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Cebà, Ansaldo
Lettera a Marcantonio Doria, Genova, [1621]
Lettera
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In risposta all'elogio della pazienza con cui sopporta gli attacchi che riceve, cita un passo della 'Lettera ai Galati' di San Paolo (6, 14). Conferma di aver inviato a Roma il 'Gonzaga' [al cardinale Alessandro d'Este], e ne manda ora una copia all'amico...
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Cebà, Ansaldo
Lettera a Marcantonio Doria, Genova, [6 marzo 1621]
Lettera
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Non ha fatto in tempo ad avvertire Marcantonio di aspettare a inviare i 'Caratteri' di Teofrasto [Genova, Giuseppe Pavoni, 1620] al cardinale Alessandro d'Este, per permettergli di correggere alcuni errori di stampa; rimedierà preparando una nota con i re...
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Cebà, Ansaldo
Lettera a Marcantonio Doria, Genova, [marzo 1621]
Lettera
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Cerca di sopportare i suoi malanni ispirandosi al pensiero di un "gentile" [Seneca: cita infatti un passo del 'De Providentia']. Nuovi ritardi nella stampa gli impediscono di spedire al Doria la ['Principessa Silandra'] prima di Pasqua, come avrebbe volut...
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Cebà, Ansaldo
Lettera a Marcantonio Doria, Genova, [1621]
Lettera
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Lo ringrazia per aver parlato di un suo "negotio" con un certo Fortunio Sangra, che non conosce, e con alcuni "Padri"; ma lo invita anche a esser sempre prudente nel parlare delle sue vicende con estranei. Gli sembra che il 'Doria' sia stato ben accolto [...
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Cebà, Ansaldo
Lettera a Marcantonio Doria, Genova, [1621]
Lettera
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Lamenta di non aver ancora accusato ricevuta da un "Signor Milanese" cui ha inviato un suo libro ['Il Gonzaga': cfr. lettera a Marcantonio Doria del 19/5/1621 con incipit "A me pareva verisimile"]. Esorta l'amico a pregare Dio, affinché lo aiuti a sopport...
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Cebà, Ansaldo
Lettera a Marcantonio Doria, Genova, [aprile 1621]
Lettera
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Alludendo ancora [al milanese] che non ha risposto all'invio del ['Gonzaga': cfr. lettera a Marcantonio Doria con incipit "Tutto prendo io in buona parte"]], riconosce che, pur capendo che non dovrebbe amareggiarsene, non riesce ad evitarlo (cita la celeb...
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Cebà, Ansaldo
Lettera a Marcantonio Doria, Genova, [20 aprile 1621]
Lettera
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Si congratula per come ha esercitato l'incarico di governatore di Savona, che sta ormai terminando. Racconta di essere stato visitato dal figlio di Marcantonio, Niccolò, col quale ha discusso del milanese che non ha ancora risposto all'invio del 'Gonzaga'...
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Cebà, Ansaldo
Lettera a Marcantonio Doria, Genova, [maggio 1621]
Lettera
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Dopo aver elogiato la forza d'animo dell'amico, e biasimata la propria debolezza, racconta di aver cercato di capire se il suo libro [una copia del 'Gonzaga'] sia stato effettivamente recapitato al "cavaliere" milanese cui si accenna nelle lettere precede...
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Cebà, Ansaldo
Lettera a Marcantonio Doria, Genova, [19 maggio 1621]
Lettera
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Ha finalmente chiarito che l'illustre milanese cui aveva spedito una copia del 'Gonzaga' l'aveva in effetti ricevuta, e che la sua risposta era andata perduta. Comunica che finalmente è stata portata a termine la stampa della 'Principessa Silandra'. Ricor...
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Cebà, Ansaldo
Lettera a Marcantonio Doria, Genova, [22 maggio 1621]
Lettera
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Spera che l'amico faccia presto ritorno a Genova, e gli racconta che Sara Copio Sullam è stata gravemente malata, tanto da rischiare la morte. [Il giorno della data di emissione è precisato all'interno della lettera; mese e anno sono dedotti congetturalme...
