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Arcioni, Angelo Maria
Lettera a Francesco Arisi, Piacenza, 5 marzo 1689
Lettera
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Volendo esaudire le raccomandazioni di Arisi, non manca di favorire il padre maestro Giuseppe Pons, "predicatore in questo pulpito di S. Francesco [di Piacenza]", facendo in modo che ogni giorno vi siano almeno due suoi monaci [del monastero di S. Sisto d...
Archilet
Arciprete della Rocca dei Casali
Lettera a Nicolò Franco, Napoli, 8 aprile 1549
Lettera
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L'Arciprete della Rocca dei Casali (nel napoletano) scrive a Nicolò Franco, mostrandogli solidarietà e dichiarandosi dispiaciuto per la condanna, la sentenza a lui inflitta per "l'haver detto male de' preti". Dice che a volte, con la meraviglia dei presen...
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Arciprete della Rocca dei Casali
Lettera a Nicolò Franco, Napoli, 9 aprile 1549
Lettera
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L'Arciprete della Rocca dei Casali scrive a Nicolò Franco, dicendogli che il Biviano ha portato con sé i suoi stivali, lasciandolo senza. Gli chiede quindi di intervenire affinché tornino dal loro padrone. Si tratta di una missiva breve.
Archilet
Arciprete della Rocca dei Casali
Lettera a Nicolò Franco, Napoli, 13 aprile 1549
Lettera
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L'Arciprete della Rocca dei Casali scrive a Nicolò Franco e lo ringrazia per avere sollecitato Biviano a restituirgli gli stivali, che però devono essersi "rimboscati nelle selve di Capoano" perché non gli sono ancora stati restituiti. Chiede a Franco di ...
Archilet
Arciprete della Rocca dei Casali
Lettera a Nicolò Franco, Napoli, 15 aprile 1549
Lettera
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L'Arciprete della Rocca dei Casali scrive a Nicolò Franco, ringraziandolo per la lettera scritta ai suoi stivali e per essersi degnato di "scendere a la burla d'un giuoco sì basso". Gli annuncia che deve partire per Fondi e quindi gli dà appuntamento per ...
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Aretino, Pietro
Lettera a Lodovico Dolce, Venezia, 25 giugno 1537
Lettera
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[Lettera sull'imitazione e sul furto, definita da Procaccioli "manifesto di poetica"] Pietro Aretino esorta Lodovico Dolce [ma nella prima edizione del primo libro di lettere di Aretino, 1538, la lettera era diretta a Niccolò Franco] a seguire i suoi stud...
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Aretino, Pietro
Lettera a Lodovico Dolce, Venezia, 25 novembre 1537
Lettera
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Pietro Aretino scrive un sonetto a Lodovico Dolce, per pagare l'obbligo che i sonetti di Dolce gli hanno imposto. Afferma che la donna di servizio della gloria illumina con una candela di sego, "e non col torchio" [lume composto da più candele unite insie...
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Aretino, Pietro
Lettera a Lodovico Dolce, Venezia, 5 dicembre 1537
Lettera
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Pietro Aretino scrive a Lodovico Dolce, rimandandogli "il capitolo dei colombini" [non figura fra i capitoli dolciani] dicendo che è un soggetto piacevole e soave, tanto che ha visto la purezza di un intero colombaio nei versi di Dolce. Aretino afferma di...
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Aretino, Pietro
Lettera a Lodovico Dolce, Venezia, 17 dicembre 1537
Lettera
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Pietro Aretino avvisa Lodovico Dolce che Veronica Gambara, Contessa di Correggio, gli ha consegnato una lettera da dare a Dolce [cfr. ‘So che Vostra Signoria mi deve aver tenuta meritatamente discortese’ del 28 aprile 1537]; questa lettera è molto simile ...
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Aretino, Pietro
Lettera a Lodovico Dolce, Venezia, 19 giugno 1539
Lettera
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Pietro Aretino manda a Lodovico Dolce il sonetto [posposto alla firma della lettera: 'Lo spirto c'ha l'effigie in carte e in oro'] per [Pietro] Bembo, scritto per congratularsi con lui per la nomina a cardinale avuta da Paolo III [nomina del 20 dicembre 1...
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Aretino, Pietro
Lettera a Lodovico Dolce, Venezia, 7 ottobre 1539
Lettera
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Pietro Aretino scrive a Lodovico Dolce lamentandosi di [Niccolò] Franco. Lo reputa incapace di far danno alle persone dabbene e si comporta come un cane scacciato e odiato da tutti, che abbaia per far sapere che sta morendo di fame. Aretino afferma di ave...
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Aretino, Pietro
Lettera a Lodovico Dolce, Venezia, 1 settembre 1541
Lettera
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Pietro Aretino scrive a Lodovico Dolce per comunicargli che mentre era indeciso sulla qualità migliore del compare, tra la capacità di conversazione o la dottrina, la cortesia si è messa in mezzo (essendosi, Dolce, offerto di curare il secondo libro delle...
