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Arcioni, Angelo Maria
Lettera a Antonio Magliabechi, Pavia, 4 novembre 1681
Lettera | Accusa ricevuta e ringrazia sentitamente per l'invio dello "Odeporico" [Ambrogio Traversari, 'Hodoeporicon', Firenze-Lucca, Marescandoli, 1681], opera stimabile "per l'utilità che ne viene a gli eruditi" e per l'esemplarità che la vita di "quel santo gene...
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Arcioni, Angelo Maria
Lettera a Antonio Magliabechi, Pavia, 28 aprile 1682
Lettera | Accusa ricevuta di una copia dei "poemetti" di Ugolino Verini ['Poematia', Lione, Huguetan, 1679], prodotto di quei tempi in cui Firenze era "ateneo di tutta Europa". Li ha molto apprezzati, e pensa che sarebbe il caso di far stampare insieme "tutte le op...
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Arcioni, Angelo Maria
Lettera a Antonio Magliabechi, Pavia, 18 settembre 1682
Lettera | Per il tramite del proprio confratello [Ugo] Berzighelli, manda a Magliabechi le proprie poesie "ristampate qui in Pavia con aggiunta di diciassette ode, tutte spirituali" [si tratta dell'ed. Pavia, Magri, 1682 delle 'Ode']. L'intento della raccolta è pri...
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Arcioni, Angelo Maria
Lettera a Antonio Magliabechi, Parma, 28 maggio 1686
Lettera | Annuncia l'arrivo, due giorni prima, dei "virtuosissimi e religiosissimi padri [Jean] Mabillon e [Michel] Germain". Ringrazia Magliabechi per avergli indirizzato questi "soggetti di sì alto merito". Informa inoltre che i due "sono partiti questa mattina" ...
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Arcioni, Angelo Maria
Lettera a Francesco Arisi, Piacenza, 6 novembre 1687
Lettera | Mentre era intento, "con sentimenti di riverente ammiratione", proprio nella lettura delle 'Poesie' dell'Arisi [Cremona, Zanni, 1680 e 1680], "piene di quelle parti che costituiscono un tutto di tutta perfettione", è stato interrotto dal proprio segretari...
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Arcioni, Angelo Maria
Lettera a Francesco Arisi, Piacenza, 24 febbraio 1688
Lettera | Annuncia l'imminente arrivo di Giovanni Battista Gentile, incaricato, grazie anche all'intercessione di Arisi, di un ciclo di predicazione a Casalbuttano. Sottolinea la convinzione che Gentile darà buona prova di sé, "non mancandoli né zelo, né sapere", s...
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Arcioni, Angelo Maria
Lettera a Francesco Arisi, Piacenza, 19 marzo 1688
Lettera | Chiede ad Arisi di far recapitare una sua lettera, [allora allegata alla presente], indirizzata a [Giovanni Battista] Gentile, nei confronti del quale si dice preoccupato "in riguardo alla sua gracile complessione", specialmente ora che si trova impegnato...
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Arcioni, Angelo Maria
Lettera a Francesco Arisi, Piacenza, 7 aprile 1688
Lettera | Si confessa grandemente consolato dalle notizie che, con sua lettera, Arisi gli ha recato a proposito della "buona salute" di [Giovanni Battista] Gentile, "accresciuta di vigore nel ministero apostolico della faticha [della predicazione] quadragesimale". ...
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Arcioni, Angelo Maria
Lettera a Francesco Arisi, Piacenza, 9 aprile 1688
Lettera | Chiede ancora una volta di far recapitare una [allora allegata] sua lettera indirizzata a [Giovanni Battista] Gentile, che dovrebbe essere ormai pressoché al termine delle sue fatiche [di predicatore quaresimalista], "nelle quali si può ben conoscere una ...