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Cebà, Ansaldo
Lettera a Marcantonio Doria, Carignano (Genova), [1621]
Lettera
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Comunica di aver risposto a un loro comune "amico di Francia", cui ha scritto (in relazione a un suo "negotio") di temere di essere vittima di "persecutione Tedesca". Chiede inoltre all'amico di ringraziare il padre [Girolamo] Gessi per l'affetto che dimo...
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Cebà, Ansaldo
Lettera a Marcantonio Doria, Carignano (Genova), [1621]
Lettera
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Confida che l'unico rimedio certo alle sue "sciagure" potrebbe venire dall'"Aeropago Parigino", presso il quale il Doria può forse intercedere per lui. All'inizio cita la massima latina "contraria contrariis curantur". [La lettera dovrebbe risalire all'es...
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Cebà, Ansaldo
Lettera a Marcantonio Doria, Carignano (Genova), [1621]
Lettera
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Sta inviando molti suoi scritti in prosa al cardinale Alessandro d'Este; al Doria manda invece un sonetto (non trascritto) e il 'Principio dell'istoria romana'. Confessa che avrebbe seguito con meno impegno la stampa del 'Principio' e degli 'Essercizii Ac...
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Cebà, Ansaldo
Lettera a Marcantonio Doria, Carignano (Genova), [1621]
Lettera
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Ricordando le molte accuse rivolte alla 'Reina Ester' (cita a questo proposito il versetto 6 del Salmo 111), e le poche voci alzatesi contro di esse, rivendica il suo diritto a difendere il suo poema [il riferimento è al 'Gonzaga'] e a esprimere il suo pe...
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Cebà, Ansaldo
Lettera a Marcantonio Doria, Carignano (Genova), [1621]
Lettera
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Si sfoga con l'amico circa il grave fardello che gli è toccato [la messa all'Indice della 'Reina Ester']. Indica come responsabili di questa sua persecuzione "un cavaliero, che, per nobiltà, e per dignità, non è de' minori d'Italia", e "un fantaccino, che...
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Cebà, Ansaldo
Lettera a Marcantonio Doria, [s. l.], [1623]
Lettera
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Cebà dedica la raccolta delle epistole per Sara Copia al gentiluomo Marcantonio Doria; gli riferisce dell'ammirazione mostrata da Sara per il suo poema sulla regina Esther ["La Reina Esther poema eroico d'Ansaldo Cebà gentiluomo genovese", Genova, Pavoni,...
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Cebà, Ansaldo
Lettera a Maria Margherita Doria, [Genova], [s. d.]
Lettera
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Invia a Suor Maria Margherita [figlia di Marcantonio Doria] un madrigale a lei dedicato ("De la gratia celeste", trascritto all'inizio della lettera), affermando che gradirà ricevere qualche sua lettera dalla Francia.
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Cebà, Ansaldo
Lettera a Melchiorre Frate, Genova, [s. d.]
Lettera
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Informa di aver raccolto alcune notizie circa una formula di giuramento, in merito alla quale ha interrogato sia Leonardo Spinola [giureconsulto e letterato genovese, destinatario di alcune lettere di Cebà], sia alcuni membri dell'ordine teatino e di que...
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Cebà, Ansaldo
Lettera a Melchiorre Frate, Genova, [s. d.]
Lettera
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Discute a proposito di una formula di giuramento, utilizzando vari termini in greco. La lettera è scritta in latino. [Il destinatario era membro dell'ordine dei Carmelitani Scalzi].
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Cebà, Ansaldo
Lettera a Melchiorre Frate, Genova, [s. d.]
Lettera
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Si compiace del vigore fisico e mentale del corrispondente. Ritiene che l'adulescens di cui gli ha parlato sia il figlio di un tal Vincenzo. Cita il fratello Gian Lanfranco; accenna alla propria salute malferma. La lettera è in latino. [Frate Melchiorre f...
