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Rinaldi, Cesare
Lettera | Rinaldi si duole del fatto che i Savorgnani (Savorgnano o Savorgnan) non gli abbiano fatto avere notizie del loro rientro a casa.
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Rinaldi, Cesare
Lettera | Lamenta di sentirsi poco bene, ma spera che il malessere del corpo non si aggiunga ai turbamenti dell'animo poiché desidera raggiungere i Savorgnani (Savorgnano o Savorgnan) in Friuli per godere delle delizie autunnali. Ha saputo che egli si trova a Venez...
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Rinaldi, Cesare
Lettera | Nonostante Rinaldi non avesse informato Savorgnani (Savorgnano o Savorgnan) della morte del fratello [Giulio Rinaldi], egli gli ha scritto per consolarlo. Ringrazia chi lo ha informato ponendo rimedio alla sua mancanza. Se è stato il signor Tristano [Savo...
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Rinaldi, Cesare
Lettera | Rinaldi riferisce del furto della "sacra benda", reliquia custodita nella basilica di Santo Stefano da milletrecento anni. La città di Bologna è prostrata dal dolore per la perdita, ma non si è arresa e manda messaggi, pone taglie e organizza processioni ...
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Rinaldi, Cesare
Lettera | Rinaldi si dichiara disponibile a recapitare una lettera a Pisa per conto di Savorgnano. Vinto dalla curiosità, chiede del contenuto del "memoriale" allegato, ma, se la domanda è troppo ardita, raccomanda di dimenticarsi della sua richiesta.
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Rinaldi, Cesare
Lettera | Rinaldi riferisce che il dono di Savorgnani gli è giunto e che suo fratello [Tristano o Antonio Savorgnani (Savorgnano o Savorgnan)] è partito proprio quando iniziavano a pensare che sarebbe rimasto a Bologna. Raccomanda all'amico di godersi, a casa, la c...
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Rinaldi, Cesare
Lettera | Rinaldi è grato a Savorgnani (Savorgnano o Savorgnan) perché non chiede con insistenza sue lettere.
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Rinaldi, Cesare
Lettera | Savorgnani (Savorgnano o Savorgnan) ha saputo di un componimento di Rinaldi riguardo a eventi avvenuti in Friuli ['Lucciole intorno alla carrozza di bellissima dama nel mese di novembre', con incipit "Non è il Novembre la stagion de' fiori"; il componimen...
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Rinaldi, Cesare
Lettera | Rinaldi racconta di aver appena rifiutato di fare una passeggiata notturna perché preferisce stare a casa e ha deciso di approfittarne per scrivere a Savorgnani.
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Rinaldi, Cesare
Lettera a Vincenzo Cospi, Bologna, 13 agosto 1614
Lettera | Si dichiara ben felice di mostrare ad un ospite [non nominato] di Cospi il suo museo. Non si ritiene all'altezza nel discorrere di arte, ma farà del suo meglio, anche se preferirebbe di gran lunga parlare dei meriti di Cospi, su cui si dichiara molto più ...
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Rinaldi, Cesare
Lettera a Vincenzo Rubini, Venezia, 20 giugno 1620
Lettera | Rinaldi riferisce che il padre di Rubini è a Venezia e che si sta trattando per la sua liberazione con mezzi "potenti". Lo sollecita a rallegrarsi per l'imminente ritorno in patria, anche se Bologna è città accogliente per i forestieri.
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Rinaldi, Cesare
Lettera a Vincenzo Rubini, Bologna, 20 gennaio 1620
Lettera | Avendo risposto velocemente alla lettera di Rubini, per assecondare la fretta del corriere, gli è sorto il dubbio non averla firmata. Per questo scrive la presente, firmandola due volte per supplire alla lacuna della precedente.
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Rinaldi, Cesare
Lettera a Vittorio Saletti, Bologna, 14 giugno 1614
Lettera | Rinaldi si schermisce dalle lodi di Saletti riguardo al suo museo: non se le merita anche se egli le ha offerte tanto gentilmente. Ritiene comunque che Andrea Bernardi lo abbia favorito presentandogli Saletti.
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Rinaldi, Cesare
Lettera a Zanardo Bagarotti, Bologna, 29 dicembre 1618
Lettera | Dalla lettera di Bagarotti, Rinaldi deduce che non lo conosca perché gli rivolge lodi immeritate. D'altro canto, Bagarotti si è fatto conoscere proprio attraverso la sua gentilezza e Rinaldi si offre quindi come suo servitore.
