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Rinaldi, Cesare
Lettera a [non identificato], Bologna, 10 aprile 1620
Lettera | Il suo corrispondente riesce a ridere di un rifiuto avuto dal suo signore, quando lui invece se ne vergognerebbe. Crede che l'amico non dovrebbe continuare a servire un padrone ingrado che ha dato risposta negativa a una richiesta legittima, fatta da un s...
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Rinaldi, Cesare
Lettera a [non identificato], Bologna, 16 aprile 1620
Lettera | Rinaldi si rammarica con il corrispondente, non nominato, per il "disgusto" ricevuto dal suo signore, ma gli sconsiglia di lasciare il servizio per evitare ritorsioni. Consiglia quindi di fingere di non aver sentito le parole sdegnose a lui dirette, certo...
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Rinaldi, Cesare
Lettera a [non identificato], Bologna, 30 marzo 1620
Lettera | Rinaldi si lamenta perché il suo corrispondente, dopo essere partito da Bologna, non gli ha più scritto. Ha pensato quindi di mandare un uomo per verificare le ragioni di un così lungo silenzio. Riferisce che il signor Ottavio è morto a causa di una "febb...
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Rinaldi, Cesare
Lettera a [non identificato], Bologna, 29 dicembre 1619
Lettera | Rinaldi assicura la sua sollecitudine verso il compito assegnatogli. Non ha mandato auguri di buone feste perché non ama le cerimonie eccessive. Ha saputo che il suo corrispondente si recherà a Lisbona e ne approfitta per chiedergli di comprare per lui un...
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Rinaldi, Cesare
Lettera a [non identificato], Bologna, 7 marzo 1620
Lettera | Il prete di Siena richiesto dal suo corrispondente è disposto a servire come segretario e non come precettore. Inoltre Rinaldi ritiene che sia troppo giovane e, mancando di "gravità", non sarebbe rispettato dagli scolari. Riferisce però che presto tornerà...
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Rinaldi, Cesare
Lettera a [non identificato], Bologna, 26 febbraio 1620
Lettera | Rinaldi ringrazia per la proposta di raccomandarlo al cardinale legato [di Bologna, Giulio Savelli], ma declina l'offerta poiché ha già provveduto per conto suo, venendo ben accolto. Sarebbe dunque segno di poca fiducia da parte sua se qualcun altro lo ra...
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Rinaldi, Cesare
Lettera a [non identificato], Bologna, 6 marzo 1619
Lettera | Il suo corrispondente gli ha inviato un volume di poesie da correggere, ma Rinaldi dichiara che l'opera è perfetta e non necessita di aggiustamenti. È grato che si sia rivolto a lui per svolgere tale compito, ma non ritiene di meritare il titolo di maestr...
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Rinaldi, Cesare
Lettera a [non identificato], Bologna, 13 marzo 1618
Lettera | Si dispiace che un "empio" stia rovinando la reputazione del suo corrispondente, ma afferma che la vendetta di un buon cristiano come lui deve essere il perdono e che, seguendo il suo esempio, anche Rinaldi perdonerà un uomo che ha detto male di lui.
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Rinaldi, Cesare
Lettera a [non identificato], Bologna, 13 febbraio 1620
Lettera | Rinaldi si difende dallo sdegno del suo corrispondente che lo accusa di non aver dissuaso a dovere un amico di quest'ultimo dallo stampare un volume pieno di errori. Rinaldi lamenta il fatto che gli abbia chiesto di giudicare i componimenti di un uomo con...
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Rinaldi, Cesare
Lettera a [non identificato], Bologna, 23 aprile 1620
Lettera | Rinaldi non era d'accordo con la scelta del suo corrispondente di lasciare il servizio del suo signore, ma non ha detto nulla perché sapeva che il servizio nella nuova corte sarebbe durato poco. Infatti suo padre, ormai infermo, lo ha richiamato a casa pe...
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Rinaldi, Cesare
Lettera a [non identificato], Bologna, 10 aprile 1620
Lettera | Rinaldi si fa tramite per la richiesta di una "licenza d'armi" per conto di un suo amico. Manda al gentiluomo il suo nome e i suoi saluti.
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Rinaldi, Cesare
Lettera a [non identificato], Bologna, 26 marzo 1620
Lettera | Rinaldi elogia il suo corrispondente per aver desciso di mandare il figlio a studiare a Bologna presso il "Collegio de' Nobili". Immagina che il giovane abbia un "ingegno" pari a quello del padre che ha lasciato segni del suo valore in tante accademie. Ne...