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Cebà, Ansaldo
Lettera a Melchiorre Frate, Genova, [s. d.]
Lettera
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Non si sente in buona salute, se l'amico è malato; e se è lontano, sente diminuito il suo valore. Manifesta quindi il proposito di ritrovarsi più spesso con Frate Melchiorre. La lettera è in latino. [Il destinatario faceva parte dell'ordine dei Carmelitan...
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Cebà, Ansaldo
Lettera a Melchiorre Frate, Genova, [s. d.]
Lettera
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Confessa di essere pigro nello scrivere lettere; ma questa sua pigrizia forse non è troppo molesta all'amico, visti i suoi tanti impegni. Ha pregato per la salute di Frate Melchiorre, e ora che egli si è ristabilito, anche lui sente di star meglio. Ha com...
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Cebà, Ansaldo
Lettera a Melchiorre Frate, Genova, [s. d.]
Lettera
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Si complimenta per uno scritto di retorica composto dall'amico. Gli promette che saluterà per suo conto un "Andrea" loro amico comune [forse Andrea Spinola]. Cita un passo dell''Epistola ai Romani' di San Paolo [7, 23]. [Il destinatario era membro dell'or...
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Cebà, Ansaldo
Lettera a Melchiorre Frate, Genova, [s. d.]
Lettera
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Scrive all'amico, gravemente malato, per incoraggiarlo, ricordandogli che la cattiva salute accrescerà la sua forza; gli chiede inoltre di intercedere per lui presso Dio con le sue preghiere. La lettera è scritta in latino. [Frate Melchiorre era membro de...
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Cebà, Ansaldo
Lettera a Muzio Vitelleschi, Genova, [s. d.]
Lettera
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Ringrazia il Padre Muzio (Preposito Generale della Compagnia di Gesù) per l'apprezzamento espresso per un suo componimento [un sonetto] su San Francesco Saverio. [Poiché per quest'ultimo viene usato l'appellativo di beato, la lettera dovrebbe essere poste...
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Cebà, Ansaldo
Lettera a Muzio Vitelleschi, Genova, [s. d.]
Lettera
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Ringrazia ed elogia la Compagnia di Gesù [di cui Vitelleschi era Preposito Generale].
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Cebà, Ansaldo
Lettera a Niccolò Strozzi, Genova, [s. d.]
Lettera
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Lo ringrazia per gli elogi, e rifiuta cortesemente il suo invito a inserire suoi versi in un'opera che lo Strozzi sta per pubblicare, le "Selve di Parnaso". [Quest'opera dell'abate Niccolò Strozzi (1590-1654), che dagli anni Quaranta del Seicento sarà Acc...
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Cebà, Ansaldo
Lettera a Nicolò Cebà, [Genova], [s. d.]
Lettera
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Ripercorre la sua carriera di letterato, con l'intento di spiegare al nipote Nicolò le sue scelte prima che questi si lasci condizionare dall'opinione che il "mondo" ha delle sue opere. Afferma di aver composto tutte le sue opere con "cognitione di letter...
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Cebà, Ansaldo
Lettera a Opicio Spinola, Roma, [s. d.]
Lettera
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Riferisce le sue impressioni alla vista di Roma: gli appare come una città ricca di "venerabili e miracolose memorie", ma si tiene ben a distanza dalla corte papale. [Opicio Spinola fu un avvocato e letterato genovese, compagno di studi di Cebà a Padova]....
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Cebà, Ansaldo
Lettera a Paolo Agostino Spinola, Genova, [s. d.]
Lettera
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Invia tre libri, tra cui un'orazione "per lo D. D." [forse la sua 'Orazione per l'incoronazione del serenissimo Agostino Doria duce della Republica di Genova', Genova, Giuseppe Pavoni, 1601] e un "volume di versi" [forse A. Cebà, 'Rime', Padova, Francesco...
