Risultati 501 - 550 di 728 totali

Rinaldi, Cesare
Lettera a Nicolò Mosconi, Bologna, 19 luglio 1617
Lettera | Loda Mosconi per la brevità della sua lettera che riesce a condensare in poche righe il suo affetto e a farlo riflettere sulla concisione.
Archilet
Rinaldi, Cesare
Lettera a Nicolò Ricci, Bologna, 25 settembre 1619
Lettera | Si complimenta con Ricci per la sua nuova carica di vicario generale [di Cariati e di Cerenzia] e per le rime che gli ha inviato, riconoscendo in lui le capacità poetiche.
Archilet
Rinaldi, Cesare
Lettera a Nicolò Ricci, Bologna, 27 gennaio 1619
Lettera | Rinaldi confessa di conoscere Ricci grazie alle numerose poesie scritte in lode del suo dottorato. Inoltre conosce le sue due canzoni sulla "christiana compuntione" di cui loda lo stile. Ringrazia infine per le lodi e il favore dimostrato nei suoi confron...
Archilet
Rinaldi, Cesare
Lettera a [non identificato], Bologna, 13 giugno 1611
Lettera | Invia la canzone "Imposto silenzio" [la canzone, dall'incipit "Tacqui per ubbidirti", è presente solo nella prima edizione delle 'Lettere' (Venezia, Baglioni, 1617, pp. 35-38); fu comunque stampata in 'Rime del sig. Cesare Rinaldi', Bologna, Mascheroni-Co...
Archilet
Rinaldi, Cesare
Lettera a [non identificato], Bologna, 16 marzo 1615
Lettera | Ringrazia per la lettera ricevuta e si complimenta per lo stile del testo, che ha "vivacità, culltezza e brevità". Si scusa per aver usato nella sua uno stile "famigliare e scherzevole": lo ha fatto perché il suo corrispondente, pur senza conoscerlo di pe...
Archilet
Rinaldi, Cesare
Lettera a [non identificato], Di casa [Bologna], 7 ottobre 1615
Lettera | Scrive a una "sua sorella monaca" [Rinaldi ebbe solo fratelli maschi, dunque la monaca è solo una sua parente, come chiarito nell'intestazione della missiva successiva del 9.10.1615, 'Quando i ricami del mio scarlatto pregiudicassero a quegli ufficij'] e ...
Archilet
Rinaldi, Cesare
Lettera a [non identificato], Di casa [Bologna], 9 ottobre 1615
Lettera | Scrive a una "sua parente monaca" e le suggerisce di passare il ricamo del suo "scarlatto" [cfr. lettera del 7.10.1615, 'Potrà ben chiamarsi più grande, e men grande, ma non mai piccola'] a chi ha realizzato il disegno, nel caso in cui il lavoro la distra...
Archilet
Rinaldi, Cesare
Lettera a [non identificato], Bologna, 2 agosto 1615
Lettera | Lamenta il fatto che il suo corrispondente non abbia risposto alle sue lettere. Teme che la causa sia che le ha scritte con il "nostro Idioma" e che quindi si siano rivelate non convenienti. Si scusa dunque per non aver usato una "gravità socratica": cred...
Archilet
Rinaldi, Cesare
Lettera a [non identificato], Bologna, 4 marzo 1615
Lettera | Il suo corrispondente gli ha scritto di prepararsi a piangere a con lui. Le ragioni del pianto possono essere due: o un'estrema "contentezza" o un grandissimo dispiacere. Se si trattasse del primo caso, è lieto di poter condividere con lui le sue gioie, s...
Archilet
Rinaldi, Cesare
Lettera a [non identificato], Bologna, 10 febbraio 1615
Lettera | Il suo corrispondente manda di nuovo un sonetto in lode di Rinaldi, già inviato alcuni mesi prima: il pretesto è quello di rinnovarne la memoria. Rinaldi dichiara di non essere così ingrato da non ricordare un tale onore e lo ringrazia nuovamente.
Archilet
Rinaldi, Cesare
Lettera a [non identificato], Bologna, 24 gennaio 1615
Lettera | Un conoscente gli ha riferito che il destinatario, non nominato, è partito da Bologna insoddisfatto e che la causa è Rinaldi stesso. Dopo un lungo e attento esame delle sue azioni non ha però trovato dove risieda la colpa. Gli è venuto il dubbio che il si...
Archilet
Rinaldi, Cesare
Lettera a [non identificato], Bologna, 4 giugno 1616
Lettera | La lettera che l'amico gli ha inviato lo ha fatto ridere: egli descrive con belle parole la morte di un cane, raccontandone la malattia e tutti i rimedi provati per guarirlo. Tante parole, per lui, non sono altro che il segno della follia umana: il dolore...
