Scheda risorsa
- Sito web
- Archilet
- Tipo risorsa
- Lettera
- Autore
- Aretino, Pietro
- Titolo
- Lettera a Lodovico Dolce
- Data
- Venezia, 1 settembre 1541
- Descrizione
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Pietro Aretino scrive a Lodovico Dolce per comunicargli che mentre era indeciso sulla qualità migliore del compare, tra la capacità di conversazione o la dottrina, la cortesia si è messa in mezzo (essendosi, Dolce, offerto di curare il secondo libro delle sue lettere) ricavandosi uno spazio almeno uguale alle altre due, se non superiore. Aretino ha rispetto per questa offerta di Dolce, e con modestia la accetta; questa fatica che si accinge a compiere dimostra la natura da uomo buono, di “comune utilità”, di Dolce. Afferma che un’opera ben scritta e curata è simile ad una sposa bella e ben vestita, infatti agli impressori sembrerà di vederla, questa sposa, mentre stampano l’opera. Aretino confessa il desiderio che la sua raccolta faccia lo stesso effetto, grazie alla curatela di Dolce; egli non rivede le sue composizioni, fuggendole come farebbe un tenero padre coi suoi figli ricoperti di "piaghe mostruose" per l'incuria delle balie, come sono quelle prodotte dalla rabbia degli stampatori [che hanno ristampato le sue opere] “invidiando il Marcolino” [Francesco Marcolini]. La curatela di Dolce invece ne farebbe scaturire ottimi volumi, ricompensa della sua umanità che lo porta a trattare le opere degli altri come se le avesse composte lui; Dolce è ben consapevole che la conoscenza “che non sa giovare ad altri” non è utile. La condizione di Aretino lo porta a guardare più al profitto che al dovere dell’onesto, quindi manda il libro a Dolce, chiedendogli di fare tagli e aggiunte in base al suo giudizio; infine spera di poterlo ricompensare in futuro con qualcosa di più che un semplice grazie.
- URL
- http://www.archilet.it/Lettera.aspx?IdLettera=12134
- Nomi
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- [Mittente] Aretino, Pietro
- [Destinatario] Dolce, Lodovico
Data indicizzazione: 11 giugno 2024