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Cebà, Ansaldo
Lettera a Sara (Sarra) Copia (Copio), Genova, 23 novembre 1619
Lettera
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Cebà esordisce con il negare la comparazione stabilita da Sara, in una sua lettera, fra l'atteggiamento assunto dal Faraone, desideroso di ridurre l'importanza del popolo ebraico, e l'atteggiamento di Ansaldo verso di lei. A tutt'altro che alla volontà di...
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Cebà, Ansaldo
Lettera a Sara (Sarra) Copia (Copio), Genova, 15 febbraio 1620
Lettera
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Sebbene il periodo sia di Carnevale, Cebà, che si sofferma sul proprio malfermo stato di salute, si dice costretto ad anticipare le rinunce quaresimali. Ringrazia poi Sara per il garbo con cui, in una sua lettera, lo ha definito un 'sole' (la giovane donn...
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Cebà, Ansaldo
Lettera a Sara (Sarra) Copia (Copio), Genova, 11 aprile 1620
Lettera
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Cebà esordisce celebrando la generosità di Dio, che ha voluto compensare la sua afflizione per la recente scomparsa di un’amatissima sorella facendogli giungere il dono di un’effigie di colei che egli giudica come una carissima padrona. L’omaggio – il rit...
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Cebà, Ansaldo
Lettera a Sara (Sarra) Copia (Copio), Genova, 18 aprile 1620
Lettera
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A distanza di una settimana rispetto alla lettera precedente, Cebà, ora in grado di scrivere autonomamente, adempie alla propria promessa e offre al ritratto di Sara il dovuto tributo di versi. L'intervallo di tempo gli rese possibile comporre degnamente:...
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Cebà, Ansaldo
Lettera a Sara (Sarra) Copia (Copio), Genova, 25 aprile 1620
Lettera
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Cebà, la cui vena poetica era già stata sollecitata dai versi di Sara (nella missiva con data 18 aprile 1620 è infatti riportato il sonetto, “Felice stella a l’infelice ardore”, ispirato dalla chiusa di un componimento di lei), si dice turbato dal talento...
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Cebà, Ansaldo
Lettera a Sara (Sarra) Copia (Copio), Genova, 2 maggio 1620
Lettera
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In risposta a una missiva in cui Sara scrive che il suo cuore si strugge d’amore per Cebà, il gentiluomo le prospetta provocatoriamente due alternative: o egli si recherà a Venezia per farsi circoncidere, o Sara dovrà recarsi a Genova per ricevere il Batt...
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Cebà, Ansaldo
Lettera a Sara (Sarra) Copia (Copio), Genova, 9 maggio 1620
Lettera
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La lettera, dall'esordio mitologico (Ansaldo richiamando Omero paragona sé stesso, nei confronti di Sara, allo sgraziato Vulcano seguito da un corteggio di splendide ancelle), passa pressoché subito a trattare dell'opportunità che la giovane destinataria ...
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Cebà, Ansaldo
Lettera a Sara (Sarra) Copia (Copio), Genova, 23 maggio 1620
Lettera
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Avendo rinunciato, almeno per il momento, alla promessa di tacere, esposta nella lettera scritta il giorno 9 maggio 1620, Cebà ringrazia Sara per le parole cortesi che ella gli ha donato tramite la sua missiva. Non può esimersi peraltro dal rilevare il fa...
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Cebà, Ansaldo
Lettera a Sara (Sarra) Copia (Copio), Genova, 6 giugno 1620
Lettera
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Nello spiegare a Sara che un precario stato di salute gli impedisce di recarsi a Venezia per renderle visita, Cebà giustifica anche la sua minore assiduità di corrispondente, dovuta non a una sopraggiunta tepidezza d'affetto, ma sempre alle deboli condiz...
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Cebà, Ansaldo
Lettera a Sara (Sarra) Copia (Copio), Genova, 20 giugno 1620
Lettera
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Sempre afflitto dalla sua infermità, Ansaldo invia a Sara una breve epistola in cui, scusandosi del proprio scarso vigore nel 'servitium amoris', si sottrae modestamente alle lodi tributategli da un poeta [non identificato] del quale la giovane gli ha spe...
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Cebà, Ansaldo
Lettera a Sara (Sarra) Copia (Copio), Genova, 15 agosto 1620
Lettera
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Nel giorno in cui la Chiesa di Cristo si consacra all'adorazione della Vergine assunta in cielo (nonostante il frastuono che si leva dalle Sinagoghe), Cebà indirizza a Sara una lunga missiva, attraversata da un sottile rimprovero, e dall'accusa, nemmeno t...
