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Parabosco, Girolamo
Lettera a Davide Otto, Piacenza, 4 gennaio 1549
Lettera
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Parabosco loda le infinite grazie del suo corrispondente, Davide Otto.
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Parabosco, Girolamo
Lettera a Domenico Venier, Padova, 27 luglio 1550
Lettera
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Parabosco ringrazia il Venier per una sua lettera; afferma di essere in obbligo perpetuo nei suoi confronti, anzi di essersi già offerto interamente al patrizio nel momento in cui l'ha incontrato. "Per far di maggior perfettione le cose vostre vi molesto"...
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Parabosco, Girolamo
Lettera a Domenico Venier, Padova, 11 novembre 1550
Lettera
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Parabosco scrive a Domenico Venier una consolatoria per la morte del fratello Lorenzo.
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Parabosco, Girolamo
Lettera a Elena, Piacenza, ?
Lettera
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Parabosco loda le grazie della signora Elena, cantata anche dal loro amico M. A.; allega tre sonetti dedicati alla donna: “Mentre il Giovine Adone a morte giunge”, “Sì dolce è la cagion d'ogni mio amaro”, “Come tal'hor, donna gentil s'accende”.
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Parabosco, Girolamo
Lettera a Ercole Bottrigaro [Bottrigari], Venezia, 15 luglio 1550
Lettera
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Parabosco protesta contro le lodi indirizzategli da Ercole Bottrigari, e afferma di conoscere il proprio poco valore.
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Parabosco, Girolamo
Lettera a F., [s. l.], [s. d.]
Lettera
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Parabosco minaccia il corrispondente, bugiardo patentato, di un castigo incombente.
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Parabosco, Girolamo
Lettera a Federico Badoer, [s. l.], [s. d.]
Lettera
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Parabosco esprime al Badoer la propria gioia per l'ordine impartito di comporre un sonetto, che sarà l'occasione di provare la sua dedizione al patrizio, anche se il componimento risultasse sgradito.
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Parabosco, Girolamo
Lettera a Federico Badoer, Venezia, 5 dicembre 1548
Lettera
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Parabosco chiede protezione per un nipote di Tiziano.
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Parabosco, Girolamo
Lettera a Federico Badoer, Piacenza, 15 maggio 1549
Lettera
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Parabosco scrive a Federico Badoer esprimendo cordoglio per la morte di sua sorella.
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Parabosco, Girolamo
Lettera a Ferrazzo Barilla, [s. l.], [s. d.]
Lettera
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Parabosco minaccia il Ferrazzo Barilla di vendicarsi dei torti subiti.
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Parabosco, Girolamo
Lettera a Francesco Bernardo, Piacenza, 7 aprile 1549
Lettera
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Dopo un lungo silenzio dettato dalla soggezione per le virtù di Francesco Bernardo, Parabosco prega il suo corrispondente di accettarlo come servitore.
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Parabosco, Girolamo
Lettera a Francesco Cornaro, Piacenza, 1 maggio 1549
Lettera
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Parabosco ringrazia Francesco Corner figlio di Giovanni per l'aiuto dato al suo amico Girolamo, e si dichiara eternamente obbligato nei confronti di casa Corner.
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Parabosco, Girolamo
Lettera a Francesco Dalla Tanna, [s. l.], [s. d.]
Lettera
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Attraverso la breve novella dell'arrosto e della bertuccia, Parabosco invita il suo corrispondente a non cercare di ingannarlo sempre nello stesso modo.
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Parabosco, Girolamo
Lettera a Francesco de Stefani, Piacenza, 5 aprile 1548
Lettera
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Parabosco cerca di consolare Francesco de Stefani dei travagli da lui subiti: la Fortuna, infatti, mette a dura prova solo i virtuosi in grado di contrastarla.
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Parabosco, Girolamo
Lettera a Gasparo, Venezia, 7 aprile 1548
Lettera
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Parabosco si duole della disgrazia sua presso un Monsignore di cui il suo corrispondente è un servitore.
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Parabosco, Girolamo
Lettera a Gasparo Tassetta, [s. l.], [s. d.]
Lettera
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Parabosco accusa Gasparo Tassetta di averlo diffamato.
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Parabosco, Girolamo
Lettera a G. C., [s. l.], [s. d.]
Lettera
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Parabosco invia al corrispondente alcune sue orazioni.
