Scheda risorsa
Sito web
Archilet
Tipo risorsa
Lettera
Autore
Cebà, Ansaldo
Titolo
Lettera a Sara (Sarra) Copia (Copio)
Data
Genova, 11 aprile 1620
Descrizione
Cebà esordisce celebrando la generosità di Dio, che ha voluto compensare la sua afflizione per la recente scomparsa di un’amatissima sorella facendogli giungere il dono di un’effigie di colei che egli giudica come una carissima padrona. L’omaggio – il ritratto di Sara - in precedenza rifiutato da Ansaldo per ritrosia e modestia, viene ora, invece, accolto con tutto lo slancio dell’amore che egli prova per lei, e il ringraziamento dovuto non tanto sgorga dalla penna quanto piuttosto trabocca dal cuore. L’allusione all’attaccamento che Cebà nutre verso la sua corrispondente sfocia poi nel tema, consueto, dell’auspicio a che ella si volga infine alla religione cristiana: pur dichiarandosi signoreggiato dall’immagine di Sara (che peraltro si era fatta rappresentare stretta da una catena), immagine della quale – scrive Ansaldo - egli intende prendersi la medesima cura che fra le mura delle dimora veneziana di lei viene tributata alla sua persona in carne e ossa, Cebà persevera nella sua ‘amorosa battaglia’: lo guida infatti Colui [Cristo] che, nonostante le tribolazioni e anzi grazie alle tribolazioni, conduce sempre alla verità e alla salvezza. La missiva racchiude inoltre l’esortazione, rivolta a Sara, a pregare la Vergine, che legittimamente può essere considerata una Santa Donna del popolo ebraico. Nel prometterle poi l'invio di alcuni versi, Cebà rassicura Sara sulla persistenza con cui le dedica i suoi pensieri e i suoi sogni; l’appunto che sigilla la lettera, in cui Ansaldo dichiara che sarebbe stato assai più lieto se avesse potuto redigerla manu propria (invece che ricorrere a un aiuto) conferma però la grave debolezza fisica in cui egli versa.
URL
http://www.archilet.it/Lettera.aspx?IdLettera=14149
Nomi
  • [Mittente] Cebà, Ansaldo
  • [Destinatario] Copia (Copio), Sara (Sarra)

Data indicizzazione: 09 ottobre 2021