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Aretino, Pietro
Lettera a Lodovico Dolce, Venezia, novembre 1545
Lettera
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Pietro Aretino scrive a Lodovico Dolce che è una “bella cosa e laudabile” tenere in costante esercizio il proprio ingegno, essendo la fatica la madre dell’opera; lo scrive perché lo studio e l’impegno di Dolce sono instancabili. Chi prova affetto per lui,...
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Aretino, Pietro
Lettera a Lodovico Dolce, Venezia, marzo 1546
Lettera
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Pietro Aretino rivela a Lodovico Dolce che la sua modestia lo meraviglia, perché Dolce non ritiene di avere un così grande ingegno da sopravanzare tutti gli altri. Per Aretino Dolce non produce più scritti suoi per poter far godere della sua gloria, grazi...
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Aretino, Pietro
Lettera a Lodovico Dolce, Venezia, novembre 1548
Lettera
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Pietro Aretino ringrazia Lodovico Dolce per il sonetto ricevuto [da considerare al momento perduto] mandandone uno a sua volta ['Dolce, ora sì che alter me ne vo io'], sperando possa bastare la buona volontà usata per scriverlo, dato che manca “de l’eccel...
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Aretino, Pietro
Lettera a Lodovico Dolce, Venezia, febbraio 1550
Lettera
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Pietro Aretino scrive a Lodovico Dolce, dicendogli che il sonetto inviato dal Dolce ad Antonio Jacopo Corso e quello che lo stesso Corso gli ha fatto recapitare, sempre per volere di Dolce, entrambi in lode di Aretino [ed entrambi perduti], sono degni del...
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Aretino, Pietro
Lettera a Lodovico Dolce, Venezia, 1553
Lettera
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Pietro Aretino invia due sonetti a Lodovico Dolce ['Iddio, che or calchi il Sole, ora la Luna'; 'Augusto invitto, Carlo sacrosanto'], il secondo dei quali composto per Ortensio [Lando] in lode di Carlo Quinto, come Dolce gli ha chiesto. Non essendo scritt...
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Aretino, Pietro
Lettera a Lodovico Dolce, Venezia, aprile 1554
Lettera
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Pietro Aretino ringrazia Lodovico Dolce per la polizza da lui ricevuta. Ha letto la lettera di Dolce, in cui tra l'altro Dolce salutava Tiziano [Vecellio], mentre era in visita Nicolò Gabrielli, che nel sentirla è scoppiato a piangere, perché le parole di...
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Aretino, Pietro
Lettera a Tiziano Vecellio, Venezia, 9 novembre 1537
Lettera
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Pietro Aretino si complimenta con Tiziano poiché egli, in un'Annunciazione, ha opportunamente reso omaggio alla sovrana cui ha destinato il dipinto, ossia Isabella del Portogallo, sposa di Carlo V, inviandole l'effigie dell'imperatrice celeste. Dell'opera...
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Aretino, Pietro
Lettera a Tiziano Vecellio, Verona, luglio 1543
Lettera
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All'elogio rivolto a Tiziano per un riuscito ritratto del pontefice Paolo III Farnese, Aretino unisce l'approvazione per la scelta compiuta dall'amico nel respingere il cosiddetto "officio del piombo", ossia la carica di piombatore, che assicurava una buo...
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Aretino, Pietro
Lettera a Tiziano Vecellio, Venezia, maggio 1544
Lettera
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Aretino descrive la vista spettacolare di cui gode dalla sua residenza, situata in Ca' Bollani, sul Canal Grande. Dopo una cena solitaria, affacciatosi alla finestra, dapprima contempla divertito il brulicare di vita che, fra chiacchiere e litigi, movimen...
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Aretino, Pietro
Lettera a Tiziano Vecellio, Venezia, febbraio 1545
Lettera
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Per consolare Tiziano delle difficoltà che affronta nei rapporti con la famiglia Farnese, Aretino (a propria volta vittima dell'arbritrio di chi appartiene a un illustre lignaggio), paragona l'umore instabile e incostante dei potenti al cangiare dell'arc...
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Aretino, Pietro
Lettera a Tiziano Vecellio, Venezia, ottobre 1545
Lettera
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Nel rivolgersi a Tiziano, giunto da poco a Roma, Aretino dapprima si rimmarica per alcune opere lasciate incompiute dall'artista (la prima, un ritratto dedicato a Giovanni dalle Bande Nere sulla base di un calco in gesso; la seconda, un ritratto di Areti...