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Rinaldi, Cesare
Lettera a Zanardo Bagarotti, Bologna, 12 gennaio 1620
Lettera | Ha saputo che Bagarotti si è trasferito da Parma a Verona, lasciando il mestiere delle "leggi" per passare a quello di segretario. È contento della sua decisione, soprattutto perché in città ha sede l'Accademia Filarmonica, dove fioriscono la poesia e la ...
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Rinaldi, Cesare
Lettera a [Ferdinando] [Gonzaga], Bologna, 20 ottobre 1620
Lettera | Dopo aver mandato la copia del suo secondo volume di 'Lettere' [Bologna, Cochi, 1620], manda anche il primo [potrebbe trattarsi della medesima edizione del secondo volume oppure della princeps Venezia, Baglioni, 1617], insieme alle 'Rime' [Bologna, Masche...
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Rinaldi, Cesare
Lettera a [Ferdinando] [Gonzaga], Bologna, 15 ottobre 1620
Lettera | Invia il secondo volume delle sue 'Lettere' [Bologna, Cochi, 1620; il volume fu dedicato proprio a Ferdinando Gonzaga].
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Rinaldi, Cesare
Lettera a [Giovan Francesco] [Angelelli], Bologna, 15 dicembre 1623
Lettera | Per quanto l'anno bisestile sia di solito ricco di avvenimenti inusuali, Rinaldi non dedica questo 'Discorso dell'Anno Bisestile' perché tratta di una materia strana. È invece opera di un autore serio e intelligente, che, se avrà un illustre protettore, o...
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Rinaldi, Cesare
Lettera | Loda Celia per la bella lettera che gli ha scritto, ma Rinaldi non sa come rispondere se non dichiarando tutta la sua riverenza nei suoi confronti.
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Rinaldi, Cesare
Lettera a [non identificato], Bologna, 13 giugno 1611
Lettera | Invia la canzone "Imposto silenzio" [la canzone, dall'incipit "Tacqui per ubbidirti", è presente solo nella prima edizione delle 'Lettere' (Venezia, Baglioni, 1617, pp. 35-38); fu comunque stampata in 'Rime del sig. Cesare Rinaldi', Bologna, Mascheroni-Co...
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Rinaldi, Cesare
Lettera a [non identificato], Bologna, 16 marzo 1615
Lettera | Ringrazia per la lettera ricevuta e si complimenta per lo stile del testo, che ha "vivacità, culltezza e brevità". Si scusa per aver usato nella sua uno stile "famigliare e scherzevole": lo ha fatto perché il suo corrispondente, pur senza conoscerlo di pe...
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Rinaldi, Cesare
Lettera a [non identificato], Di casa [Bologna], 7 ottobre 1615
Lettera | Scrive a una "sua sorella monaca" [Rinaldi ebbe solo fratelli maschi, dunque la monaca è solo una sua parente, come chiarito nell'intestazione della missiva successiva del 9.10.1615, 'Quando i ricami del mio scarlatto pregiudicassero a quegli ufficij'] e ...
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Rinaldi, Cesare
Lettera a [non identificato], Di casa [Bologna], 9 ottobre 1615
Lettera | Scrive a una "sua parente monaca" e le suggerisce di passare il ricamo del suo "scarlatto" [cfr. lettera del 7.10.1615, 'Potrà ben chiamarsi più grande, e men grande, ma non mai piccola'] a chi ha realizzato il disegno, nel caso in cui il lavoro la distra...
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Rinaldi, Cesare
Lettera a [non identificato], Bologna, 2 agosto 1615
Lettera | Lamenta il fatto che il suo corrispondente non abbia risposto alle sue lettere. Teme che la causa sia che le ha scritte con il "nostro Idioma" e che quindi si siano rivelate non convenienti. Si scusa dunque per non aver usato una "gravità socratica": cred...
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Rinaldi, Cesare
Lettera a [non identificato], Bologna, 4 marzo 1615
Lettera | Il suo corrispondente gli ha scritto di prepararsi a piangere a con lui. Le ragioni del pianto possono essere due: o un'estrema "contentezza" o un grandissimo dispiacere. Se si trattasse del primo caso, è lieto di poter condividere con lui le sue gioie, s...
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Rinaldi, Cesare
Lettera a [non identificato], Bologna, 10 febbraio 1615
Lettera | Il suo corrispondente manda di nuovo un sonetto in lode di Rinaldi, già inviato alcuni mesi prima: il pretesto è quello di rinnovarne la memoria. Rinaldi dichiara di non essere così ingrato da non ricordare un tale onore e lo ringrazia nuovamente.
