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Rinaldi, Cesare
Lettera a Giovanni Rabatta, Bologna, 19 dicembre 1612
Lettera
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La sera precedente, Giovanni Federico d'Attimis gli ha parlato di Rabatta, tessendone le lodi. In tale occasione Rinaldi si è ricordato che non ha più visto l'amico da quando passò da Bologna per andare a Milano nel giorno in cui il Po esondò. Attimis gli...
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Rinaldi, Cesare
Lettera a Giovanni Ricciardi, Bologna, 24 luglio 1614
Lettera
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È grato a Ricciardi per aver mantenuto la sua promessa e gli raccomanda di non rammaricarsi per il ritardo con cui ciò è avvenuto. Si dispiace che egli abbia così sofferto il viaggio a bordo della nave che trasportava la merce. Per fortuna, però, Ricciard...
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Rinaldi, Cesare
Lettera a Giovanni Spolverini, Bologna, 24 marzo 1611
Lettera
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Si complimenta con Spolverini per aver tanto efficacemente espresso le lodi per il signor Flaminio [?].
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Rinaldi, Cesare
Lettera a Giovanni Stefano Rodello, Bologna, 2 aprile 1618
Lettera
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Il maltempo lo ha costretto a rimandare la sua partenza [per Milano], ma assicura che, appena il tempo migliorerà, correrà da Rodello.
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Rinaldi, Cesare
Lettera a Giovanni Valesio, Bologna, 20 gennaio 1614
Lettera
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Loda la Lucrezia e la Cleopatra dipinte da Valesio e desidera onorare il pittore con un encomio, anche per ringraziarlo di un dono che gli ha fatto per il suo museo.
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Rinaldi, Cesare
Lettera a Giovanni Valesio, Di Casa [Bologna], 4 ottobre 1613
Lettera
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Rinaldi apprezza molto le pitture di Valesio, per questo gli fa visita tanto spesso. Esprime il desiderio di vedere il dipinto di Cleopatra, nonostante tema che il serpente, tanto verosimile, lo attacchi. Desidera molto averla per sé, ma non osa chiedere ...
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Rinaldi, Cesare
Lettera a Giovanni Valesio, Di Casa [Bologna], 17 agosto 1611
Lettera
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Un uomo di Pavia, colpito dal nome e dal talento di Valesio, ha mandato un disegno chiedendo che lo intagli nel rame. Rinaldi ha assicurato prontezza e diligenza nella realizzazione, ma non gli ha riferito che Valesio è anche un poeta dell'Accademia dei S...
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Rinaldi, Cesare
Lettera a Giovanni Vincenzo Panigai, Bologna, 16 settembre 1613
Lettera
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Il suo lungo silenzio è dovuto alla sua permanenza in montagna che, pur concedendogli una proficua solitudine, non gli ha permesso di scrivere agli amici. Il paese in cui ha soggiornato era ricco di boschi e abitato da genti cortesi. Rifersce di aver scri...
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Rinaldi, Cesare
Lettera a Giovanni Vincenzo Panigai, Bologna, 26 febbraio 1613
Lettera
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Panigai si lamenta di essere partito da Bologna contro il suo volere, ma tace sul fatto che il suo ritorno avrà di sicuro giovato alla madre [Porzia di Valvasone] inferma. In patria egli potrà chiarire con i "signori ambasciatori" il motivo del suo richia...
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Rinaldi, Cesare
Lettera a Girolamo Angelini, Bologna, 26 luglio 1615
Lettera
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Poiché il suo volume di lettere ['Lettere di Cesare Rinaldi il Neghittoso Academico Spensierato', Venezia, Baglioni, 1617] sta per uscire, chiede ad Angelini che lo difenda dalle maldicenze che potrebbero nascere con la pubblicazione della sua opera.
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Rinaldi, Cesare
Lettera a Girolamo Angelini, Bologna, 8 settembre 1615
Lettera
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Ringrazia Angelini per aver tollerato con pazienza il suo silenzio e rimedia promettendo di essere più attento.
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Rinaldi, Cesare
Lettera a Girolamo Angelini, Bologna, 13 febbraio 1613
Lettera
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Rinaldi dichiara che ad Angelini non servono raccomandazioni per presentarsi a Monsignor [Lorenzo] Magalotti. Riguardo al cane che gli ha chiesto, non è riuscito a trovarlo.
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Rinaldi, Cesare
Lettera a Girolamo Caimo, Bologna, 2 novembre 1611
Lettera
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Rinaldi ringrazia per la lettera piena di affetto ricevuta da Caimo.