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Aretino, Pietro
Lettera a Tiziano Vecellio, Venezia, dicembre 1545
Lettera
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Aretino esordisce con il narrare che una notte, rientrato a casa, aveva ricevuto l'ultima missiva di Tiziano, fonte di diletto, pressoché in contemporanea alla notizia del crollo verificatosi il 18 dicembre nella Libreria Marciana: l'architetto, Jacopo Sa...
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Aretino, Pietro
Lettera a Tiziano Vecellio, Venezia, gennaio 1546
Lettera
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Nella breve missiva Aretino si compiace della propria notorietà (ampiamente diffusa, a Roma) come autore dalla penna pungente, rispettato e temuto anche dai principi. Si augura inoltre che un'identica, lusinghiera nomea prenda piede e si radichi anche a...
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Aretino, Pietro
Lettera a Tiziano Vecellio, Venezia, gennaio 1546
Lettera
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Aretino dichiara che l'amico fraterno di un tempo, Sebastiano del Piombo, si mostra immemore di tale legame; a sua volta, Aretino si ritiene in diritto di dimenticare di averlo mai reputato uomo di virtù.
Archilet
Aretino, Pietro
Lettera a Tiziano Vecellio, Venezia, dicembre 1547
Lettera
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Dalla Serenissima, Aretino si complimenta con Tiziano, convocato dall'imperatore Carlo V: la gratificazione (non solo in termini monetari) ottenuta da Vecellio supera i trionfi e le ricompense di cui si vantarono, nei secoli antichi, artisti quali Apelle ...
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Aretino, Pietro
Lettera a Tiziano Vecellio, Venezia, dicembre 1547
Lettera
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Aretino invita Tiziano, insieme all'intagliatore di gemme Luigi Anichini, a una cena a casa propria, durante la quale i commensali potranno apprezzare la compagnia della cortigiana Angela Zaffetta e la squisitezza di due fagiani. L'occasione, festosa, è p...
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Aretino, Pietro
Lettera a Tiziano Vecellio, Venezia, gennaio 1548
Lettera
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Aretino ringrazia Tiziano che, ormai prossimo a spostarsi al seguito dell'imperatore Carlo V, gli ha inviato in dono una replica del busto di Cristo deriso (l'originale era stato offerto al sovrano). Nonostante la missiva risalga a gennaio, Aretino si rif...
Archilet
Aretino, Pietro
Lettera a Tiziano Vecellio, Venezia, aprile 1548
Lettera
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Pur rammaricandosi per il lungo silenzio di Tiziano, Aretino (che gli trasmette altresì i saluti di Jacopo Sansovino) non ritiene possibile che l'amico, ora che risiede alla corte di Carlo V, sia stato contagiato da una stolta arroganza. Confida dunque di...
Archilet
Aretino, Pietro
Lettera a Tiziano Vecellio, Venezia, aprile 1548
Lettera
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La lunga epistola trabocca di riconoscenza, derivante, in primo luogo, dalla veloce risposta ricevuta da parte di Tiziano alla missiva inviata in precedenza. Inoltre, grazie all'intercessione dell'artista, Aretino potrà accasare convenientemente una delle...
Archilet
Aretino, Pietro
Lettera a Tiziano Vecellio, Venezia, marzo 1550
Lettera
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A dimostrazione di un affetto sincero, la lettera esprime a Tiziano la vicinanza di Pietro nel drammatico momento della scomparsa di sua sorella Orsa: la perdita di una donna tanto generosa (si era presa cura dei tre figli del fratello dopo la morte della...
Archilet
Aretino, Pietro
Lettera a Tiziano Vecellio, Venezia, agosto 1554
Lettera
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In occasione del fidanzamento di Lavinia, figlia di Tiziano, con Cornelio Sarcinelli, Aretino afferma di comprendere appieno la tenerezza che l'amico nutre verso la fanciulla. Si sofferma dunque sull'attaccamento viscerale che egli stesso nutre verso Adri...
Archilet
Aretino, Pietro
Lettera a Vecellio Tiziano; Sansovino Jacopo, Venezia, settembre 1550
Lettera
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Aretino si rivolge con parole di conforto ai due amici, entrambi angustiati dal comportamento ozioso del figlio maggiore (nel caso di Tiziano, il figlio Pomponio). Pur comprendendo la legittima preoccupazione dei padri, Aretino li invita peraltro a rammen...
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Argenta, Giovanni Domenico
Lettera a Angelico Aprosio, Piacenza, 30 dicembre 1647
Lettera
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La lettera che Aprosio gli ha scritto il 4 dicembre [1647] è giunta ad Argenta soltanto il 28 dicembre. Non sa spiegarsi le ragioni di tanto ritardo, tuttavia gli spiace non essere perciò stato in grado di servire il suo interlocutore con la dovuta pronte...