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Rinaldi, Cesare
Lettera a [non identificato], Bologna, 24 gennaio 1615
Lettera | Un conoscente gli ha riferito che il destinatario, non nominato, è partito da Bologna insoddisfatto e che la causa è Rinaldi stesso. Dopo un lungo e attento esame delle sue azioni non ha però trovato dove risieda la colpa. Gli è venuto il dubbio che il si...
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Rinaldi, Cesare
Lettera a [non identificato], Bologna, 4 giugno 1616
Lettera | La lettera che l'amico gli ha inviato lo ha fatto ridere: egli descrive con belle parole la morte di un cane, raccontandone la malattia e tutti i rimedi provati per guarirlo. Tante parole, per lui, non sono altro che il segno della follia umana: il dolore...
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Rinaldi, Cesare
Lettera a [non identificato], Bologna, 6 maggio 1614
Lettera | Il suo corrispondente ha lodato i "concetti" e lo stile delle sue lettere, ma ha criticato le sue conclusioni. Accetterebbe i suoi consigli se la morte del fratello [Giulio Rinaldi] non lo spingesse a lasciare gli studi per dedicarsi ai quattro nipotini: ...
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Rinaldi, Cesare
Lettera a [non identificato], Bologna, 16 aprile 1614
Lettera | Il suo corrispondente ha sognato che Rinaldi non prova più affetto per lui, quindi gli scrive accusandolo di "incostanza". Ma i sogni sono "nulla" e lui non può essere incolpato delle azioni del suo fantasma.
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Rinaldi, Cesare
Lettera a [non identificato], Di Casa [Bologna], 4 aprile 1614
Lettera | Il signor Guido [?] è caduto da cavallo rompendosi la testa in tre punti; nonostante la ferita possa essere mortale, il suo corrispondente giudica l'incidente salutare perché ritiene che la fuoriuscita di sangue possa "rinfrescare" il fegato. A Rinaldi è ...
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Rinaldi, Cesare
Lettera a [non identificato], Bologna, 12 aprile 1614
Lettera | Ha chiesto al suo amico consigli e lui gli manda lodi, rischiando di renderlo superbo. Rinaldi quindi non gli domanderà più consigli: sarebbero bastate poche righe per avere la sua eterna gratitudine.
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Rinaldi, Cesare
Lettera a [non identificato], Bologna, 1 febbraio 1614
Lettera | Ha saputo che un "hippocritone" ha sviato il destinatario dagli studi, con grande disgusto dei suoi fratelli. Anche Rinaldi ebbe un'esperienza del genere e per due mesi frequentò un uomo simile con l'intenzione di distoglierlo dal suo cattivo comportament...
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Rinaldi, Cesare
Lettera a [non identificato], Bologna, 10 settembre 1614
Lettera | A causa della malinconia, desidera molte cose, ma ne persegue poche e non sopporta la solitudine. Apprezza la musica, le lettere degli amici e il suono delle campane, ma amerà queste ultime ancora di più quando annunceranno la promozione al cardinalato de...
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Rinaldi, Cesare
Lettera a [non identificato], Bologna, 31 dicembre 1613
Lettera | Il suo corrispondente gli rinfaccia il lungo silenzio, accusandolo di perdere tempo con le carte. Rinaldi si scusa spiegando che il suo tacere è dovuto alla consapevolezza dei numerosi impegni dell'amico e dichiara che il giocare a "Tarocco" è solo un pas...
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Rinaldi, Cesare
Lettera a [non identificato], Bologna, 10 ottobre 1612
Lettera | Il suo corrispondente ha chiesto a Rinaldi di assistere un prigioniero ma il compito è reso difficile dal fatto che le testimonianze del reo si contraddicono tra loro. Per questo il suo "procuratore" ha deciso di dichiarare la sua infermità mentale nel te...
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Rinaldi, Cesare
Lettera a [non identificato], Bologna, 4 giugno 1612
Lettera | La stesura dell'orazione chiesta dal suo corrispondente non procede a causa della malattia che ha colpito chi doveva scriverla. Rinaldi raccomanda di pregare affinché il "Dottore" [forse Lodovico Scapinelli, conosciuto appunto come il Dottore] recuperi la...