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Cebà, Ansaldo
Lettera a Sara (Sarra) Copia (Copio), Genova, 22 agosto 1620
Lettera
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Trascorre una settimana dalla missiva (piuttosto risentita) del 15 agosto, e Cebà, ancora fisicamente provato, torna a volgersi a Sara con abbondanza di parole e di sentimento. La ammonisce però a non aspettarsi troppo da lui, che già le ha dedicato innum...
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Cebà, Ansaldo
Lettera a Spinola Opicio De Marini Francesco, Genova, [s. d.]
Lettera
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Parla delle critiche alla sua 'Reina Ester' che, nonostante le rassicurazioni dei due amici, lo turbano molto, portandolo a pentirsi di essersi dedicato alla poesia anziché alla politica. [Quando la lettera fu inviata, i due corrispondenti erano Commissar...
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Cebà, Ansaldo
Lettera a Stefano Di Negro, Padova, [s. d.]
Lettera
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Confessa che le facili adulazioni tributate dai genovesi ai suoi versi [quelli composti in gioventù, prima del trasferimento a Padova per gli studi] lo avevano illuso di possedere già interamente l'arte poetica: ma a contatto con una realtà culturale ben ...
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Cebà, Ansaldo
Lettera a Stefano Di Negro, Sestri Ponente, [s. d.]
Lettera
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Si lamenta per la confusione creata dal grande afflusso di fedeli nel borgo di Sestri Ponente in occasione della festa di Sant'Alberto da Genova. [La lettera fu certamente scritta pochi giorni prima dell'8 luglio, giorno della festa patronale di Sant'Albe...
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Cebà, Ansaldo
Lettera a Stefano Di Negro, Sestri Ponente, [s. d.]
Lettera
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Invia al Di Negro un sonetto, indicato come "terzo" di una serie di cinque [si tratta probabilmente di uno dei cinque sonetti dedicati al Di Negro che si leggono nelle 'Rime' di Cebà, edizione Roma, Zannetti, 1611, pp. 77, 123, 397-398, 545, 549]. Dice al...
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Cebà, Ansaldo
Lettera a Stefano Di Negro, Sestri Ponente, [s. d.]
Lettera
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Lo ringrazia per averlo avvertito dell'imminente 'attacco' di un "nemico" [forse un visitatore molesto] ed avergli suggerito un rifugio. Lo rimprovera per non avergli riferito della morte del "nostro Turriano". Anche se non gli invia, per adesso nuovi ver...
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Cebà, Ansaldo
Lettera a Stefano Di Negro, Sestri Ponente, [s. d.]
Lettera
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Si proclama stanco, ma non ancora "sazio" di far versi. Racconta di un "aringatore" che ha cercato di assassinarlo in un agguato [l'aneddoto ha probabilmente un senso scherzoso e allusivo facilmente decifrabile per il Di Negro; potrebbe riferirsi a un qua...
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Cebà, Ansaldo
Lettera a Stefano Di Negro, Sestri Ponente, [s. d.]
Lettera
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Invia un suo sonetto all'amico [il sonetto non è trascritto, ma si tratterà di uno dei cinque dedicati al Di Negro che si leggono nelle 'Rime' di Cebà, edizione Roma, Zannetti, 1611, pp. 77, 123, 397-398, 545, 549].
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Cebà, Ansaldo
Lettera a Stefano Di Negro, Sestri Ponente, [s. d.]
Lettera
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Lo aggiorna circa un "negozio" (l'acquisto di una casa) in cui sono coinvolti anche il fratello Giovan (Gian) Lanfranco Cebà e lo stesso Di Negro.
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Cebà, Ansaldo
Lettera a Stefano Di Negro, Sestri Ponente, [s. d.]
Lettera
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Invia alcuni versi appena composti (non trascritti nell'edizione a stampa).
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Cebà, Ansaldo
Lettera a Stefano Di Negro, Sestri Ponente, [s. d.]
Lettera
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Chiede all'amico di aiutarlo a convincere i suoi procuratori a passargli la somma di denaro necessaria all'acquisto di un non meglio precisato "arnese".
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Cebà, Ansaldo
Lettera a Stefano Di Negro, Sestri Ponente, [s. d.]
Lettera
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Promette di inviargli al più presto il sonetto richiesto. Ricorda un aneddotto su un loro comune amico, tal "Turriano". Si chiede come venga giustificata la sua assenza quando il suo nome viene estratto tra coloro chiamati a far parte del "consiglietto" [...