Archilet
Rinaldi, Cesare
Lettera a [non identificato], Bologna, 6 maggio 1614
Lettera | Il suo corrispondente ha lodato i "concetti" e lo stile delle sue lettere, ma ha criticato le sue conclusioni. Accetterebbe i suoi consigli se la morte del fratello [Giulio Rinaldi] non lo spingesse a lasciare gli studi per dedicarsi ai quattro nipotini: ...
Archilet
Rinaldi, Cesare
Lettera a [non identificato], Bologna, 16 aprile 1614
Lettera | Il suo corrispondente ha sognato che Rinaldi non prova più affetto per lui, quindi gli scrive accusandolo di "incostanza". Ma i sogni sono "nulla" e lui non può essere incolpato delle azioni del suo fantasma.
Archilet
Rinaldi, Cesare
Lettera a [non identificato], Di Casa [Bologna], 4 aprile 1614
Lettera | Il signor Guido [?] è caduto da cavallo rompendosi la testa in tre punti; nonostante la ferita possa essere mortale, il suo corrispondente giudica l'incidente salutare perché ritiene che la fuoriuscita di sangue possa "rinfrescare" il fegato. A Rinaldi è ...
Archilet
Rinaldi, Cesare
Lettera a [non identificato], Bologna, 12 aprile 1614
Lettera | Ha chiesto al suo amico consigli e lui gli manda lodi, rischiando di renderlo superbo. Rinaldi quindi non gli domanderà più consigli: sarebbero bastate poche righe per avere la sua eterna gratitudine.
Archilet
Rinaldi, Cesare
Lettera a [non identificato], Bologna, 1 febbraio 1614
Lettera | Ha saputo che un "hippocritone" ha sviato il destinatario dagli studi, con grande disgusto dei suoi fratelli. Anche Rinaldi ebbe un'esperienza del genere e per due mesi frequentò un uomo simile con l'intenzione di distoglierlo dal suo cattivo comportament...
Archilet
Rinaldi, Cesare
Lettera a [non identificato], Bologna, 10 settembre 1614
Lettera | A causa della malinconia, desidera molte cose, ma ne persegue poche e non sopporta la solitudine. Apprezza la musica, le lettere degli amici e il suono delle campane, ma amerà queste ultime ancora di più quando annunceranno la promozione al cardinalato de...
Archilet
Rinaldi, Cesare
Lettera a [non identificato], Bologna, 31 dicembre 1613
Lettera | Il suo corrispondente gli rinfaccia il lungo silenzio, accusandolo di perdere tempo con le carte. Rinaldi si scusa spiegando che il suo tacere è dovuto alla consapevolezza dei numerosi impegni dell'amico e dichiara che il giocare a "Tarocco" è solo un pas...
Archilet
Rinaldi, Cesare
Lettera a [non identificato], Bologna, 10 ottobre 1612
Lettera | Il suo corrispondente ha chiesto a Rinaldi di assistere un prigioniero ma il compito è reso difficile dal fatto che le testimonianze del reo si contraddicono tra loro. Per questo il suo "procuratore" ha deciso di dichiarare la sua infermità mentale nel te...
Archilet
Rinaldi, Cesare
Lettera a [non identificato], Bologna, 4 giugno 1612
Lettera | La stesura dell'orazione chiesta dal suo corrispondente non procede a causa della malattia che ha colpito chi doveva scriverla. Rinaldi raccomanda di pregare affinché il "Dottore" [forse Lodovico Scapinelli, conosciuto appunto come il Dottore] recuperi la...
Archilet
Rinaldi, Cesare
Lettera a [non identificato], Bologna, 12 luglio 1612
Lettera | Al suo corrispondente non occorrerà dimostrare la sua gratitudine al "Dottore" [forse Lodovico Scapinelli, cfr. lettera del 4.12.1612, 'Già sarebbe a buon termine l'oratione'] attraverso un pagamento, ma sarà sufficiente la lode. Quanto al termine "oratio...
Archilet
Rinaldi, Cesare
Lettera a [non identificato], Bologna, 6 febbraio 1612
Lettera | Rinaldi raccomanda all'amico di rinunciare agli amori mondani per rivolgersi a Dio, ma non insiste sull'argomento per evitare di rafforzare il suo vizio. Invia il madrigale che ha scritto sulla sua dama vestita di verde ['O tu, c'hai verde gonna', il madr...
Archilet
Rinaldi, Cesare
Lettera a [non identificato], Bologna, 9 febbraio 1612
Lettera | Riflette sull'origine della superbia delle donne che nasce dalle troppe attenzioni concesse dagli uomini. Invia il madrigale richiesto per la "mascherata" ['Io parlo a voi Donne spietate, e belle', il madrigale fu edito in Cesare Rinaldi, 'Rime', Bologna,...