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Rinaldi, Cesare
Lettera a Girolamo Carlotti, Bologna, 9 aprile 1611
Lettera
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Rinaldi riferisce di aver letto con attenzione la lettera poetica di [Marcantonio] Balcianelli e ne loda il contenuto e lo stile. Esorta Carlotti a non lasciarsi influenzare dal giudizio di chi vede difetti nel componimento.
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Rinaldi, Cesare
Lettera a Girolamo Magagnati, Bologna, 14 gennaio 1612
Lettera
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Ringrazia Girolamo Magagnati per avergli inviato il suo poema 'La Vernata' [Venezia, Bertolotti, 1612], e per l'aiuto che gli ha dato a Venezia.
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Rinaldi, Cesare
Lettera a Girolamo Magagnati, Bologna, 27 gennaio 1614
Lettera
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Sembra che Magagnati abbia approfittato delle feste del Carnevale per mascherare la sua Musa e passare dalla poesia lirica agli "scherzi". Rinaldi ha ricevuto il libro inviato da Magagnati e lo ha trovato di suo gusto nel suo genere [è possibile che il li...
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Rinaldi, Cesare
Lettera a Girolamo Onofrio (Onofri), Di Casa [Bologna], 20 agosto 1620
Lettera
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Rinaldi elogia e ringrazia Onofrio (Onofri) perché, sebbene impegnato come professore di "sacre lettere" nello studio di Bologna e come revisore per il padre inquisitore [Paolo de Garrexio], è riuscito a trovare il tempo per aiutare un suo amico.
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Rinaldi, Cesare
Lettera a Girolamo Panigai, Bologna, 16 agosto 1615
Lettera
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Girolamo Panigai gli ha riferito la morte del suo "corrispondente" a Venezia, ma non ill nome di chi gli è succeduto. Si duole perciò del fatto che le sue lettere non avranno certezza di recapito perché Panigai non gli ha ancora indicato un'altra persona ...
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Rinaldi, Cesare
Lettera a Girolamo Panigai, Bologna, 17 marzo 1615
Lettera
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Dell'uomo di cui Girolamo Panigai chiede notizie, Rinaldi può solo riferire che non è stata eseguita una condanna a morte e che egli non è in prigione. Lamenta di non avere notizie di suo fratello [Orazio o Giovan Vincenzo Panigai] da molto tempo e spera ...
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Rinaldi, Cesare
Lettera a Girolamo Panigai, Bologna, 6 ottobre 1614
Lettera
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Riferisce di aver conservato i liuti come gli sono stati consegnati. Non li ha mai suonati e ritiene di essere stato imprudente in ciò: gli strumenti poco usati sono come l'acqua che si guasta restando ferma. Tanto è vero che, appena ricevuto l'ordine di ...
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Rinaldi, Cesare
Lettera a Girolamo Panigai, Bologna, 15 aprile 1614
Lettera
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Panigai aveva deciso di terminare i suoi studi a Bologna, ma è costretto a restare in patria. Similmente, il fratello [Giovanni Vincenzo Panigai] doveva restare a casa, ma deve partire per Graz. Nonostante le strade dei due fratelli si dividano, egli li r...
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Rinaldi, Cesare
Lettera a Girolamo Panigai, Bologna, 3 settembre 1613
Lettera
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Rinaldi ha trascorso due mesi in montagna, dove ha potuto terminare un lavoro che in città non sarebbe riuscito a portare a compimento. Questa è la prima lettera che scrive dal suo rientro, ma provvederà al più presto a scrivere anche al fratello Giovanni...
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Rinaldi, Cesare
Lettera a Girolamo Panigai, Bologna, 7 maggio 1613
Lettera
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L'improvviso movimento di eserciti in Italia spinge Rinaldi a preoccuparsi per gli amici, minacciati da crudeltà, rovine e morte. Durante questi orribili avvenimenti egli non fa altro che pregare Dio perché porti la pace. Si rammarica di non poter riveder...
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Rinaldi, Cesare
Lettera a Girolamo Panigai, Bologna, 12 marzo 1613
Lettera
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Il ritardo nelle lettere di Rinaldi è dovuto al fatto che attendeva la venuta di Panigai a Bologna da un giorno all'altro. Si scusa se il suo silenzio è stato interpretato come trascuratezza. Riferisce che l'affare con il signor Ottavio [?] rimarrà aperto...
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Rinaldi, Cesare
Lettera a Girolamo Preti, Bologna, 22 gennaio 1616
Lettera
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Chiede che Girolamo Preti scriva un sonetto per la morte del pittore [Bartolomeo] Schedoni.