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Rinaldi, Cesare
Lettera a [non identificato], Bologna, 14 aprile 1620
Lettera | Rinaldi assicura il destinatario non nominato che i suoi parenti, grazie all'eredità ricevuta alla morte di uno zio, saranno in grado di pagare il debito, contratto con il destinatario, di mille scudi: il denaro sarà ricavato alla vendita di una proprietà...
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Rinaldi, Cesare
Lettera a [non identificato], Bologna, 12 giugno 1620
Lettera | Rinaldi dichiara che dalla casa dei Medici ha sempre ricevuto grazie senza doverle chiedere: scrivendo a questo signore non chiede dunque favori, ma lettere. Approfitta della presente per mandare i suoi saluti e per comunicare il dispiacere che ha suscita...
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Rinaldi, Cesare
Lettera a [non identificato], Bologna, 9 aprile 1620
Lettera | Nonostante i molti servigi di Rinaldi e il suo impegno nel compiacerlo, il suo corrispondente lo rimprovera per non aver ancora portato a termine il compito che gli è stato affidato. Chiede una proroga di quindici giorni per terminare prima un'altra facce...
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Rinaldi, Cesare
Lettera a [non identificato], Bologna, 9 aprile 1620
Lettera | Rinaldi annuncia che arriveranno al suo corrispondente alcuni "arnesi", appartenenti ad un amico in partenza per Roma: lo prega di custodirli e di ricevere il gentiluomo, studioso di lettere latine e greche, ritenendo che potrà trarre grande soddisfazione...
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Rinaldi, Cesare
Lettera a [non identificato], Bologna, 6 aprile 1620
Lettera | Rinaldi contratta il prezzo per un quadro di Guido Reni. Il committente vuole pagare 60 scudi, ma Rinaldi sostiene che il costo, per un quadro con "figure grandi", non possa essere meno di cento zecchini e avvisa che si tratta di un prezzo di favore. Al m...
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Rinaldi, Cesare
Lettera a [non identificato], Bologna, 17 marzo 1620
Lettera | Rinaldi avvisa il suo corrispondente che, nel dispaccio successivo, lo ragguaglierà sui suoi travagli. Intanto riferisce che sono in arrivo dalla Toscana i semi rari che gli ha chiesto e che un loro comune amico, pur potendo fare comodamente il viaggio ve...
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Rinaldi, Cesare
Lettera a [non identificato], Bologna, 20 marzo 1620
Lettera | Rinaldi chiede al suo corrispondente che gli fornisca una lampada di media grandezza per soddisfare la richiesta di alcune monache, sue parenti. Si vergogna della "debolezza" della commissione, ma non ha potuto rifiutare il favore.
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Rinaldi, Cesare
Lettera a [non identificato], Bologna, 23 febbraio 1620
Lettera | Rinaldi si impegna a verificare quale sia il costo di una carrozza di medie dimensioni, rivestita di "corame" [cuoio lavorato] e foderata di velluto, e ad assicurarsi che sia fabbricata secondo le istruzioni. Si rallegra per la notizia delle nozze del fra...
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Rinaldi, Cesare
Lettera a [non identificato], Bologna, 25 febbraio 1620
Lettera | Secondo Rinaldi, il suo corrispondente ha litigato inutilmente per tre anni con il suo avversario, spendendo molti soldi senza riuscire a risolvere la disputa. La ragione del contendere è un podere e lui consiglia di stringere un accordo di "mutua prestan...
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Rinaldi, Cesare
Lettera a [non identificato], Bologna, 4 agosto 1619
Lettera | Rinaldi dichiara di non essere avvezzo a scrivere di cose meste e il suo corrispondente desidera essere consolato senza chiarire quale è la causa delle sue lamentele. Quando egli vorrà confidarsi con lui, sarà pronto a offrirgli il suo aiuto, tranne nel c...
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Rinaldi, Cesare
Lettera a [non identificato], Bologna, 31 luglio 1619
Lettera | Nel descrivere il suo bellissimo palazzo, il suo corrispondente riferisce di avervi una gran quantità di ghiaccio. Rinaldi attribuisce proprio a quest'ultimo il fatto che il suo affetto si sia raffreddato. Spera quindi che, se il bere con ghiaccio ha dimi...
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Rinaldi, Cesare
Lettera a [non identificato], Bologna, 24 luglio 1619
Lettera | Rinaldi si dichiara al servizio del suo corrispondente, ma si rammarica perché egli non usa la sua autorità per comandarlo. Gli ha accennato di aver bisogno dei suoi servigi, ma se non si avvarrà di lui, compirà una crudeltà.