Archilet
Rinaldi, Cesare
Lettera a [non identificato], Bologna, 16 marzo 1612
Lettera | Rinaldi rimprovera l'amico per la sua cupidigia, ritenendo ogni guadagno dannoso per la propria reputazione.
Archilet
Rinaldi, Cesare
Lettera a [non identificato], Bologna, 22 settembre 1615
Lettera | Rinaldi riferisce che il procuratore del suo corrispondente manca di sollecitudine nel portare a termine l'incarico che gli è stato affidato perché è concentrato sulle proprie vicissitudini amorose. Si dichiara pronto a indicare il nome di qualcuno che in...
Archilet
Rinaldi, Cesare
Lettera a [non identificato], Bologna, 20 agosto 1611
Lettera | Rinaldi consola l'amico malato e gli consiglia di sopportare l'infermità come i martiri.
Archilet
Rinaldi, Cesare
Lettera a [non identificato], [s. l.], 9 ottobre 1611
Lettera | Rinaldi ammonisce il suo corrispondente perché ha un'amante e, nonostante gli abbia detto che di costei ama solo il canto, a causa sua trascura gli studi e gli amici. Sollecita dunque l'uomo ad abbandonare i piaceri carnali per evitare che la sua reputazi...
Archilet
Rinaldi, Cesare
Lettera a [non identificato], Bologna, 10 agosto 1616
Lettera | Si rallegra per il ruolo di coppiere ottenuto dal suo corrispondente presso una nobile dama.
Archilet
Rinaldi, Cesare
Lettera a [non identificato], Bologna, 27 dicembre 1619
Lettera | Non si deve rinunciare all'amicizia se di tre amici sono rimasti in due. Sollecita il suo corrispondente perché si consoli della morte di Giulio Segni. Si rallegra del suo passaggio alla corte imperiale e gli raccomanda di non dolersi se, tornando in patr...
Archilet
Rinaldi, Cesare
Lettera a [non identificato], Bologna, 13 aprile 1620
Lettera | Tra tutti i "Principi Ecclesiastici" nominati nella sua lettera, Rinaldi consiglia al suo corrispondente di scegliere come padrone quello che gli dà più speranze. Rinaldi ritiene che il consiglio gli sia stato richiesto solo come cortesia perché pensa che...
Archilet
Rinaldi, Cesare
Lettera a [non identificato], Bologna, 26 luglio 1619
Lettera | Rinaldi si duole per la decisione del suo corrispondente di andare per mare perché è un servizio pericoloso a cui un cavaliere non è tenuto. Si rallegrerà quindi solo quando saprà che ha rinunciato al suo proposito.
Archilet
Rinaldi, Cesare
Lettera a [non identificato], Bologna, 26 febbraio 1620
Lettera | L'uomo che gli ha raccomandato il suo corrispondente è in una situazione infelice: il suo padrone di casa gli ha sequestrato i mobili a causa del mancato pagamento dell'affitto e la scabbia gli impedisce l'uso delle mani. Rinaldi gli avrebbe offerto alber...
Archilet
Rinaldi, Cesare
Lettera a [non identificato], Bologna, 16 febbraio 1620
Lettera | Rinaldi afferma che il nuovo "procuratore", incaricato dal suo corrispondente, è molto sollecito e chiuderà la questione più in fretta dell'altro, che ha trascinato per tre anni una cosa che poteva essere risolta in un mese. Il motivo del ritardo può esse...
Archilet
Rinaldi, Cesare
Lettera a [non identificato], Bologna, 10 aprile 1620
Lettera | Il suo corrispondente riesce a ridere di un rifiuto avuto dal suo signore, quando lui invece se ne vergognerebbe. Crede che l'amico non dovrebbe continuare a servire un padrone ingrado che ha dato risposta negativa a una richiesta legittima, fatta da un s...
Archilet
Rinaldi, Cesare
Lettera a [non identificato], Bologna, 16 aprile 1620
Lettera | Rinaldi si rammarica con il corrispondente, non nominato, per il "disgusto" ricevuto dal suo signore, ma gli sconsiglia di lasciare il servizio per evitare ritorsioni. Consiglia quindi di fingere di non aver sentito le parole sdegnose a lui dirette, certo...
Archilet
Rinaldi, Cesare
Lettera a [non identificato], Bologna, 30 marzo 1620
Lettera | Rinaldi si lamenta perché il suo corrispondente, dopo essere partito da Bologna, non gli ha più scritto. Ha pensato quindi di mandare un uomo per verificare le ragioni di un così lungo silenzio. Riferisce che il signor Ottavio è morto a causa di una "febb...
Archilet
Rinaldi, Cesare
Lettera a [non identificato], Bologna, 29 dicembre 1619
Lettera | Rinaldi assicura la sua sollecitudine verso il compito assegnatogli. Non ha mandato auguri di buone feste perché non ama le cerimonie eccessive. Ha saputo che il suo corrispondente si recherà a Lisbona e ne approfitta per chiedergli di comprare per lui un...