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Cebà, Ansaldo
Lettera a Paolo Agostino Spinola, Genova, [s. d.]
Lettera
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Ringrazia per i complimenti ricevuti circa i suoi libri.
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Cebà, Ansaldo
Lettera a Paolo Agostino Spinola, Genova, [s. d.]
Lettera
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Invia un'anticipazione di un suo libro che si sta stampando a Roma [l'edizione 1611 delle 'Rime'], ovvero il madrigale 'Fuggir di prender doni', dedicato al fratello Giovan (Gian) Lanfranco Cebà [cfr. A. Cebà, 'Rime', Roma, Bartolomeo Zannetti, 1611, p. 1...
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Cebà, Ansaldo
Lettera a Paolo Agostino Spinola, Genova, [s. d.]
Lettera
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Chiarisce alcuni dubbi dello Spinola su un suo madrigale, "Innocente patisci", ispirato al Libro di Giobbe [cfr. A. Cebà, 'Rime', Roma, Bartolomeo Zannetti, 1611, p. 152]. Gli invia un sonetto [non pubblicato assieme alla lettera] che lo invita a non dif...
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Cebà, Ansaldo
Lettera a Paolo Agostino Spinola, Genova, [s. d.]
Lettera
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Chiede di aiutarlo a cercare protezione contro un suo "avversario" non meglio identificato [probabilmente qualcuno che ha attaccato una delle sue opere, forse la 'Reina Ester'].
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Cebà, Ansaldo
Lettera a Paolo Aicardo, Genova, [s. d.]
Lettera
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Ha ricevuto la lettera dell'Aicardo [medico e letterato ligure amico di Gian Vincenzo Pinelli] per il tramite di Andrea e Opicio Spinola. Discute a proposito di Pietro de' Crescenzi e di un non meglio identificabile "Secundino". Cita anche Gian Vincenzo P...
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Cebà, Ansaldo
Lettera a Pier Giuseppe Giustiniano (Giustiniani), Carignano (Genova), [s. d.]
Lettera
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Ringrazia per il vino e i versi che gli ha inviato, lodando questi ultimi, cui risponderà al più presto. Lo ammonisce di non onorarlo troppo oltre i suoi meriti.
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Cebà, Ansaldo
Lettera a Pier Giuseppe Giustiniano (Giustiniani), Carignano (Genova), [s. d.]
Lettera
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In risposta al vino e ai versi ricevuti, invia alcuni suoi libri.
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Cebà, Ansaldo
Lettera a Pier Giuseppe Giustiniano (Giustiniani), Carignano (Genova), [s. d.]
Lettera
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Ringrazia per le lodi che il Giustiniano gli ha tributato nei suoi versi.
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Cebà, Ansaldo
Lettera a Pier Giuseppe Giustiniano (Giustiniani), Carignano (Genova), [s. d.]
Lettera
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Ringrazia per i complimenti al suo poema ['La reina Ester', Genova, Giuseppe Pavoni, 1615], e invita il Giustiniano a sottoporlo anche al giudizio dei suoi figli.
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Cebà, Ansaldo
Lettera a Riccardo Benedetto Riccardi, Carignano (Genova), [agosto 1621]
Lettera
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Ringrazia il Riccardi [medico della famiglia Doria, nonché letterato e membro dell'Accademia degli Addormentati] per l'aiuto prestatogli per un suo "negozio" [sebbene non sia precisato, si tratta della messa all'Indice della 'Reina Ester', per ottenere la...
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Cebà, Ansaldo
Lettera a Riccardo Benedetto Riccardi, Carignano (Genova), [settembre 1621]
Lettera
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Lo ringrazia ancora per l'aiuto prestatogli per il suo "negotio" [il tentativo di ottenere la revoca della messa all'Indice della sua 'Reina Ester': cfr. lettera al Riccardi dell'agosto 1621, con incipit "Il mio negotio ha buon aiuto"], per il quale ha pa...
