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Doni, Anton Francesco
Lettera a Predicatore, Piacenza, 18 febbraio 1543
Lettera | Al Predicatore a cui si rivolge, che è nella "infirmità incurabile dell'ignoranza", Doni fa a sua volta una lunga predica [non priva di affermazioni eterodosse] sul primo e sul secondo Adamo (Cristo). Cita cursoriamente Agrippa, poi distesamente san Paolo...
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Doni, Anton Francesco
Lettera a Quintana, Venezia, 1552
Lettera | Doni si duole del destinatario, che con la sua lingua lo ha "assassinato" con "velenose parole", offendendolo senza essere mai stato offeso. Come Dante, egli ritiene di "non ragionar di lor, ma guarda et passa". La lettera si chiude con un motto del Piova...
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Doni, Anton Francesco
Lettera a R. M. Zaccheria, Venezia, 1549
Lettera | Doni vorrebbe imparare dal destinatario, dottore in teologia, a controllare il furore, la collera, l'odio, la malevolenza. Unica cosa che gli giova per tener a bada la rabbia è lo scrivere: scrivere e pubblicare è un modo per liberarsi del proprio "disord...
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Doni, Anton Francesco
Lettera a Ricciardo Ricami, Piacenza, 14 marzo 1543
Lettera | Doni perora la causa dello scrivano e cancelliere del nobile destinatario, che si era con lui lamentato in maniera "più piatosa" di quanto aveva fatto Giacobbe per Giuseppe e Beniamino. Chiede pertanto che per uno "scudo merdoso" non sia sfruttato come "f...
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Doni, Anton Francesco
Lettera a Rocco Granza, [Venezia], [16 ottobre 1549]
Lettera | Partendo da una comparazione tra il "mercatante di Gioie" e il "compositor di libri", Doni critica la pratica di dedicare libri in cambio di "un pizzicotto di scudi". [In questa edizione la lettera si presenta senza data; la data è però presente nel 'Dise...
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Doni, Anton Francesco
Lettera a Salino Lumachi, Piacenza, 8 marzo 1543
Lettera | Il destinatario [fittizio] è, per antifrasi, un "dottore acutissimo", che legge solo i "fioretti della Bibbia" e i "miracoli" di Sant'Alessio, apostrofato come "gran pecora" per aver chiesto in lettura preventiva le lettere del Doni, in modo da consigliar...
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Doni, Anton Francesco
Lettera a Salvestro Macchia, Piacenza, 5 aprile 1543
Lettera | Rivolgendosi a un destinatario definito "huomo reale et vero amico", Doni traccia un autoritratto la cui caratteristica predominante è l'inquietudine. In questa lettera si legge una delle sue più citate autodefinizioni: "Poi se voi mi fiutaste, non so nul...
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Doni, Anton Francesco
Lettera a Sforza Sforza, Piacenza, 8 gennaio 1543
Lettera | Doni si dichiara desideroso di "servire, honorare et sommamente riverire" il destinatario, conte di Borgonuovo, che potrà disporre di lui "come un gran Signor cortese dispone d'un basso suddito fedele".
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Doni, Anton Francesco
Lettera a Silvia Somma, [s. l.], [1548]
Lettera | Dedicatoria, indirizzata alla contessa di Bagno, delle "Epistole del gran Seneca", "libro tradotto (veramente Divino)" nella "lingua toscana". [Si tratta delle 'Epistole di Seneca ridotte nella lingua toscana per il Doni', Venezia, Aurelio Pincio, 1549].
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Doni, Anton Francesco
Lettera a Silvia Somma, [Venezia], [20 ottobre 1549]
Lettera | Doni illustra nel dettaglio alla contessa di Bagno il proprio progetto di un libro di Medaglie d'oro, d'argento, di rame e false, seguite da un quinto libro con i "rovesci di tutte". Sta già facendo circolare un saggio di dieci medaglie, per verificare, p...
