Scheda risorsa
- Sito web
- Archilet
- Tipo risorsa
- Lettera
- Autore
- Grillo, Angelo
- Titolo
- Lettera a Alfonso Beccaria
- Data
- Praglia, [s. d.]
- Descrizione
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Angelo Grillo indirizza al conte Alfonso Beccaria un diffuso elogio delle virtù militari del marchese Ambrogio Spinola. Gli attribuisce le doti che, sulla scorta di Cicerone, si dicono proprie dei grandi condottieri: "scienza delle cose militari, virtù, autorità e felicità". A ciò l'ha favorito sia l'essere nato a Genova, "città libera", ove l'aristocrazia è usa non a "obedir servendo" bensì a "servir comandando", sia l'appartenenza al nobilissimo casato degli Spinola, del quale si può dire che "non è titolo di valor di spada, né di maestà di toga, né di grandezza di scettro, né di dignità di mitra" che i suoi esponenti non abbiano meritato. Basta pensare al cardinale Orazio Spinola, di cui Ambrogio è nipote. Già in gioventù Ambrogio, che Grillo ricorda avere allora incontrato più volte, si mostrava "versato in ogni sorte di belle lettere", eppure vocato soprattutto alle arti e agli esercizi militari. Anche perciò ammirava e ascoltava le gesta del cugino Giorgio di Luciano Spinola, che in quegli anni brillava nelle guerre di Fiandra sotto il comando di Alessandro Farnese. Ma crebbe anche con alto senso della giustizia divina, tanto che nella guerra di religione a cui ha preso parte, il suo atteggiamento si può accostare a quello degli antichi crociati, Goffredo di Buglione, Boemondo d'Altavilla, Ugo di Vermandois e i "due Ruberti", Roberto di Fiandra e Roberto Cosciacorta. Così ha militato a Ostenda, a Norimberga e in Frisia, e con lo stesso animo lo si può ricordare quando a Milano apprese della morte del fratello Federico [nel maggio 1603]. Il suo valore gli ha meritato l'apprezzamento di Filippo III di Spagna, ma anche di molti avversari, a cominciare da Alberto d'Asburgo e dal re di Francia, Enrico IV di Borbone. Il suo maggiore successo è stato nella campagna di Frisia, al rientro della quale a Brussells [Bruxelles] il popolo l'ha onorato con "archi trionfali e altre dimostrazioni". Insomma, è degno dei più grandi condottieri del passato, come Ciro, Annibale e Alessandro. Chiude mandando saluti al conte Claudio [Beccaria]. [La lettera compare in stampa a cominciare da Angelo Grillo, 'Lettere', Venezia, Giunti-Ciotti, 1608; poiché inviata da Praglia, deve essere fatta risalire all'anno monastico 1607-1608, in cui Grillo fu residente e superiore di tale abbazia].
[Argomento, soprascritto alla lettera da Pietro Petracci: "Questa è una bellissima lettera, nella quale il P. Grillo con stile Istorico, e con pompa Oratoria dispiega i meriti, e le pruove del Marchese Ambrosio Spinola. Della cui Casa prende occasione di ragionare. E da molti capi va magnificando"]. - URL
- http://www.archilet.it/Lettera.aspx?IdLettera=14118
- Nomi
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- [Mittente] Grillo, Angelo
- [Destinatario] Beccaria, Alfonso
Data indicizzazione: 11 giugno 2024