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Rinaldi, Cesare
Lettera a Ottavio Capponi, Bologna, 27 maggio 1615
Lettera | Nonostante la lontanza e il silenzio, Rinaldi non si è dimenticato di Capponi. Sa che il suo silenzio è dovuto a numerosi impegni. Gli rammenta di chiedere notizie di Cosimo Nucci e di avvisarlo nel caso decida di tornare a Bologna.
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Rinaldi, Cesare
Lettera a Ottavio Capponi, Bologna, 29 marzo 1615
Lettera | Loda la virtù di Capponi ed esprime il suo desiderio di servirlo, nonostante egli gli neghi questo onore. Si mette a sua disposizione volontariamente, a costo di essere "importuno".
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Rinaldi, Cesare
Lettera a Ottavio Falconi, Bologna, 19 settembre 1615
Lettera | Gli è capitata tra le mani un'orazione "sopra l'arsura della presente stagione" che riporta come autore [Claudio] Achillini e la ritiene un'opera eccellente [non è stato possibile individuare tale opera]. Invita dunque Falconi a casa sua l'indomani, insie...
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Rinaldi, Cesare
Lettera a Ottavio Rossi, Bologna, 10 febbraio 1615
Lettera | Erodio [Scarella] gli ha riferito che Rossi lo esorta a pubblicare il suo volume ['Lettere di Cesare Rinaldi il Neghittoso', Venezia, Baglioni, 1617], ma non vuole che la gente legga le sue lettere, macchiate di "Lombardesimi" e imperfezioni, prima che pr...
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Rinaldi, Cesare
Lettera a Ottavio Scarlattini, Bologna, 10 febbraio 1614
Lettera | Mettere ordine nei suoi scritti risulta più lungo dell'inverno ed è difficile soddisfare quegli "ingegni" che gli rimproverano di indirizzare le sue lettere solo a privati. Ma la bellezza di una composizione non dipende dal "superficiale ornamento" di un ...
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Rinaldi, Cesare
Lettera a Ottavio Scarlattini, Bologna, 17 luglio 1619
Lettera | Rinaldi dissuade Scarlattini dal fargli visita per non trasgredire alle gerarchie che lo pongono in una posizione superiore rispetto alla sua. Riferisce che il sonetto di [Claudio] Achillini è nelle sue mani e che glielo farà pervenire al più presto. Quan...
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Rinaldi, Cesare
Lettera | Ringrazia per le lodi e le poesie ricevute, ma dichiara di non poter rispondere ai versi per non venir meno alla promessa che ha fatto a sé stesso, ben sapendo che Quirini potrebbe offendersi. Lo ringrazia anche per l'avvertimento riguardo al silenzio com...
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Rinaldi, Cesare
Lettera a Padre Don Fabiano Tanara, Bologna, 14 gennaio 1619
Lettera | Rinaldi dichiara di avere molte conoscenze tra i "Canonici Lateranensi di Santo Agostino", ma un suo amico ha chiesto espressamente di essere raccomandato a Tanara: sarà lui stesso, con le sue parole, a dimostrarsi meritevole del patrocinio.
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Rinaldi, Cesare
Lettera a Padre Don Prospero Zanotti, Bologna, 20 dicembre 1618
Lettera | Rinaldi dichiara che la sua lettera potrebbe apparire come un augurio di buone feste, ma, essendo questa un'usanza vecchia, ha deciso di non mandare auguri e di ragionare sul Natale con il cuore.
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Rinaldi, Cesare
Lettera a Padre Fra Riginaldo dall'Oro, Bologna, 27 febbraio 1616
Lettera | Ringrazia per i saluti ricevuti e li ricambia, scusandosi per il ritardo nel recapito.
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Rinaldi, Cesare
Lettera a Padre Fra Riginaldo dall'Oro, Bologna, 30 marzo 1619
Lettera | Si scusa per non aver mai scritto a dall'Oro di sua iniziativa per timore di arrecare disturbo. Ringrazia per i saluti inviati da Guido Casoni e chiede di ricambiarli.
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Rinaldi, Cesare
Lettera a Padre Fra Riginaldo dall'Oro, Bologna, 9 gennaio 1619
Lettera | Con la sua lettera, dall'Oro gli ha ricordato il tardivo soccorso portato da un "Miletide" a Troia dopo l'incendio: essa è giunta ad augurare buone feste dopo che le feste erano passate. Rinaldi ringrazia per l'affetto che il frate gli porta e si mette al...