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Parabosco, Girolamo
Lettera a Giambattista Brembato, Venezia, 28 marzo 1549
Lettera
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Honorio, un amico del Brembato, dovrebbe temere la potenza dei poeti. Si è poeti grazie ad una disposizione di natura o a un'influenza celeste, infatti benché i grandi poeti antichi (Omero, Orfeo, Pindaro, Esiodo, Ione, Tinnico Calcidonio) fossero uomini ...
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Parabosco, Girolamo
Lettera a Giambattista Franco, [s. l.], [s. d.]
Lettera
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Parabosco manda a Giambattista Franco il Capitolo in biasimo de i Denti, scritto per un tale ser Polo. Il capitolo era stato richiesto dal Franco durante un incontro col Parabosco a casa di Francesco Vedova.
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Parabosco, Girolamo
Lettera a Ginevra B., [s. l.], [s. d.]
Lettera
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Parabosco adora la signora Ginevra B. malgrado la sua crudeltà.
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Parabosco, Girolamo
Lettera a Giovanni F. F., [s. l.], [s. d.]
Lettera
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Poco curante della messa in guardia da parte di uomini degni di fede, il Parabosco ha ricevuto un oltraggio da parte di G. F. F.; perciò non risponde all'attacco, ma gli promette di vendicarsi in caso di recidiva.
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Parabosco, Girolamo
Lettera a Giovanni F. F., [s. l.], [s. d.]
Lettera
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Parabosco potrebbe credere che Giovanni F. F. calunniasse uomini da bene per non sentirsi l'unico uomo di cattivi costumi; ma sa che invece si tratta solo di un'abitudine. Lo minaccia di un castigo in caso di maldicenza recidiva.
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Parabosco, Girolamo
Lettera a Giovanni Paolo Rizzo, Padova, 3 febbraio 1551
Lettera
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Parabosco loda una tragedia di Giovanni Paolo Rizzo, e promette banchetti per quando sarà tornato a Venezia.
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Parabosco, Girolamo
Lettera a Giovanni Perrotto, [s. l.], [s. d.]
Lettera
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Parabosco rimprovera a Giovanni Perrotto di aspettare favori importanti da lui, senza essersi mai comportato adeguatamente nei suoi confronti.
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Parabosco, Girolamo
Lettera a Girolamo Fortuna, Venezia, 4 novembre 1550
Lettera
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Parabosco loda la fermezza d'animo di Girolamo Fortuna di fronte alla morte di suo figlio; allega un sonetto relativo all'argomento, “Partendo te da noi pianse Natura”.
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Parabosco, Girolamo
Lettera a Girolamo Molino, [s. l.], [s. d.]
Lettera
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Certo della benevolenza del Molino, Parabosco gli manda i due primi libri delle sue Lettere amorose.
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Parabosco, Girolamo
Lettera a Girolamo Ruscelli, Piacenza, 8 novembre 1550
Lettera
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Parabosco si è dovuto recare a Piacenza per alcuni affari; da quella città manda al Ruscelli i saluti di alcuni amici che ricordano in particolare un commento del Ruscelli a un sonetto del marchese della Terza [poi edito: Lettura di Girolamo Ruscelli, sop...
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Parabosco, Girolamo
Lettera a Giuseppe Villani, Venezia, 8 novembre 1550
Lettera
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Parabosco si lamenta di un anonimo «amico di Crema» che gli è stato raccomandato da Giuseppe Villani: parla solo degli affari suoi, la sua pronuncia è pessima, esige da tutti servizi vari. Parabosco promette nondimeno di aiutarlo per compiacere il Villani...
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Parabosco, Girolamo
Lettera a Hieronimo, Venezia, 31 dicembre 1550
Lettera
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Parabosco raccomanda al signor Hieronimo il musicista Lorenzo da Navara.
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Parabosco, Girolamo
Lettera a H. S., [s. l.], [s. d.]
Lettera
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Parabosco si lamenta dll'ingratitudine della signora S. H., che spinge gli amanti fedeli alla disperazione.
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Parabosco, Girolamo
Lettera a Ippolita Bracca, Piacenza, [s. d.]
Lettera
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Parabosco narra alla signora Ippolita Bracca quanto il loro amico Bartolomeo G., che conosce la Bracca grazie a un messer Pietro, lodi di continuo le sue grazie. Alla lettera è allegato il sonetto “Occhi vita e virtù di questo core”.
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Parabosco, Girolamo
Lettera a Ippolito de Putti, Venezia, 18 ottobre 1550
Lettera
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Parabosco rigrazia Ippolito de' Putti per la sua protezione e per quella della duchessa [Renata di Francia], e raccomanda un tale Marsilio, portatore della lettera.