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Ariosti, Rinaldo
Lettera a Ridolfo Campeggi, Bologna, 7 ottobre 1606
Lettera
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Rinaldo Ariosti approfitta di un viaggio a Bologna del "cavalaro" per informare Ridolfo Campeggi delle trattative in corso a proposito di un pascolo sito a Malalbergo: il padre di Ariosti "sborserà li danari o avanti le cavalle entrino nel pascolo", o com...
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Ariosto, Ludovico
Lettera a Aldo Manuzio, Ferrara, 5 gennaio 1498
Lettera
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[Epistola in latino] Il letterato ferrarese chiede allo stampatore veneziano l'invio di trattati inerenti la filosofia platonica. Ariosto, così come altri studiosi della sua città, infatti ha avuto notizia delle discussioni intorno al 'Timeo' di Platone c...
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Ariosto, Ludovico
Lettera a Antonio Strozzi, Ferrara, 11 luglio 1519
Lettera
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Ariosto chiede al giureconsulto Antonio Strozzi delle delucidazioni in merito all'eredità e alla successione di messer Manfredo [Rinaldo Ariosto, cugino di Ludovico].
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Ariosto, Ludovico
Lettera a Anziani da Lucca, Castelnuovo, 29 maggio 1525
Lettera
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Ariosto consiglia al governo lucchese di rimettere al vescovo di Lucca la contesa tra due preti, tali Ioanni da Mulassana e Martino da Vergemoli. Accetta infine le proposte degli Anziani per una composizione della disputa tra i centri di Vallico e Motrone...
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Ariosto, Ludovico
Lettera a Anziani di Lucca, Castelnuovo, 22 marzo 1522
Lettera
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Lettera di raccomandazione dell'Ariosto, Commissario generale in Garfagnana, in favore di Belgrado di Valico.
Archilet
Ariosto, Ludovico
Lettera a Anziani di Lucca, Castelnuovo, 8 aprile 1522
Lettera
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Lettera dell'Ariosto, Commissario generale in Garfagnana, in difesa di Belgrado di Valico; l'ufficiale estense promette poi di provvedere ad applicare la giustizia contro due banditi del Silico.
Archilet
Ariosto, Ludovico
Lettera a Anziani di Lucca, Castelnuovo, 15 aprile 1522
Lettera
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Ariosto, commissario generale in Garfagnana, chiede notizie intorno ad alcune agitazioni in Toscana di cui gli sono giunte notizie da Ferrara.
Archilet
Ariosto, Ludovico
Lettera a Anziani di Lucca, [Castelnuovo], [s. d.]
Lettera
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Ariosto, adducendo la testimonianza di un certo Giovanni Giusti da Pescaglia, chiede la restituzione di un mulo rubato.
Archilet
Ariosto, Ludovico
Lettera a Anziani di Lucca, Castelnuovo, 20 aprile 1522
Lettera
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Ariosto ringrazia gli Anziani di Lucca per le informazioni ricevute circa i disordini di Toscana [Ariosto aveva fatto richiesta di ricevere notizie in merito nell'epistola n°33].
Archilet
Ariosto, Ludovico
Lettera a Anziani di Lucca, Castelnuovo, 23 maggio 1522
Lettera
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Ariosto, commissario generale in Garfagnana, assicura il proprio sostegno ad un cittadino lucchese raccomandatogli, un certo Francesco di Martino da Borgo a Mozzano.
Archilet
Ariosto, Ludovico
Lettera a Anziani di Lucca, Castelnuovo, 22 settembre 1522
Lettera
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Ariosto, commissario generale in Garfagnana, auspica un reciproco aiuto tra ufficiali estensi e lucchesi nella lotta contro i banditi.
Archilet
Ariosto, Ludovico
Lettera a Anziani di Lucca, Castelnuovo, 26 settembre 1522
Lettera
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Ariosto, in qualità di ufficiale estense in Garfagnana, richiede al consiglio degli Anziani di Lucca il permesso per alcuni uomini di Cascio di poter esportare castagne dal territorio lucchese.
Archilet
Ariosto, Ludovico
Lettera a Anziani di Lucca, Castelnuovo, 28 settembre 1522
Lettera
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Ariosto, commissario ducale in Garfagnana, chiede informazioni al governo lucchese circa lo scoppio di una pestilenza ed il diffondersi dell'epidemie nei territori limitrofi.
Archilet
Ariosto, Ludovico
Lettera a Anziani di Lucca, Castelnuovo, 9 ottobre 1522
Lettera
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Ariosto, in qualità di commissario ducale in Garfagnana, chiede al supremo organo politico lucchese che venga sottoscritto un patto di mutua alleanza contro i banditi della regione.
Archilet
Ariosto, Ludovico
Lettera a Anziani di Lucca, Castelnuovo, 14 ottobre 1522
Lettera
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Ariosto chiede, a nome della comunità di Castelnuovo, comprensione e clemenza nei confronti del fratello di un tale Prete Riccio, accusato di falsificazione di valuta.
Archilet