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Rinaldi, Cesare
Lettera | Rinaldi ringrazia per le lodi ricevute da Pulzoni dopo che ha letto il suo volume [non è chiaro a quale delle sue opere si riferisca] e per aver fatto partecipi della sua opera anche gli altri padri.
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Rinaldi, Cesare
Lettera | Ragiona riguardo alla solennità del Natale e manda i suoi auguri di buone feste.
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Rinaldi, Cesare
Lettera a Paolo Antonio Ambrosio, Di Casa [Bologna], 10 maggio 1620
Lettera | Rinaldi dichiara che la richiesta fatta al signor conte [?] di essere "anteposto nella elettione" di un altro signore era dovuta al suo desiderio di celebrare la sua benevolenza. Antonio Ridolfi gli ha riferito che Ambrosio gli ha fatto un buon servizio e...
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Rinaldi, Cesare
Lettera a Paolo Aspini, Bologna, 31 luglio 1615
Lettera | Nega di essere un uomo felice, come lo definisce Aspini, poiché è privo di qualità ragguardevoli e i piaceri del mondo sono momentanei. Lo saluta ribadendo il suo desiderio di servirlo.
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Rinaldi, Cesare
Lettera a Paolo Aspini, Bologna, 16 luglio 1614
Lettera | Rinaldi disprezza coloro che, nello scrivere lettere, se la cavano con poche righe; ma se qualcuno lo accusasse di essere colui che supera tutti in brevità, risponderebbe che lui, sapendo poco, deve parlare poco. La lettera di Aspini è stata molto gradita...
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Rinaldi, Cesare
Lettera a Paolo Grappi, Bologna, 26 febbraio 1622
Lettera | Grappi non è costretto a rispondere alla presente lettera perché Rinaldi intende solo fargli sapere quanto desidera vedere la gabbia di canne in cui era chiuso il "Gatto Indiano" che gli è arrivato. Chiede infine di porgere i suoi saluti a Pierantonio Cam...
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Rinaldi, Cesare
Lettera a Paolo Marni, Bologna, 20 novembre 1611
Lettera | Rifiuta l'invito a scrivere versi per la morte di "Madama Serenissima" [si riferisce forse a Eleonora de' Medici, duchessa consorte di Mantova, morta il 9 settembre 1611], ma promette di parlare con Giulio Segni per cedergli l'onore.
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Rinaldi, Cesare
Lettera a Paolo Marni, Venezia, 20 maggio 1611
Lettera | La fatica della stampa è addolcita dal sapere che il cardinale [Ferdinando] Gonzaga desidera l'uscita delle sue 'Rime' [non è chiaro a quale edizione si riferisca. L'edizione delle 'Rime' più vicina a questa data è precedente (Venezia, Giunti-Ciotti, 1608...
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Rinaldi, Cesare
Lettera a Paolo Salamoni, Bologna, 24 settembre 1617
Lettera | Lorenzo Trotto deve aver già consegnato a Salomoni il suo volume di 'Lettere' [Venezia, Baglioni, 1617] ed egli avrà sicuramente notato la sua "debolezza" nella composizione e che la stampa è trascurata. Rinaldi ama i suoi "parti" e soffre nel vederli rov...
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Rinaldi, Cesare
Lettera a Pellegrino Lintrù, Bologna, 9 gennaio 1620
Lettera | Rinaldi riferisce di aver letto le composizioni [non individuabili] in lode del patriarca di Venezia [Giovanni Tiepolo] ed elogia i versi. Mette in guardia Lintrù dai pericoli di Venezia e ne sollecita il ritorno in patria [Bologna], dove lo attendono gli...
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Rinaldi, Cesare
Lettera a Pellegrino Lintrù, Di Casa [Bologna], 9 gennaio 1619
Lettera | I due dipinti della Rebecca fatti da Ludovico Carracci sono molto preziosi per Lintrù, soprattutto perché vi sono raffigurati anche il padre e il fratello. Rinaldi sa del desiderio che ha di aggiungere nelle sue stanze una "nuova istoria" ad opera di Guid...
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Rinaldi, Cesare
Lettera a Pellegrino Maseri, Bologna, 4 dicembre 1613
Lettera | Rinaldi si rammarica per le poche lettere che riceve da Maseri e, poiché questa circostanza gli arreca molta pena, chiede che l'amico faccia ammenda con la penna, scrivendogli qualche lettera.