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Cebà, Ansaldo
Lettera a Stefano Di Negro, Sestri Ponente, [s. d.]
Lettera
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Invia il quindicesimo sonetto dedicato all'amico (non trascritto nella stampa). Racconta che, durante le sue gite all'Abbazia di San Nicolò del Boschetto e al Santuario di Nostra Signora Incoronata è stato importunato con richieste di canzoni e imenei: la...
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Cebà, Ansaldo
Lettera a Stefano Di Negro, Sestri Ponente, [s. d.]
Lettera
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Ringrazia per l'invio di alcune novelle e racconta una piacevole gita all'Eremo di Sant'Alberto. Menziona l'amico Opicio [Spinola, avvocato genovese e compagno di studi di Cebà durante gli anni universitari a Padova].
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Cebà, Ansaldo
Lettera a Stefano Di Negro, Sestri Ponente, [s. d.]
Lettera
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Invia il diciannovesimo sonetto dedicato all'amico [non trascritto nella stampa].
Archilet
Cebà, Ansaldo
Lettera a Stefano Di Negro, Sestri Ponente, [s. d.]
Lettera
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Invia al Di Negro due nuovi sonetti [non trascritti nella stampa].
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Cebà, Ansaldo
Lettera a Stefano Di Negro, Sestri Ponente, [s. d.]
Lettera
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È felice per l'annunciata visita del Di Negro e di Leonardo Spinola nella sua dimora a Sestri. Cita una massima di Aristotele.
Archilet
Cebà, Ansaldo
Lettera a Stefano Di Negro, Sestri Ponente, [s. d.]
Lettera
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Annuncia all'amico che, non appena lo raggiungerà a Sestri, lo coinvolgerà in una serie di gite, cui parteciperà anche Francesco Mari.
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Cebà, Ansaldo
Lettera a Stefano Di Negro, Sestri Ponente, [s. d.]
Lettera
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Lo coinvolge in due suoi "negotii", relativi a "case" e "vino". Gli invia il ventinovesimo sonetto a lui dedicato.
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Cebà, Ansaldo
Lettera a Stefano Di Negro, Sestri Ponente, [s. d.]
Lettera
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Invia all'amico il quarantasettesimo sonetto in suo onore.
Archilet
Cebà, Ansaldo
Lettera a Stefano Di Negro, Sestri Ponente, [s. d.]
Lettera
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Invita l'amico a non riferirgli notizie su quanto accade a Genova, perché non gli interessa. Nota ironicamente che, se oggi Aristotele dovesse riscrivere la sua 'Politica', la definizione genovese di uomo onesto impegnato in politica gli creerebbe dei bei...
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Cebà, Ansaldo
Lettera a Stefano Di Negro, Genova, [s. d.]
Lettera
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Ringrazia l'amico per la lettera inviatagli da Gavi; afferma che non gli è capitato per le mani un non meglio precisato breve scritto di poco valore, di cui Di Negro gli aveva accennato.
Archilet
Cebà, Ansaldo
Lettera a Stefano Di Negro, Genova, [s. d.]
Lettera
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Invita l'amico a non aggiornarlo sulle vicende politiche genovesi, che non lo interessano.
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Cebà, Ansaldo
Lettera a Stefano Di Negro, Sanpierdarena, [s. d.]
Lettera
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Garantisce l'onestà e la rispettabilità di un certo "Messer Cesare", coinvolto in una causa che dovrà essere giudicata dal Di Negro.
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Cebà, Ansaldo
Lettera a [Alessandro] [D'Este], Genova, 17 settembre 1621
Lettera
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[Autografa] Ansaldo Cebà scrivendo presumibilmente al Cardinal Alessandro d'Este dice di aver già scritto "al Padre Riccardi [Padre Nicolò Riccardi, domenicano membro della Congregazione dell'Indice, detto il Padre Mostro per la sua sapienza, offertosi tr...
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Cebà, Ansaldo
Lettera a [Alessandro] [D'Este], Genova, 13 maggio 1622
Lettera
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Ansaldo Cebà scrive al destinatario [Cardinale Alessandro d'Este] che Padre Riccardi [Padre Nicolò Riccardi, domenicano membro della Congregazione dell'Indice, detto il Padre Mostro per la sua sapienza] ripropone di ristampare il Poema [A.Cebà, La Reina E...
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Cebà, Ansaldo
Lettera a [Alessandro] [D'Este], Genova, 24 settembre 1621
Lettera
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[Autografa] Cebà esprime il desiderio che per il proprio poema [A. Cebà, 'La Reina Esther', Genova, Pavoni, 1615, poi Milano, Bidelli, 1616, sospeso dalla Congregazione dell'indice] venga chiesta l'assoluzione alla Congregazione dell'Indice nonostante "la...
