucchi si schermisce dalle lodi alle sue opere del vescovo Panigarola perché sono dovute al troppo affetto; confessa che gli sono comunque state di stimolo per lavorare al meglio e avvicinarsi così alle aspettative del destinatario.
Archilet
Zucchi, Bartolomeo
Lettera a [Francesco] Panigarola, Roma, 8 febbraio 1594
Lettera
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D'ora in poi Zucchi ha deciso di portare avanti una "obligatione […] dolcissima", che consiste nel sottoporre a Panigarola tutte le sue "cose tenui" [le sue composizioni letterarie] prima che siano mostrate al mondo. A cominciare da quella (non identifica...
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