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Rinaldi, Cesare
Lettera a Pellegrino Maseri, Bologna, 6 giugno 1612
Lettera | Riferisce che un loro comune amico si è risentito per alcuni commenti pungenti che gli sono stati rivolti durante una conversazione tra amici. Rinaldi si duole poi per la partenza dei suoi amici più cari.
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Rinaldi, Cesare
Lettera a Pellegrino Maseri, Bologna, 9 giugno 1612
Lettera | Rinaldi si dichiara incapace di correggere le poesie dell'amico [non nominato] di Maseri, ma ne loda la costruzione e i concetti.
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Rinaldi, Cesare
Lettera a Pellegrino Maseri, Bologna, 26 aprile 1611
Lettera | Nella sua ultima lettera Maseri ha accennato a un suo ritorno a Bologna e Rinaldi si augura che a lui si uniscano anche certi signori, il cui viaggio dipende però dalla volonta del padre.
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Rinaldi, Cesare
Lettera a Pellegrino Maserio, Bologna, 16 gennaio 1618
Lettera | Rinaldi rimprovera Maserio per essersi rivolto a lui supplicandolo, quando avrebbe dovuto usare la sua autorità per comandarlo. Lo rassicura poi sul fatto che suo fratello gode del suo apprezzamento.
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Rinaldi, Cesare
Lettera a Pier'Antonio Villa, Bologna, 20 luglio 1611
Lettera | Ricorrere a lui perché componga poesie è inutile: chiedergli di lodare un defunto è come chidere a un cadavere di scrivere di un altro cadavere. A ciò si aggiunge il suo giuramento di abbandonare la poesia, come gli aveva già anticipato a voce. Per Giovan...
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Rinaldi, Cesare
Lettera a Pierantonio Campana, Bologna, 5 marzo 1622
Lettera | Anche se questa è la prima lettera che scrive a Campana, non è la prima volta che pensa di farlo. I meriti dell'uomo gli sono stati riferiti da persona fidata e spera di poter presto conversare con lui. Ha saputo infatti che presto sarà [a Bologna] e se n...
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Rinaldi, Cesare
Lettera a Pierantonio Campana, Bologna, 29 marzo 1622
Lettera | Rinaldi si lamenta del pessimo tempismo dei corrieri: uno è arrivato troppo tardi e l'altro sta per partire troppo presto, costringendolo a scrivere una risposta frettolosa. Spera di non fallire confidando nell'affetto sincero che ha nei confronti di Camp...
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Rinaldi, Cesare
Lettera a Pierantonio Campana, Bologna, 15 marzo 1622
Lettera | Rinaldi rimprovera Campana perché tratta le sue opere come cose degne di essere accarezzate: se desidera cose di tal genere, gli manderà invece due cani maculati. Riferisce che presto la sua cagna partorirà dei cuccioli che saranno di sicuro bellissimi vi...
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Rinaldi, Cesare
Lettera a Pierantonio Campana, Bologna, 22 marzo 1622
Lettera | Spera che il dono inviato da Campana non si rovini o venga rubato durante il viaggio e lo ringrazia, immaginandolo impegnato nelle preghiere della Settimana Santa.
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Rinaldi, Cesare
Lettera a Pierantonio Campana, Bologna, 29 maggio 1622
Lettera | Rinaldi dichiara di essere felice un solo giorno a settimana, quello in cui riceve e scrive lettere, al punto che desidera un corriere così veloce da portare tutti i giorni le sue lettere a Campana.
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Rinaldi, Cesare
Lettera a Pierantonio Campana, Bologna, 13 febbraio 1624
Lettera | Il suo lungo silenzio è dovuto al fatto che è stato impegnato a contendersi con altri l'eredità di un parente. Ha vinto la disputa, ma questa gli ha causato grandi travagli e una grande perdita di tempo che non potrà essere ricompensata. È lieto comunque ...
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Rinaldi, Cesare
Lettera a Pierantonio Campana, Bologna, 9 aprile 1624
Lettera | Si rammarica per la morte della madre di Campana e lo consola lodando il suo affetto filiale.
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Rinaldi, Cesare
Lettera a Pierantonio Campana, Bologna, 12 aprile 1622
Lettera | Rinaldi dichiara di amare molto l'animale che gli ha donato Campana: è mansueto e di grande compagnia, gli è molto affezionato, lo segue dovunque e quando esce di casa, lo guarda desiderando presto il suo ritorno. Ringrazia dunque l'amico per il regalo.