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Arcioni, Angelo Maria
Lettera a Francesco Arisi, Piacenza, 22 maggio 1688
Lettera | Ha ricevuto don Desiderio [Arisi], "ben degno fratello" del suo corrispondente, che gli ha consegnato una sua lettera del 20 [maggio 1688]. Assicura che presterà a don Desiderio, appena trasferitosi nel monastero di S. Savino [di Piacenza], tutti quegli "...
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Arcioni, Angelo Maria
Lettera a Francesco Arisi, Piacenza, 5 marzo 1689
Lettera | Volendo esaudire le raccomandazioni di Arisi, non manca di favorire il padre maestro Giuseppe Pons, "predicatore in questo pulpito di S. Francesco [di Piacenza]", facendo in modo che ogni giorno vi siano almeno due suoi monaci [del monastero di S. Sisto d...
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Aretino, Pietro
Lettera a Lodovico Dolce, Venezia, 25 giugno 1537
Lettera | [Lettera sull'imitazione e sul furto, definita da Procaccioli "manifesto di poetica"] Pietro Aretino esorta Lodovico Dolce [ma nella prima edizione del primo libro di lettere di Aretino, 1538, la lettera era diretta a Niccolò Franco] a seguire i suoi stud...
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Aretino, Pietro
Lettera a Lodovico Dolce, Venezia, 25 novembre 1537
Lettera | Pietro Aretino scrive un sonetto a Lodovico Dolce, per pagare l'obbligo che i sonetti di Dolce gli hanno imposto. Afferma che la donna di servizio della gloria illumina con una candela di sego, "e non col torchio" [lume composto da più candele unite insie...
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Aretino, Pietro
Lettera a Lodovico Dolce, Venezia, 5 dicembre 1537
Lettera | Pietro Aretino scrive a Lodovico Dolce, rimandandogli "il capitolo dei colombini" [non figura fra i capitoli dolciani] dicendo che è un soggetto piacevole e soave, tanto che ha visto la purezza di un intero colombaio nei versi di Dolce. Aretino afferma di...
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Aretino, Pietro
Lettera a Lodovico Dolce, Venezia, 17 dicembre 1537
Lettera | Pietro Aretino avvisa Lodovico Dolce che Veronica Gambara, Contessa di Correggio, gli ha consegnato una lettera da dare a Dolce [cfr. ‘So che Vostra Signoria mi deve aver tenuta meritatamente discortese’ del 28 aprile 1537]; questa lettera è molto simile ...
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Aretino, Pietro
Lettera a Lodovico Dolce, Venezia, 19 giugno 1539
Lettera | Pietro Aretino manda a Lodovico Dolce il sonetto [posposto alla firma della lettera: 'Lo spirto c'ha l'effigie in carte e in oro'] per [Pietro] Bembo, scritto per congratularsi con lui per la nomina a cardinale avuta da Paolo III [nomina del 20 dicembre 1...
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Aretino, Pietro
Lettera a Lodovico Dolce, Venezia, 7 ottobre 1539
Lettera | Pietro Aretino scrive a Lodovico Dolce lamentandosi di [Niccolò] Franco. Lo reputa incapace di far danno alle persone dabbene e si comporta come un cane scacciato e odiato da tutti, che abbaia per far sapere che sta morendo di fame. Aretino afferma di ave...
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Aretino, Pietro
Lettera a Lodovico Dolce, Venezia, 1 settembre 1541
Lettera | Pietro Aretino scrive a Lodovico Dolce per comunicargli che mentre era indeciso sulla qualità migliore del compare, tra la capacità di conversazione o la dottrina, la cortesia si è messa in mezzo (essendosi, Dolce, offerto di curare il secondo libro delle...
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Aretino, Pietro
Lettera a Lodovico Dolce, Venezia, novembre 1545
Lettera | Pietro Aretino scrive a Lodovico Dolce che è una “bella cosa e laudabile” tenere in costante esercizio il proprio ingegno, essendo la fatica la madre dell’opera; lo scrive perché lo studio e l’impegno di Dolce sono instancabili. Chi prova affetto per lui,...