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Rinaldi, Cesare
Lettera a Girolamo Preti, Bologna, 9 agosto 1618
Lettera
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Rinaldi pensava di terminare in quella stagione il secondo volume delle sue 'Lettere' [Bologna, Cochi, 1620], ma non è neppure a metà del lavoro. Preti era convinto di non potersi recare alla sua villa, invece è lì da mesi. Rinaldi lo invita a venire a Bo...
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Rinaldi, Cesare
Lettera a Girolamo Preti, Bologna, 10 febbraio 1617
Lettera
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Paragona le lettere di Preti alle comete che appaiono di rado e sono molto preziose. Spera che presto egli torni a Bologna, dove troverà il solito "ridotto" rinnovato.
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Rinaldi, Cesare
Lettera a Girolamo Preti, Bologna, 16 marzo 1617
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Rinaldi spiega che il motivo per cui scrive a Preti è che gli amici gli hanno chiesto di vedere sue lettere. Inoltre essi vogliono leggere le risposte di Rinaldi stesso e lui teme il paragone.
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Rinaldi, Cesare
Lettera a Girolamo Preti, Bologna, 20 gennaio 1617
Lettera
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Rinaldi ritiene che Preti abbia eccessivamente lodato il suo volume [non è chiaro a quale delle sue opere si riferisca] perché tali onori sarebbero meritati solo se avesse il talento di Giulio Segni. Egli infatti ha scritto un bellissimo distico in onore ...
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Rinaldi, Cesare
Lettera a Girolamo Preti, Bologna, 19 febbraio 1616
Lettera
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Loda le 'Rime' del Preti appena stampate a Venezia ['Idilli e rime del sig. Girolamo Preti', Venezia, Giovanni Battista Ciotti, 1616]: sono "leggiadre", "dolci", "spiritose", "di candidissimo stile" e di "nobilissimi traslati". Sono elogiate da tutti, per...
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Rinaldi, Cesare
Lettera a Girolamo Preti, Bologna, 17 aprile 1624
Lettera
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Ringrazia Preti per il dono che gli ha fatto, ma lamenta l'assenza di una lettera di accompagnamento: forse egli non desidera essere ringraziato, ma Rinaldi sceglie di non obbedire.
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Rinaldi, Cesare
Lettera a Girolamo Preti, [s. l.], [s. d.]
Lettera
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I rigori dell'inverno gli hanno impedito di operare, ma per fortuna è arrivata la primavera e si è rimesso al lavoro. Si ripromette di scrivere più spesso a Preti e si rallegra con lui per la pensione ottenuta dal papa come ricompensa per le sue fatiche, ...
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Rinaldi, Cesare
Lettera a Girolamo Preti, Bologna, 15 ottobre 1623
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Si duole perché la morte gli ha portato via molti amici, ma è lieto di sapere che Preti è riuscito a sopravvivere alla sua malattia e manda i saluti di alcuni amici.
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Rinaldi, Cesare
Lettera a Girolamo Simpleri, Bologna, 13 novembre 1619
Lettera
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Rinaldi si propone di informarsi riguardo al "negotio" che occupa i pensieri di Simpleri e e lo tiene assente, e chiede il suo parere riguardo a questa proposta.
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Rinaldi, Cesare
Lettera a Girolamo Vandali, Bologna, 28 febbraio 1615
Lettera
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Vandali non deve sentirsi solo: i libri sono di compagnia molto più della conversazione con gli amici. Alla sua richiesta di raccontargli qualche novità, non sa cosa rispondere, ma se dovesse chiedere qualcosa di vecchio, gli racconterà di sé stesso.
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Rinaldi, Cesare
Lettera a Girolamo Vandali, Bologna, 16 ottobre 1612
Lettera
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Durante una passeggiata in campagna, Rinaldi e un loro comune amico "Academico" [si tratta forse di un non identificato membro di una delle accademie di cui faceva parte anche Rinaldi stesso] sono stati sorpresi dalla pioggia. L'acquazzone ha fatto ammala...
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Rinaldi, Cesare
Lettera a Girolamo Vandali, Bologna, 19 gennaio 1611
Lettera
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Rinaldi è lieto di sapere che Vandali e [Bartolomeo] Belloni abbiano letto la sua lettera e ringrazia per la stima che hanno per lui.
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Rinaldi, Cesare
Lettera a Giuliano Bezzi, Bologna, 4 febbraio 1616
Lettera
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Si rammarica di non riuscire a "esercitare" l'amicizia con il signor Paolo [?], della quale è stato tramite il destinatario Giuliano Bezzi. Si fa tramite di una richiesta per Bezzi: un gentiluomo chiede un sonetto riguardo ad un "sorce che rodeva in camer...