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Cebà, Ansaldo
Lettera a [Alessandro] [D'Este], Genova, 17 dicembre 1621
Lettera
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[Autografa] Ansaldo Cebà scrive al Cardinale Alessandro d'Este di avergli inviato due lettere a cui però non ha ricevuto risposta [non pervenute] e prosegue esprimendo la propria devozione nei suoi confronti. Dà notizia quindi al Cardinale delle informazi...
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Cebà, Ansaldo
Lettera a [Giannettino] [Doria], [Genova], [s. d.]
Lettera
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Risponde a un suo detrattore (indicato nel testo come "incerto"), difendendo l'uso dei solecismi in poesia, già criticati da Aristotele nel terzo libro della 'Retorica', ma giustificabile alla luce della licenza poetica. La breve trattazione utilizza esem...
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Cebà, Ansaldo
Lettera a [non identificato], Padova, [s. d.]
Lettera
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Il destinatario è indicato come "incerto". Parla dei suoi studi padovani: si dedica alla logica, ma preferisce Omero e Demostene. Talvolta gli vien da ridere dei "loici", ma deve imparare a farlo come Seneca, che ne ride solo dopo averne pienamente compre...
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Cebà, Ansaldo
Lettera a [non identificato], Padova, [s. d.]
Lettera
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Inviata a un destinatario "incerto", cui continua a scrivere nonostante questi non gli risponda e non gli faccia sapere se si trova a Pavia o a Genova. Lo informa che a Padova risiede in casa di un "Ludimagistro", tra "borgo de' Veri rotti" e "via di Rovi...
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Cebà, Ansaldo
Lettera a [non identificato], Padova, [s. d.]
Lettera
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Si sorprende che il destinatario (indicato come "incerto") sia rimasto incappato in "amori di dame e speculazioni di lettere", e lo invita a liberarsi al più presto dal "vischio" amoroso. Studia "ostinatamente", ma dubita della riuscita, ed è anche afflit...
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Cebà, Ansaldo
Lettera a [non identificato], Padova, [s. d.]
Lettera
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Il destinatario è indicato come "incerto"; scherzando sulle poche lettere che gli scrive, lo invita a non restare "mutolo". Enuncia un principio etico: la libertà deve essere temperata in modo che non degeneri in licenza, e in questo temperamento risiede ...
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Cebà, Ansaldo
Lettera a [non identificato], Padova, [s. d.]
Lettera
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Si scusa per la brevità delle sue lettere, contrapposta alla lunghezza di quelle del destinatario (indicato come "incerto"), che dimostrano come accadano più cose a Genova che a Padova. Si rallegra per la ritrovata salute del corrispondente; nomina un "Pi...
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Cebà, Ansaldo
Lettera a [non identificato], Padova, [s. d.]
Lettera
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Il destinatario è indicato come "incerto". Sente di non rendere nello studio come potrebbe, per difetto di "memoria"; dubita anche della sua vena poetica. Il suo "Maestro" [forse Giason Denores] lo loda, ma Cebà ritiene che si sbagli. È però determinato a...
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Cebà, Ansaldo
Lettera a [non identificato], Padova, [s. d.]
Lettera
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Allude alle sue difficoltà nello studio, ma ribadisce che il poco che sa della 'Poetica' di Aristotele basterà per disquisirne tra i genovesi, tanto che rischia di essere tacciato, per il solo conoscerla, di "troppa riputazione" più che di "poca sufficien...
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Cebà, Ansaldo
Lettera a [non identificato], Genova, [s. d.]
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Scritta dall'autore "in persona di Fabrizio … a Vittoria … per essercitio academico" (lo stesso Cebà precisa in una nota: "Questa lettera fu scritta da me molto giovane, non per parlar da dovero, ma per essercitar lo stile, secondo le leggi della nostr'Ac...
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Cebà, Ansaldo
Lettera a [non identificato], Genova, [s. d.]
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Invita il corrispondente (indicato come "incerto") a non prendersela per il fatto che un "Principe forestiero" si è dimostrato ingrato vero di lui. Ciò dipende dal fatto che i principi "pesano le gratie loro su la sola stadera dell'interesse". Il destinat...
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Cebà, Ansaldo
Lettera a [non identificato], Genova, [s. d.]
Lettera
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Ringrazia il destinatario (indicato come "incerto") per la sua "liberalità" e per l'affetto dimostratogli.
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