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Aretino, Pietro
Lettera a Lodovico Dolce, Venezia, marzo 1546
Lettera | Pietro Aretino rivela a Lodovico Dolce che la sua modestia lo meraviglia, perché Dolce non ritiene di avere un così grande ingegno da sopravanzare tutti gli altri. Per Aretino Dolce non produce più scritti suoi per poter far godere della sua gloria, grazi...
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Aretino, Pietro
Lettera a Lodovico Dolce, Venezia, novembre 1548
Lettera | Pietro Aretino ringrazia Lodovico Dolce per il sonetto ricevuto [da considerare al momento perduto] mandandone uno a sua volta ['Dolce, ora sì che alter me ne vo io'], sperando possa bastare la buona volontà usata per scriverlo, dato che manca “de l’eccel...
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Aretino, Pietro
Lettera a Lodovico Dolce, Venezia, febbraio 1550
Lettera | Pietro Aretino scrive a Lodovico Dolce, dicendogli che il sonetto inviato dal Dolce ad Antonio Jacopo Corso e quello che lo stesso Corso gli ha fatto recapitare, sempre per volere di Dolce, entrambi in lode di Aretino [ed entrambi perduti], sono degni del...
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Aretino, Pietro
Lettera a Lodovico Dolce, Venezia, 1553
Lettera | Pietro Aretino invia due sonetti a Lodovico Dolce ['Iddio, che or calchi il Sole, ora la Luna'; 'Augusto invitto, Carlo sacrosanto'], il secondo dei quali composto per Ortensio [Lando] in lode di Carlo Quinto, come Dolce gli ha chiesto. Non essendo scritt...
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Aretino, Pietro
Lettera a Lodovico Dolce, Venezia, aprile 1554
Lettera | Pietro Aretino ringrazia Lodovico Dolce per la polizza da lui ricevuta. Ha letto la lettera di Dolce, in cui tra l'altro Dolce salutava Tiziano [Vecellio], mentre era in visita Nicolò Gabrielli, che nel sentirla è scoppiato a piangere, perché le parole di...
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Aretino, Pietro
Lettera a Tiziano Vecellio, Venezia, 9 novembre 1537
Lettera | Pietro Aretino si complimenta con Tiziano poiché egli, in un'Annunciazione, ha opportunamente reso omaggio alla sovrana cui ha destinato il dipinto, ossia Isabella del Portogallo, sposa di Carlo V, inviandole l'effigie dell'imperatrice celeste. Dell'opera...
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Aretino, Pietro
Lettera a Tiziano Vecellio, Verona, luglio 1543
Lettera | All'elogio rivolto a Tiziano per un riuscito ritratto del pontefice Paolo III Farnese, Aretino unisce l'approvazione per la scelta compiuta dall'amico nel respingere il cosiddetto "officio del piombo", ossia la carica di piombatore, che assicurava una buo...
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Aretino, Pietro
Lettera a Tiziano Vecellio, Venezia, maggio 1544
Lettera | Aretino descrive la vista spettacolare di cui gode dalla sua residenza, situata in Ca' Bollani, sul Canal Grande. Dopo una cena solitaria, affacciatosi alla finestra, dapprima contempla divertito il brulicare di vita che, fra chiacchiere e litigi, movimen...
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Aretino, Pietro
Lettera a Tiziano Vecellio, Venezia, febbraio 1545
Lettera | Per consolare Tiziano delle difficoltà che affronta nei rapporti con la famiglia Farnese, Aretino (a propria volta vittima dell'arbritrio di chi appartiene a un illustre lignaggio), paragona l'umore instabile e incostante dei potenti al cangiare dell'arco...
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Aretino, Pietro
Lettera a Tiziano Vecellio, Venezia, ottobre 1545
Lettera | Nel rivolgersi a Tiziano, giunto da poco a Roma, Aretino dapprima si rimmarica per alcune opere lasciate incompiute dall'artista (la prima, un ritratto dedicato a Giovanni dalle Bande Nere sulla base di un calco in gesso; la seconda, un ritratto di Aretin...