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Parabosco, Girolamo
Lettera a Ippolito Loglio, [s. l.], [s. d.]
Lettera
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Parabosco ringrazia Ippolito Loglio per gli insegnamenti impartiti nelle loro conversazioni.
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Parabosco, Girolamo
Lettera a I. T. S., [s. l.], [s. d.]
Lettera
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Parabosco protesta contro le offese fattegli dal corrispondente.
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Parabosco, Girolamo
Lettera a Laura Bollani, Padova, 9 gennaio 1550
Lettera
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Parabosco chiede a Laura Bollani un appoggio presso i procuratori veneziani; le chiede di salutare suo marito Antonio.
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Parabosco, Girolamo
Lettera a Lodovico Zanca, [s. l.], [s. d.]
Lettera
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Parabosco si rammarica perché Lodovico Zanca ha creduto a menzogne sparse sul suo conto.
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Parabosco, Girolamo
Lettera a Luigi Fasuolo, Verona, 9 giugno 1550
Lettera
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Parabosco loda la conversazione del suo corrispondente e auspica di vederlo a breve a Venezia.
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Parabosco, Girolamo
Lettera a Luigi Scarpello, [s. l.], [s. d.]
Lettera
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Parabosco protesta contro le critiche dello Scarpello alle proprie opere. Critiche che, in fine, gioveranno al Parabosco in quanto lo Scarpello è noto per il suo poco gusto. Parabosco accusa inoltre lo Scarpello di plagio nei suoi rari sonetti, e lo invit...
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Parabosco, Girolamo
Lettera a Madonna B. D., [s. l.], [s. d.]
Lettera
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Parabosco chiede a Madonna B. D., che non ha accettato il suo amore, se desidera la sua morte, che sarebbe felice di offrirle.
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Parabosco, Girolamo
Lettera a Madonna M. M. M., [s. l.], [s. d.]
Lettera
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Parabosco supplica Madonna M. M. M. di accettare il suo amore.
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Parabosco, Girolamo
Lettera a Marcantonio Da Mula, Venezia, [s. d.]
Lettera
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Parabosco raccomanda il portatore della lettera a Marcantonio Da Mula, e lo assicura della propria riverenza.
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Parabosco, Girolamo
Lettera a Marco Michiel, [s. l.], [s. d.]
Lettera
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Parabosco ringrazia Marco Michiel per i numerosi favori concessigli e le lodi che il patrizio sparge sul suo conto.
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Parabosco, Girolamo
Lettera a Marin Gradenigo, Piacenza, 14 febbraio 1549
Lettera
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Parabosco loda gli infiniti favori fattigli dal suo corrispondente, a cui raccomanda il suo amico Girolamo Guadagno.
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Parabosco, Girolamo
Lettera a M. L. B., [s. l.], [s. d.]
Lettera
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Parabosco dichiara il suo amore e le sue pene a una signora.
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Parabosco, Girolamo
Lettera a Nastagio Orologio, [s. l.], [s. d.]
Lettera
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Parabosco si dichiara imperdonabile per una colpa non meglio precisata.
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Parabosco, Girolamo
Lettera a Nastagio Polacco, [s. l.], [s. d.]
Lettera
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Parabosco si rallegra dei successi del suo corrispondente, cui augura un riconoscimento da parte del suo padrone, successi che saranno forse di esempio per altri incitandoli a procedere con virtù.
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Parabosco, Girolamo
Lettera a Nicolò Carlo, Venezia, 29 gennaio 1551
Lettera
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Parabosco loda le virtù di Nicolò Carlo e gli si raccomanda.
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Parabosco, Girolamo
Lettera a Nicolò Stoppia, Padova, 4 giugno 1550
Lettera
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Parabosco loda un epigramma di Niccolò Stoppia.
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Parabosco, Girolamo
Lettera a Orazio Vecellio, [s. l.], 8 aprile 1550
Lettera
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Parabosco si rallegra della ritrovata salute di Orazio Vecellio, e gli consiglia di riposare.
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Parabosco, Girolamo
Lettera a Ortensio Lando, Venezia, 5 aprile 1549
Lettera
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Parabosco cerca di consolare Ortensio Lando che non ha ottenuto un successo dovutogli: la virtù lo ama più della fortuna, in quanto i successi possono essere una minaccia per la virtù. È certo doloroso non poter, mancando la fortuna, aiutare gli amici, ma...
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