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Rinaldi, Cesare
Lettera a Giuliano Bezzi, Bologna, 27 maggio 1614
Lettera
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Ringrazia per le condoglianze, ma non riesce a dimenticarsi del fratello [Giulio Rinaldi] nonostante il consiglio di Bezzi: lo porterà nella sua memoria per sempre. Si mette a sua disposizione per le "opere" che ha in mente per poter ricambiare l'affetto ...
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Rinaldi, Cesare
Lettera a Giuliano Bezzi (Bezi), Bologna, 17 marzo 1620
Lettera
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Un amico di Rinaldi ha chiesto di visitare il santuario della Santa Casa di Loreto e lui non ha potuto rifiutare, nonostante la salute malferma. Annuncia quindi che partirà per Loreto il venerdì successivo alla festa dell'Annunciazione [25 marzo] e invita...
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Rinaldi, Cesare
Lettera a Giuliano Bezzi (Bezi), Bologna, 21 marzo 1618
Lettera
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Rinaldi è importunato da un poeta appena giunto a Bologna, che si presenta quotidianamente a casa sua impedendogli di riposare. Inoltre non si capacita del motivo per cui, tra i tanti ingegni migliori di lui presenti in città, lo abbia scelto come "corret...
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Rinaldi, Cesare
Lettera a Giuliano Bezzi (Bezi), Bologna, 25 settembre 1617
Lettera
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I disaccordi tra i principi provocano rovine, come dimostrano le guerre che imperversano in Italia, ma anche le questioni private contribuiscono allo stato delle cose. Rinaldi infatti si rammarica delle risse che hanno coinvolto Bezzi (Bezi) e che gli han...
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Rinaldi, Cesare
Lettera a Giuliano Bezzi (Bezi) (Bezi), Bologna, 29 marzo 1620
Lettera
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Rinaldi è di animo malinconico e cerca di rallegrarsi parlando di cose liete. Riferisce che Filippo Musotti ha sposato Giulia Ruini. Entrambi sono belli, di ottime sostanze e la sposa è erudita nelle lettere e abile nel comporre versi latini. Chiede dunqu...
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Rinaldi, Cesare
Lettera a Giulio Cesare Filippi, Bologna, 11 novembre 1611
Lettera
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Uno studente gli ha consegnato una lettera da parte di Filippi, ma Rinaldi non è riuscito a ringraziarlo e spera di incontrarlo nuovamente per fare ammenda. Chiede infine di porgere i suoi saluti al fratello [?] di Filippi.
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Rinaldi, Cesare
Lettera a Giulio Cesare Marescotti (Mariscotti), Bologna, 12 marzo 1620
Lettera
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Marescotti (Mariscotti) preferisce usare le preghiere al posto dell'autorità per comunicare i suoi comandi, ma Rinaldi dichiara che basta un "fischio" perché lui obbedisca senza dover aspettare le "sferzate". Ha compreso la natura dell'incarico assegnatog...
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Rinaldi, Cesare
Lettera a Giulio Malossi, Bologna, 9 aprile 1613
Lettera
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La visita di Malossi e le sue lettere sono per Rinaldi i segni della sua buona volontà. Egli risponde con poche righe, ben sapendo di non poter così estinguere il debito nei confronti di Malossi, ma sperando di meritare comunque la sua amicizia.
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Rinaldi, Cesare
Lettera a Giulio Nuti, Bologna, 26 marzo 1613
Lettera
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Nuti fa bene a pregare Dio affinché il ladro restituisca la reliquia rubata dalla basilica di Santo Stefano [cfr. lettera del 10.4.1613, 'Ragionevolmente si dolse meco Vostra Signoria'] e Rinaldi è convinto che le preghiere dei "buoni" assicureranno la re...
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Rinaldi, Cesare
Lettera a Giulio Nuti, Bologna, 22 maggio 1611
Lettera
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Un servitore gli ha confessato di aver perso una lettera di Nuti e se ne duole. Riferisce di aver ricevuto il plico delle sue poesie: promette di mostrarle agli amici e di leggerle.
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Rinaldi, Cesare
Lettera a Giulio Nuti, Bologna, 3 maggio 1611
Lettera
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Nuti è solito favorire gli amici inviando poesie e lettere, ma Rinaldi lamenta di essere stato escluso da tale beneficio. Un "padre carmelitano" gli ha però riferito che Nuti ha inviato anche a lui i suoi scritti: Rinaldi conclude quindi che il corriere s...
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Rinaldi, Cesare
Lettera a Giulio Onigo, Bologna, 31 gennaio 1616
Lettera
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I doni spediti da Giulio Onigo non gli sono ancora arrivati poiché l'imbarcazione del corriere che li trasporta è bloccata dal ghiaccio.
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