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Rinaldi, Cesare
Lettera a [non identificato], Bologna, 5 luglio 1619
Lettera | L'amico gli ha chiesto di ragionare sul tema della fatica e lui risponde che faticare con il caldo è nocivo alla salute: dovendo cercare riposo nel periodo estivo, anziché scrivere un lungo discorso, si limita a mandare un saluto.
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Rinaldi, Cesare
Lettera a [non identificato], Bologna, 26 maggio 1619
Lettera | Rinaldi ragiona con il suo corrispondente riguardo al legame tra la felicità e le ricchezze.
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Rinaldi, Cesare
Lettera a [non identificato], Bologna, 23 marzo 1619
Lettera | Riferisce di aver inviato numerosi "memoriali" ai capitani lì radunati [forse a Bologna], chiedendo per il suo corrispondente un posto nel reggimento. La sua giovane età non sarà di ostacolo, perché la sua opera in prosa è testimonianza del suo sapere, e ...
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Rinaldi, Cesare
Lettera a [non identificato], Bologna, 3 giugno 1618
Lettera | Rinaldi dichiara di non conoscere il dottor Varoli e nemmeno il suo corrispondente, il quale invece sostiene di averlo conosciuto in un tempo in cui suo padre [Sebastiano Rinaldi] non si era ancora sposato. Non capisce quindi a cosa gli serva attribuirgli...
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Rinaldi, Cesare
Lettera a [non identificato], Bologna, 12 marzo 1619
Lettera | Rinaldi dichiara che la "materia" proposta dal suo corrispondente supera le sue capacità, inoltre riferisce che una pietra cadutagli sulla mano gli impedisce di scrivere.
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Rinaldi, Cesare
Lettera a [non identificato], Bologna, 25 febbraio 1619
Lettera | Rinaldi rifiuta il rimborso dei quattro scudi spesi per comprare i salami richiesti presso la "bottega del Dozza". Ribadisce infine di essere a completa disposizione del suo corrispondente.
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Rinaldi, Cesare
Lettera a [non identificato], Bologna, 13 marzo 1619
Lettera | Rinaldi assicura la sua sollecitudine nel mostrare Bologna al signore raccomandatogli. Egli è un uomo devoto che, nonostante le sue proposte di visitare accademie musicali e poetiche, preferisce essere condotto in chiese e monasteri, al punto che Rinaldi ...
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Rinaldi, Cesare
Lettera a [non identificato], Bologna, 4 marzo 1619
Lettera | Il suo corrispondente pretende da lui rime e prose secondo il suo desiderio e che corregga le sue composizioni mandandole indietro in bella copia. Per evitare che l'uomo approfitti della loro amicizia, Rinaldi è costretto a rifiutarsi di soddisfare le sue...
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Rinaldi, Cesare
Lettera a [non identificato], Bologna, 20 febbraio 1619
Lettera | Rinaldi riferisce di aver favorito l'amico raccomandatogli dal suo corrispondente, consentendogli di ottenere il posto nel "Foro de' Criminalisti".
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Rinaldi, Cesare
Lettera a [non identificato], Bologna, 4 febbraio 1619
Lettera | Rinaldi dichiara che l'assenza di lettere spesso conduce alla fine delle amicizie. Tuttavia lui non scrive per sottolineare il silenzio dell'amico, ma perché spera di ricevere presto sue lettere.
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Rinaldi, Cesare
Lettera a [non identificato], Bologna, 12 febbraio 1619
Lettera | Raccomanda al suo corrispondente il portatore della presente lettera, assicurando che si tratta di un giovane di ottima famiglia e studioso delle "belle lettere".
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Rinaldi, Cesare
Lettera a [non identificato], Bologna, 28 maggio 1618
Lettera | Rinaldi rifiuta l'invito del suo corrispondente a "corteggiare" un illustre signore perché ritiene che la cortigiania sia una servitù e perché preferisce servire lui.
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Rinaldi, Cesare
Lettera a [non identificato], Bologna, 16 ottobre 1618
Lettera | La notizia della malattia dell'amico non ha sorpreso Rinaldi che conosce bene la sua abitudine a vivere in modo sregolato e a dedicarsi al pericoloso gioco del "pallone". È lieto di sapere che la febbre è passata e raccomanda al suo corrispondente di cons...
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Rinaldi, Cesare
Lettera a [non identificato], Bologna, 9 maggio 1619
Lettera | La notizia del ritorno del destinatario [indicato come Monsignore senza farne il nome] si è sparsa in fretta, generando in molti il desiderio di rivedere l'uomo. Anche Rinaldi attende il suo ritorno e chiede la data prevista per la sua venuta.