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Aretino, Pietro
Lettera a Tiziano Vecellio, Venezia, dicembre 1545
Lettera | Aretino esordisce con il narrare che una notte, rientrato a casa, aveva ricevuto l'ultima missiva di Tiziano, fonte di diletto, pressoché in contemporanea alla notizia del crollo verificatosi il 18 dicembre nella Libreria Marciana: l'architetto, Jacopo Sa...
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Aretino, Pietro
Lettera a Tiziano Vecellio, Venezia, gennaio 1546
Lettera | Nella breve missiva Aretino si compiace della propria notorietà (ampiamente diffusa, a Roma) come autore dalla penna pungente, rispettato e temuto anche dai principi. Si augura inoltre che un'identica, lusinghiera nomea prenda piede e si radichi anche a F...
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Aretino, Pietro
Lettera a Tiziano Vecellio, Venezia, gennaio 1546
Lettera | Aretino dichiara che l'amico fraterno di un tempo, Sebastiano del Piombo, si mostra immemore di tale legame; a sua volta, Aretino si ritiene in diritto di dimenticare di averlo mai reputato uomo di virtù.
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Aretino, Pietro
Lettera a Tiziano Vecellio, Venezia, dicembre 1547
Lettera | Dalla Serenissima, Aretino si complimenta con Tiziano, convocato dall'imperatore Carlo V: la gratificazione (non solo in termini monetari) ottenuta da Vecellio supera i trionfi e le ricompense di cui si vantarono, nei secoli antichi, artisti quali Apelle ...
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Aretino, Pietro
Lettera a Tiziano Vecellio, Venezia, dicembre 1547
Lettera | Aretino invita Tiziano, insieme all'intagliatore di gemme Luigi Anichini, a una cena a casa propria, durante la quale i commensali potranno apprezzare la compagnia della cortigiana Angela Zaffetta e la squisitezza di due fagiani. L'occasione, festosa, è p...
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Aretino, Pietro
Lettera a Tiziano Vecellio, Venezia, gennaio 1548
Lettera | Aretino ringrazia Tiziano che, ormai prossimo a spostarsi al seguito dell'imperatore Carlo V, gli ha inviato in dono una replica del busto di Cristo deriso (l'originale era stato offerto al sovrano). Nonostante la missiva risalga a gennaio, Aretino si rif...
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Aretino, Pietro
Lettera a Tiziano Vecellio, Venezia, aprile 1548
Lettera | Pur rammaricandosi per il lungo silenzio di Tiziano, Aretino (che gli trasmette altresì i saluti di Jacopo Sansovino) non ritiene possibile che l'amico, ora che risiede alla corte di Carlo V, sia stato contagiato da una stolta arroganza. Confida dunque di...
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Aretino, Pietro
Lettera a Tiziano Vecellio, Venezia, aprile 1548
Lettera | La lunga epistola trabocca di riconoscenza, derivante, in primo luogo, dalla veloce risposta ricevuta da parte di Tiziano alla missiva inviata in precedenza. Inoltre, grazie all'intercessione dell'artista, Aretino potrà accasare convenientemente una delle...
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Aretino, Pietro
Lettera a Tiziano Vecellio, Venezia, marzo 1550
Lettera | A dimostrazione di un affetto sincero, la lettera esprime a Tiziano la vicinanza di Pietro nel drammatico momento della scomparsa di sua sorella Orsa: la perdita di una donna tanto generosa (si era presa cura dei tre figli del fratello dopo la morte della...
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Aretino, Pietro
Lettera a Tiziano Vecellio, Venezia, agosto 1554
Lettera | In occasione del fidanzamento di Lavinia, figlia di Tiziano, con Cornelio Sarcinelli, Aretino afferma di comprendere appieno la tenerezza che l'amico nutre verso la fanciulla. Si sofferma dunque sull'attaccamento viscerale che egli stesso nutre verso Adri...
