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Cebà, Ansaldo
Lettera | Testimonia l'affetto filiale che prova nei confronti del destinatario. La lettera è scritta in latino [Il destinatario è indicato come "Francisco Gentili Constantini": dovrebbe pertanto trattarsi di Gian Francesco, figlio di Costantino Gentile].
Archilet
Cebà, Ansaldo
Lettera | Parla al corrispondente di un certo "Valentinum" [forse un suo collaboratore], della cui fedeltà dubita [cfr. anche la lettera al Gentile con incipit "Gaudeo Valentinum mihi"]. La lettera è scritta in latino. [Il destinatario è indicato come "Francisco Ge...
Archilet
Cebà, Ansaldo
Lettera | Torna a parlare del "Valentinum" [menzionato nella lettera al Gentile con incipit "De Plumbi officio gaudeo rem in tuto"], confessando di essere stato troppo sospettoso nel dubitare della sua fedeltà. Si rincresce per le notizie circa la cattiva salute de...
Archilet
Cebà, Ansaldo
Lettera | Replica a un "amico di Roma" del Gentile che ha criticato lo stile della 'Reina Ester', ritenuto troppo artificioso e poco chiaro. Nella sua difesa Cebà cita Euripide, Demostene, Aristotele, Demetrio Falereo, Dionigi di Alicarnasso, Cicerone, Orazio. [Rig...
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