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Rinaldi, Cesare
Lettera a [non identificato], Bologna, 12 luglio 1612
Lettera | Al suo corrispondente non occorrerà dimostrare la sua gratitudine al "Dottore" [forse Lodovico Scapinelli, cfr. lettera del 4.12.1612, 'Già sarebbe a buon termine l'oratione'] attraverso un pagamento, ma sarà sufficiente la lode. Quanto al termine "oratio...
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Rinaldi, Cesare
Lettera a [non identificato], Bologna, 6 febbraio 1612
Lettera | Rinaldi raccomanda all'amico di rinunciare agli amori mondani per rivolgersi a Dio, ma non insiste sull'argomento per evitare di rafforzare il suo vizio. Invia il madrigale che ha scritto sulla sua dama vestita di verde ['O tu, c'hai verde gonna', il madr...
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Rinaldi, Cesare
Lettera a [non identificato], Bologna, 9 febbraio 1612
Lettera | Riflette sull'origine della superbia delle donne che nasce dalle troppe attenzioni concesse dagli uomini. Invia il madrigale richiesto per la "mascherata" ['Io parlo a voi Donne spietate, e belle', il madrigale fu edito in Cesare Rinaldi, 'Rime', Bologna,...
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Rinaldi, Cesare
Lettera a [non identificato], Bologna, 16 marzo 1612
Lettera | Rinaldi rimprovera l'amico per la sua cupidigia, ritenendo ogni guadagno dannoso per la propria reputazione.
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Rinaldi, Cesare
Lettera a [non identificato], Bologna, 22 settembre 1615
Lettera | Rinaldi riferisce che il procuratore del suo corrispondente manca di sollecitudine nel portare a termine l'incarico che gli è stato affidato perché è concentrato sulle proprie vicissitudini amorose. Si dichiara pronto a indicare il nome di qualcuno che in...
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Rinaldi, Cesare
Lettera a [non identificato], Bologna, 20 agosto 1611
Lettera | Rinaldi consola l'amico malato e gli consiglia di sopportare l'infermità come i martiri.
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Rinaldi, Cesare
Lettera a [non identificato], [s. l.], 9 ottobre 1611
Lettera | Rinaldi ammonisce il suo corrispondente perché ha un'amante e, nonostante gli abbia detto che di costei ama solo il canto, a causa sua trascura gli studi e gli amici. Sollecita dunque l'uomo ad abbandonare i piaceri carnali per evitare che la sua reputazi...
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Rinaldi, Cesare
Lettera a [non identificato], Bologna, 10 agosto 1616
Lettera | Si rallegra per il ruolo di coppiere ottenuto dal suo corrispondente presso una nobile dama.
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Rinaldi, Cesare
Lettera a [non identificato], Bologna, 27 dicembre 1619
Lettera | Non si deve rinunciare all'amicizia se di tre amici sono rimasti in due. Sollecita il suo corrispondente perché si consoli della morte di Giulio Segni. Si rallegra del suo passaggio alla corte imperiale e gli raccomanda di non dolersi se, tornando in patr...
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Rinaldi, Cesare
Lettera a [non identificato], Bologna, 13 aprile 1620
Lettera | Tra tutti i "Principi Ecclesiastici" nominati nella sua lettera, Rinaldi consiglia al suo corrispondente di scegliere come padrone quello che gli dà più speranze. Rinaldi ritiene che il consiglio gli sia stato richiesto solo come cortesia perché pensa che...
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Rinaldi, Cesare
Lettera a [non identificato], Bologna, 26 luglio 1619
Lettera | Rinaldi si duole per la decisione del suo corrispondente di andare per mare perché è un servizio pericoloso a cui un cavaliere non è tenuto. Si rallegrerà quindi solo quando saprà che ha rinunciato al suo proposito.
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Rinaldi, Cesare
Lettera a [non identificato], Bologna, 26 febbraio 1620
Lettera | L'uomo che gli ha raccomandato il suo corrispondente è in una situazione infelice: il suo padrone di casa gli ha sequestrato i mobili a causa del mancato pagamento dell'affitto e la scabbia gli impedisce l'uso delle mani. Rinaldi gli avrebbe offerto alber...
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Rinaldi, Cesare
Lettera a [non identificato], Bologna, 16 febbraio 1620
Lettera | Rinaldi afferma che il nuovo "procuratore", incaricato dal suo corrispondente, è molto sollecito e chiuderà la questione più in fretta dell'altro, che ha trascinato per tre anni una cosa che poteva essere risolta in un mese. Il motivo del ritardo può esse...
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