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Aretino, Pietro
Lettera | Aretino si rivolge con parole di conforto ai due amici, entrambi angustiati dal comportamento ozioso del figlio maggiore (nel caso di Tiziano, il figlio Pomponio). Pur comprendendo la legittima preoccupazione dei padri, Aretino li invita peraltro a rammen...
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Argenta, Giovanni Domenico
Lettera a Angelico Aprosio, Piacenza, 30 dicembre 1647
Lettera | La lettera che Aprosio gli ha scritto il 4 dicembre [1647] è giunta ad Argenta soltanto il 28 dicembre. Non sa spiegarsi le ragioni di tanto ritardo, tuttavia gli spiace non essere perciò stato in grado di servire il suo interlocutore con la dovuta pronte...
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Ariosti, Rinaldo
Lettera a Ridolfo Campeggi, Bologna, 7 ottobre 1606
Lettera | Rinaldo Ariosti approfitta di un viaggio a Bologna del "cavalaro" per informare Ridolfo Campeggi delle trattative in corso a proposito di un pascolo sito a Malalbergo: il padre di Ariosti "sborserà li danari o avanti le cavalle entrino nel pascolo", o com...
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Ariosto, Ludovico
Lettera a Aldo Manuzio, Ferrara, 5 gennaio 1498
Lettera | [Epistola in latino] Il letterato ferrarese chiede allo stampatore veneziano l'invio di trattati inerenti la filosofia platonica. Ariosto, così come altri studiosi della sua città, infatti ha avuto notizia delle discussioni intorno al 'Timeo' di Platone c...
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Ariosto, Ludovico
Lettera a [Andrea] Doge di Venezia [Gritti], [Ferrara?], [7 gennaio 1528]
Lettera | [Epistola dell'Ariosto al Doge di Venezia priva del luogo di partenza, probabilmente Ferrara essendosi concluso l'incarico di Commissario in Garfagnana; la data è deducibile da M. Sanuto, 'I diarii', Venezia, Visentini, 1879-1903, vol. XLVI, 563] Ludovico...
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Ariosto, Ludovico
Lettera a Antonio Strozzi, Ferrara, 11 luglio 1519
Lettera | Ariosto chiede al giureconsulto Antonio Strozzi delle delucidazioni in merito all'eredità e alla successione di messer Manfredo [Rinaldo Ariosto, cugino di Ludovico].
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Ariosto, Ludovico
Lettera a Anziani da Lucca, Castelnuovo, 29 maggio 1525
Lettera | Ariosto consiglia al governo lucchese di rimettere al vescovo di Lucca la contesa tra due preti, tali Ioanni da Mulassana e Martino da Vergemoli. Accetta infine le proposte degli Anziani per una composizione della disputa tra i centri di Vallico e Motrone...
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Ariosto, Ludovico
Lettera a Anziani di Lucca, Castelnuovo, 22 marzo 1522
Lettera | Lettera di raccomandazione dell'Ariosto, Commissario generale in Garfagnana, in favore di Belgrado di Valico.
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Ariosto, Ludovico
Lettera a Anziani di Lucca, Castelnuovo, 8 aprile 1522
Lettera | Lettera dell'Ariosto, Commissario generale in Garfagnana, in difesa di Belgrado di Valico; l'ufficiale estense promette poi di provvedere ad applicare la giustizia contro due banditi del Silico.
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Ariosto, Ludovico
Lettera a Anziani di Lucca, Castelnuovo, 15 aprile 1522
Lettera | Ariosto, commissario generale in Garfagnana, chiede notizie intorno ad alcune agitazioni in Toscana di cui gli sono giunte notizie da Ferrara.
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Ariosto, Ludovico
Lettera a Anziani di Lucca, [Castelnuovo], [s. d.]
Lettera | Ariosto, adducendo la testimonianza di un certo Giovanni Giusti da Pescaglia, chiede la restituzione di un mulo rubato.
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