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Rinaldi, Cesare
Lettera a [non identificato], Bologna, 25 aprile 1618
Lettera | Rinaldi ritiene che la virtù del suo corrispondente sia sufficiente per opporsi alla maldicenza e all'invidia che qualcuno ha nei suoi confronti. Per celebrare la sua vittoria contro gli invidiosi, gli invia le 'Rime' di Girolamo Preti [Bologna, eredi di ...
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Rinaldi, Cesare
Lettera a [non identificato], Bologna, 12 aprile 1618
Lettera | Rinaldi auspica che gli amici e i padroni smettano di fargli richieste per potersi dedicare alle opere spirituali, doverose nei giorni in cui si fa memoria della passione. Proprio mentre sta scrivendo, sente una compagnia di penitenti battersi e flagellar...
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Rinaldi, Cesare
Lettera a [non identificato], Bologna, 31 luglio 1620
Lettera | Alla richiesta di essere sincero nel fornire un'informazione al suo corrispondente, Rinaldi risponde che il signor Fulvio [?] è stato escluso a causa della sua superbia. Quanto alla domanda sui suoi gusti, afferma di desiderare da lui lettere più lunghe e...
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Rinaldi, Cesare
Lettera a [non identificato], Bologna, 12 marzo 1618
Lettera | Ringrazia il suo corrispondente per averlo favorito con la sua lettera e il suo affetto, nonché per avergli raccomandato un suo compatriota, con il quale però non riesce a conversare come richiesto: l'uomo è un ozioso che esce di casa solo con il bel temp...
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Rinaldi, Cesare
Lettera a [non identificato], Bologna, 9 marzo 1618
Lettera | Riferisce che un amico gli ha chiesto semi di fiori da regalare alla sua amata e che per scherzo Rinaldi gli ha risposto che lui non è un "herbolaio" e che dovrebbe offrire alla sua donna solo il suo amore. Il suo corrispondente gli ha fatto la stessa ric...
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Rinaldi, Cesare
Lettera a [non identificato], Bologna, 17 febbraio 1618
Lettera | Rinaldi mette in guardia l'amico dalle parole di un uomo che cerca di persuaderlo ad aiutarlo con una grossa somma di denaro.
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Rinaldi, Cesare
Lettera a [non identificato], Bologna, 20 febbraio 1618
Lettera | Rinaldi ritiene che il parente del suo corrispondente sia stato giustamente arrestato per la sua colpa e che i "Ministri Criminali" abbiano agito con rigore. L'uomo dovrebbe essere contento che il meritato castigo sia stato commutato in una multa di cinqu...
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Rinaldi, Cesare
Lettera a [non identificato], Bologna, 20 gennaio 1618
Lettera | Rinaldi ammira il suo corrispondente perché non teme i pericoli del luogo in cui soggiorna, ma ritiene che l'uomo potrebbe stare più tranquillo se tornasse in patria: a Bologna regnano la libertà e la quiete grazie all'opera del cardinale [Luigi] Capponi....
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Rinaldi, Cesare
Lettera a [non identificato], Bologna, 25 marzo 1618
Lettera | Rinaldi si difende dall'accusa di "mal creato" perché non ha risposto ad una lettera ricordando di aver detto più volte che lui riceve volentieri le lettere degli amici, ma non sempre ha il tempo di rispondere. Perdona l'offesa ricevuta a patto che il suo...
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Rinaldi, Cesare
Lettera a [non identificato], Bologna, 26 gennaio 1618
Lettera | Rimprovera duramente un amico che, servendosi della sua conoscenza delle "belle lettere", ha scritto per il signor Fulvio [?] una lettera che ha causato la perdita dell'onore a una fanciulla casta e innocente. Rinaldi non può tollerare che uno studioso si...
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Rinaldi, Cesare
Lettera a [non identificato], Di Casa [Bologna], 29 aprile 1619
Lettera | Il suo corrispondente lamenta il furto di una spada che era appesa in una stanza piena di strumenti musicali. Rinaldi ritiene che sia stata tolta di nascosto dai suoi amici che saggiamente ritenevano inopportuno tenere insieme "Marte con le Muse".
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Rinaldi, Cesare
Lettera a [non identificato], Bologna, 19 marzo 1618
Lettera | Esorta il suo corrispondente a non servirsi della scusa di non saper cosa scrivere per celare i suoi numerosi impegni che gli impediscono di scrivergli. Non si dilunga a ragionare oltre perché, se non ha tempo di scrivere, non ne ha nemmeno per leggere.
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