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Cebà, Ansaldo
Lettera a Sara (Sarra) Copia (Copio), Genova, 19 maggio 1618
Lettera
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Cebà, prontissimo a scusarla per il ritardo della sua risposta, esprime a Sara Copia la gratitudine che prova per l'ammirata attenzione da lei mostrata nei riguardi del suo poema, "Esther" ["La Reina Esther poema eroico d'Ansaldo Cebà gentiluomo genovese"...
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Cebà, Ansaldo
Lettera a Sara (Sarra) Copia (Copio), Genova, 10 giugno 1618
Lettera
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La lunga missiva, che esordisce con lo schermirsi di Cebà dagli appellativi lusinghieri che Sara gli rivolge, alterna lodi alla sensibilità e al talento della destinataria a commenti sulle letture e sugli studi compiuti sia da lei sia da Cebà stesso, che ...
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Cebà, Ansaldo
Lettera a Sara (Sarra) Copia (Copio), Genova, 23 giugno 1618
Lettera
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Cebà, ringraziando Sara per la cortesia da lei mostrata nei confronti di un suo amico da lei recatosi, manifesta il timore che la giovane donna, riluttante a divenire cristiana, riesca invece, con la sua grazia dolce quanto il miele di Nestore di cui par...
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Cebà, Ansaldo
Lettera a Sara (Sarra) Copia (Copio), Genova, 1 settembre 1618
Lettera
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Cebà, poiché Sara gli ha fatto scrivere da altri, negandogli due sottoscrizioni, esprime la sua preoccupazione per la malattia che l'ha colpita, impedendole anche tale riguardo verso di lui; si augura peraltro che i libri e le missive siano realmente giun...
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Cebà, Ansaldo
Lettera a Sara (Sarra) Copia (Copio), Genova, 1 dicembre 1618
Lettera
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Con riferimento a una missiva inviatagli da Sara il giorno 16 novembre, Ansaldo si dice grato per l'omaggio di cui gli si prospetta l'arrivo (sebbene - egli afferma - l'unico dono che desidera da Sara sia il suo attaccamento); rammenta inoltre le preghier...
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Cebà, Ansaldo
Lettera a Sara (Sarra) Copia (Copio), Genova, 15 dicembre 1618
Lettera
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Cebà si profonde in lodi per il regalo giuntogli da parte di Sara: una pettiniera ricamata, definita dall'autrice (Sara stessa) fiori e paragonata all'acqua. Ansaldo, che si ripromette di trasmettere la pettiniera ai nipoti, la giudica in verità corrispon...
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Cebà, Ansaldo
Lettera a Sara (Sarra) Copia (Copio), Genova, 19 gennaio 1619
Lettera
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L'autore rassicura Sara sul piacere con il quale ha accolto la pettiniera, nonostante sottolinei modestamente la sua volontaria disabitudine a ricevere ciò che, invece, la spontanea generosità di Sara gli porge. Inoltre, poiché il decoro della pettiniera ...
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Cebà, Ansaldo
Lettera a Sara (Sarra) Copia (Copio), Genova, 26 gennaio 1619
Lettera
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Cebà anticipa a Sara la visita di un suo messo, il servitore Marco, incaricato di recare a lei e al suo sposo (d'animo inevitabilmente nobile, visto che a Sara è congiunto) i saluti di Ansaldo e l'omaggio di un po' di frutta per il prossimo Carnevale. Le ...
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Cebà, Ansaldo
Lettera a Sara (Sarra) Copia (Copio), Genova, 23 febbraio 1619
Lettera
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L'esordio della missiva, riecheggiando una frase scritta da Sara in una risposta precedente, auspica che ella si contempli un giorno nello specchio non di Platone (fatalmente imperfetto), bensì nel cristallino specchio di Cristo. Cebà esprime alla donna l...
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