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Doni, Anton Francesco
Lettera | Al Carnesecchi, che viaggia spesso e ammira le belle sculture e pitture, Doni indica numerose opere imperdibili di Roma (di Michelangelo, Raffaello, Sebastiano del Piombo, Francesco Salviati, Giorgio Vasari, Giovanni da Udine, Polidoro da Caravaggio, Bald...
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Doni, Anton Francesco
Lettera | Al destinatario, che combatte "con le trippe et col boccale", Doni suggerisce "per impresa" una "cotenna di Porco".
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Doni, Anton Francesco
Lettera a Stefano Blesi, Piacenza, 25 settembre 1543
Lettera | Invettiva contro precetti e manuali dei grammatici pedanti (successori di [Giovanni Battista] Cantalicio, Pacino [Pietro Pacini] e Sipontino [Francesco Perotti]; vengono citati poi anche Prisciano e Cicerone), nonché contro le "apologie" e le dispute into...
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Doni, Anton Francesco
Lettera | Doni manda al destinatario un proprio Apologo, che ha per protagonista un pappagallo che si ingozza di fichi, in spiegazione del proverbio "E' mi fanno afa i fichi fiori'.
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Doni, Anton Francesco
Lettera a Torquato Bembo, Venezia, 23 novembre 1551
Lettera | Dono di un volume e della propria "servitù". Doni ricorda di essere stato devoto e di aver adorato "la Virtuosissima Fama" di Monsignor [Pietro] Bembo, la cui eterna virtù, che dà lustro a Venezia, risplende anche nel destinatario.
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Doni, Anton Francesco
Lettera a Ventura, Piacenza, 5 dicembre 1543
Lettera | Al destinatario, cuoco di Massimiliano Stampa, Doni indirizza un elogio burlesco della padella, meravigliandosi che non sia stato ancora composto da Francesco Berni, Giovanni Mauro o dal [fittizio] Giovanni della bottega. Le autorità citate sono Dante (co...
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Doni, Anton Francesco
Lettera | Dono di un nuovo libro, dopo quello, già inviato, dei "Proverbi, Motti, Argutie et Sententie" [ovvero la 'Zucca'].
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Doni, Anton Francesco
Lettera a Vincenzo Mora, Venezia, 20 luglio 1552
Lettera | Con "poche righe" Doni si offre ai "comandi" del "Magnifico" destinatario.
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Doni, Anton Francesco
Lettera | A beneficio del destinatario, che ha sempre manifestato il desiderio di possedere una grammatica Toscana, Doni trascrive, attribuendola al "Perduto Academico Peregrino", il 'Termine della lingua toscana', ampia e dettagliata dissertazione "circa le cose p...
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Doni, Anton Francesco
Lettera a [Alessandro] Farnese, Piacenza, 19 maggio 1543
Lettera | Dopo aver perso i suoi benefattori, il "gran cardinale" Ippolito de' Medici e il "magnanimo" duca Alessandro de' Medici, e dopo aver tentato invano di entrare in Parnaso (scrivendo, attraverso il Burchiello, a Dante, Petrarca e Boccaccio), Doni si offre c...
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Doni, Anton Francesco
Lettera a [Anna] [Moroni Stampa], Piacenza, 13 gennaio 1543
Lettera | Lodi della destinataria, Marchesa di Soncino, unite alle scuse per non averle scritto più spesso. Doni spera che un giorno la sorte gli consenta (con le proprie "virtù, quali esse si siano") di esaltarla.
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Doni, Anton Francesco
Lettera | Ricollegandosi alla lettera sulla felicità dell'uomo già inviata allo stesso Fanzago [alle pp. 319-333 di questa edizione], Doni riporta contro l'opinione di Temistocle quella del Bizzarro, che con Aristide ritiene che la felicità consista nell'avere beni...
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Doni, Anton Francesco
Lettera a [Catelano] [Trivulzio], Venezia, 29 marzo 1544
Lettera | Dedicatoria al "Reverendo Monsignore" di un "rozzo volume" ['Canto Dialogo della musica', Venezia, Scotto, 1544] del Doni, il quale si paragona ad un piccolo "rivoletto" che sfocia nel "mare" della virtù e della bontà del destinatario.