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Rinaldi, Cesare
Lettera a Pierantonio Campana, Bologna, 7 giugno 1622
Lettera | Ha saputo che la nave di Pellegrino Rossi tarda ad arrivare, ma la cosa non deve sorprendere perché i viaggi per mare sono imprevedibili e le ragioni del ritardo possono essere diverse. Tuttavia egli è certo che il capitano si sarà liberato con scaltrezza...
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Rinaldi, Cesare
Lettera a Pierantonio Campana, Bologna, 26 aprile 1622
Lettera | Rinaldi afferma che preferirebbe passare tutto il suo tempo a studiare e scrivere, se non fosse obbligato ad andare in chiesa; la scrittura infatti lo aiuta ad esercitare la memoria, ma non è necessaria a ricordare i favori ricevuti da Campana. Lo ringraz...
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Rinaldi, Cesare
Lettera a Pierantonio Campana, Bologna, 3 maggio 1622
Lettera | Rinaldi afferma che il signore con cui Campana ha parlato lo ha lodato troppo, facendo di lui un ritratto esagerato che maschera i suoi difetti e i suoi reali meriti.
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Rinaldi, Cesare
Lettera a Pierantonio Campana, Bologna, 17 maggio 1622
Lettera | Ritiene che, per evitare che le sue continue lettere portino Campana alla nausea, dovrebbe sospendere ogni tanto il loro invio. Tuttavia sa che se smettesse di scrivere, egli se ne dispiacerebbe e per questo lo ringrazia.
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Rinaldi, Cesare
Lettera a Pierantonio Campana, [s. l.], [s. d.]
Lettera | Per passare il tempo desidera leggere l''Adone' [Parigi, Oliviero di Varano, 1623] di [Giovan Battista] Marino: se l'autore non mente nelle sue lettere, sarà presto stampato. Campana potrebbe rinfacciargli che allora Rinaldi non desidera più quello che gl...
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Rinaldi, Cesare
Lettera a Pierantonio Carcani, Bologna, 14 agosto 1619
Lettera | Non avendo ricevuto notizie dell'arrivo di Carcani a casa, teme per la sua salute. Lo sollecita dunque a scrivergli per evitare che il suo silenzio sia interpretato o come dimenticanza o come disprezzo.
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Rinaldi, Cesare
Lettera a Pietro Antonio Carcani, Bologna, 27 gennaio 1620
Lettera | Si duole per la morte del padre di Carcani e si dispiace di non poter più conversare con l'amico allo studio di Bologna perché ora ha preso il posto del padre come "economo". Lo sollecita però a non dimenticare la loro familiarità.
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Rinaldi, Cesare
Lettera a Pietro Antonio Carcani, Bologna, 6 novembre 1619
Lettera | La lettera che aveva scritto a Carcani è stata smarrita dal corriere. Rinaldi dunque non ha colpa e assicura all'uomo di non aver mai voluto pregiudicare la loro amicizia.
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Rinaldi, Cesare
Lettera a Pietro Grappi, Bologna, 7 giugno 1622
Lettera | Riferisce la notizia dell'infermità del signor Sebastiano che gli fa desiderare una vita più duratura e priva di dolori. Spera però che Grappi, novello sposo, metta presto al mondo dei figli per riscattare la caducità umana. Se l'amico non morirà, promett...
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Rinaldi, Cesare
Lettera a Pietro Paolo Bissaro (Bissari), Bologna, 12 dicembre 1615
Lettera | Agli alti versi del Bissaro, Rinaldi risponde in prosa con questa lettera di ringraziamento imitando la ninfa Eco.
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Rinaldi, Cesare
Lettera a Pietro Scalabrini, Bologna, 3 febbraio 1613
Lettera | Il viaggio di Scalabrini a Roma gli ha portato molti onori e Rinaldi vorrebbe che tutti i cortigiani fossero in grado di ottenerli senza ricorrere all'adulazione, ma solo per mezzo della virtù. Manda i suoi saluti a Roberto Fontana.
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Rinaldi, Cesare
Lettera a Pietro Scalabrini, Bologna, 16 settembre 1612
Lettera | Rinaldi ringrazia per la lettera di Scalabrini e lo sollecita a recarsi a Bologna, offrendosi come suo servitore.
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Rinaldi, Cesare
Lettera a Pompeo Nencini, Bologna, 24 novembre 1612
Lettera | Il viaggio da Bologna a Pistoia è molto difficoltoso, ma, come lui stesso riferisce, quello di Nencini è stato ostacolato anche da un temporale. Il dispiacere che prova Nencini per la sua partenza assicura a Rinaldi la sua sincerità.
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