Archilet
Rinaldi, Cesare
Lettera a [non identificato], Bologna, 7 marzo 1620
Lettera | Il prete di Siena richiesto dal suo corrispondente è disposto a servire come segretario e non come precettore. Inoltre Rinaldi ritiene che sia troppo giovane e, mancando di "gravità", non sarebbe rispettato dagli scolari. Riferisce però che presto tornerà...
Archilet
Rinaldi, Cesare
Lettera a [non identificato], Bologna, 26 febbraio 1620
Lettera | Rinaldi ringrazia per la proposta di raccomandarlo al cardinale legato [di Bologna, Giulio Savelli], ma declina l'offerta poiché ha già provveduto per conto suo, venendo ben accolto. Sarebbe dunque segno di poca fiducia da parte sua se qualcun altro lo ra...
Archilet
Rinaldi, Cesare
Lettera a [non identificato], Bologna, 6 marzo 1619
Lettera | Il suo corrispondente gli ha inviato un volume di poesie da correggere, ma Rinaldi dichiara che l'opera è perfetta e non necessita di aggiustamenti. È grato che si sia rivolto a lui per svolgere tale compito, ma non ritiene di meritare il titolo di maestr...
Archilet
Rinaldi, Cesare
Lettera a [non identificato], Bologna, 13 marzo 1618
Lettera | Si dispiace che un "empio" stia rovinando la reputazione del suo corrispondente, ma afferma che la vendetta di un buon cristiano come lui deve essere il perdono e che, seguendo il suo esempio, anche Rinaldi perdonerà un uomo che ha detto male di lui.
Archilet
Rinaldi, Cesare
Lettera a [non identificato], Bologna, 13 febbraio 1620
Lettera | Rinaldi si difende dallo sdegno del suo corrispondente che lo accusa di non aver dissuaso a dovere un amico di quest'ultimo dallo stampare un volume pieno di errori. Rinaldi lamenta il fatto che gli abbia chiesto di giudicare i componimenti di un uomo con...
Archilet
Rinaldi, Cesare
Lettera a [non identificato], Bologna, 23 aprile 1620
Lettera | Rinaldi non era d'accordo con la scelta del suo corrispondente di lasciare il servizio del suo signore, ma non ha detto nulla perché sapeva che il servizio nella nuova corte sarebbe durato poco. Infatti suo padre, ormai infermo, lo ha richiamato a casa pe...
Archilet
Rinaldi, Cesare
Lettera a [non identificato], Bologna, 10 aprile 1620
Lettera | Rinaldi si fa tramite per la richiesta di una "licenza d'armi" per conto di un suo amico. Manda al gentiluomo il suo nome e i suoi saluti.
Archilet
Rinaldi, Cesare
Lettera a [non identificato], Bologna, 26 marzo 1620
Lettera | Rinaldi elogia il suo corrispondente per aver desciso di mandare il figlio a studiare a Bologna presso il "Collegio de' Nobili". Immagina che il giovane abbia un "ingegno" pari a quello del padre che ha lasciato segni del suo valore in tante accademie. Ne...
Archilet
Rinaldi, Cesare
Lettera a [non identificato], Bologna, 14 aprile 1620
Lettera | Rinaldi assicura il destinatario non nominato che i suoi parenti, grazie all'eredità ricevuta alla morte di uno zio, saranno in grado di pagare il debito, contratto con il destinatario, di mille scudi: il denaro sarà ricavato alla vendita di una proprietà...
Archilet
Rinaldi, Cesare
Lettera a [non identificato], Bologna, 12 giugno 1620
Lettera | Rinaldi dichiara che dalla casa dei Medici ha sempre ricevuto grazie senza doverle chiedere: scrivendo a questo signore non chiede dunque favori, ma lettere. Approfitta della presente per mandare i suoi saluti e per comunicare il dispiacere che ha suscita...
Archilet
Rinaldi, Cesare
Lettera a [non identificato], Bologna, 9 aprile 1620
Lettera | Nonostante i molti servigi di Rinaldi e il suo impegno nel compiacerlo, il suo corrispondente lo rimprovera per non aver ancora portato a termine il compito che gli è stato affidato. Chiede una proroga di quindici giorni per terminare prima un'altra facce...
Archilet
Rinaldi, Cesare
Lettera a [non identificato], Bologna, 9 aprile 1620
Lettera | Rinaldi annuncia che arriveranno al suo corrispondente alcuni "arnesi", appartenenti ad un amico in partenza per Roma: lo prega di custodirli e di ricevere il gentiluomo, studioso di lettere latine e greche, ritenendo che potrà trarre grande soddisfazione...
Archilet