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Doni, Anton Francesco
Lettera a [Cosimo I de'] [Medici], Piacenza, 27 marzo 1543
Lettera | Nell'inviare "All'Eccellentissimo Signor Duca di Fiorenza" un mottetto di Giacchetto Berchem [Jachet de Berchem] e alcuni dei propri componimenti, Doni mette in parodia la retorica della richiesta di elargizioni: "non pensate che io uccelli con questi onc...
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Doni, Anton Francesco
Lettera a [Ercole] [Gonzaga], Borgo Forte, 16 gennaio 1544
Lettera | Lettera scritta al cardinale di Mantova in nome di un giovane, Gian Iacopo, pugnalato quasi a morte da Battista, figlio del padrone dell'osteria in cui soggiornava a Borgo Forte.
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Doni, Anton Francesco
Lettera a [Guido Ascanio] [Sforza], Piacenza, 29 maggio 1543
Lettera | Al cardinal Santa Fiore Doni indirizza un "cicalamento mezzo da dovero, et il resto da beffe" (così nel 'Sommario'). Si tratta di due lettere in una. Nella prima i topoi e gli "sberrettamenti" della deferenza sono messi in burla; nella seconda viene ricon...
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Doni, Anton Francesco
Lettera a [Lodovico] [Domenichi], Piacenza, 23 maggio 1543
Lettera | Doni si rallegra col Domenichi (in questa edizione delle lettere non nominato direttamente, ma designato come "Finto amico") della sua decisione di abbandonare la professione legale ("le menate di mastro Bartolo" [da Sassoferrato], di Baldo [degli Ubaldi]...
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Doni, Anton Francesco
Lettera a [Lodovico] [Domenichi], Piacenza, 14 ottobre 1543
Lettera | In questa edizione il Domenichi viene indicato come il "Signor Amico finto". Doni gli racconta la genesi di una [fantasiosa] miscellanea di "uno esercito de Poeti", fatta di componimenti sopravvissuti in un cassone al rosicchiare dei topi.
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Doni, Anton Francesco
Lettera a [Lodovico] [Domenichi], Piacenza, 1 gennaio 1543
Lettera | Lettera, in questa edizione indirizzata al "Signor Amico finto", in cui Doni si ritrae come vagante per le vie di Piacenza, a rispondere a continue domande sull'assenza del destinatario, che soggiorna a Venezia. Solo Bartolomeo Gottifredi lo aiuta a soppo...
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Doni, Anton Francesco
Lettera a [Lodovico] [Domenichi], Venezia, 26 settembre 1549
Lettera | Descrizione di un "Dottoraccio", "bestione", sfacciato e litigioso. [La lettera è indirizzata "A…".]
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Doni, Anton Francesco
Lettera a [Luigi] Cassola, Piacenza, 1 marzo 1543
Lettera | Icastica descrizione della convivenza, tra ubriacature e lerciume, di un ser Giovan Iacopo [nelle edizioni precedenti delle 'Lettere' indicato come "pre' " o "proposto"] e di monna Apollonia [la ruffiana di molte commedie cinquecentesche, presente anche i...
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Doni, Anton Francesco
Lettera a [Niccolò] Ridolfi, [Venezia], [s. d.]
Lettera | Al cardinale Ridolfi, che lo aveva tenuto a battesimo, Doni si dichiara debitore in perpetuo; invia una "piccola operina" [quasi certamente manoscritta], "che tratta delle antiche famiglie di Fiorenza, et della Nobiltà moderna de' nuovi Cittadini".
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Doni, Anton Francesco
Lettera a [Uberto] Gambara, Piacenza, 7 maggio 1543
Lettera | Al cardinale Gambara, legato di Lombardia, al quale aveva già mandato una canzone e un sonetto che avevano ottenuto buon riscontro, Doni spedisce un proprio "libretto di Rime".
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Doni, Anton Francesco
Lettera | "Lettera in difesa d'uno stampatore", senza destinatario. Oggetto è il danno e la vergogna cagionate dalla stampa di un "Tito Livio" pieno di "errori".
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