Scheda risorsa
Sito web
Archilet
Tipo risorsa
Lettera
Autore
Passerini, Pietro Francesco
Titolo
Lettera a Angelico Aprosio
Data
[Parma], [novembre 1664]
Descrizione
[Priva di date topica e cronica, la lettera fu scritta probabilmente da Parma nella seconda metà del novembre 1664]. Da una decina di giorni soltanto gode di un po’ di quiete, “se pure in corte si può haver quiete”, dopo essere “stato tutto settembre, ottobre e parte di novembre [1664] hor qua, hor là in visita di tribunali, communità, confini, fabriche di sale, ferro, vetriolo, per valli, monti, fiumi e paludi”, senza avere avuto “commodità ne meno di mangiare, perché non h[a] più denti”. Solo ora riesce dunque a rispondere a due lettere di Aprosio del 16 e 18 settembre [1664]. Nel frattempo ha comunque “alla sfuggita dato più occhiate alla giocondissima ed eruditissima sua 'Grillaia'”, mentre era per alcuni giorni a Piacenza; ma, avendola ampiamente lodata “con que’ signori consiglieri [i colleghi del Consiglio di Grazia e di Giustizia], il signor consigliere [Giovannni Battista] Calice la volle vedere, e l’ha sin’hora nelle mani”. Ringrazia Aprosio del dono e delle tante encomiastiche menzioni che di lui fa nel corso dello scritto. Resta in attesa della “altra parte” dell’opera, “perché sinceramente quel modo di comporre non può non piacer assai a chi talhora vorrebbe leggere per ricreatione, né vorrebbe perder il tempo senza frutto ed acquisto di qualche bella eruditione o scherzo ingegnoso”. Per mancanza di tempo, è fermo ancora al settimo dei suoi 'Problemi legali', terminato il quale vorrebbe far uscire quanto fatto, “per abbozzo del [suo] buon animo e per frontispicio del palazzo” che aveva immaginato. Si dedica con tutte le forze alla crescita della sua biblioteca con quei testi giuridici che ancora non possiede. Oggi stesso, ad esempio, ha ricevuto da Napoli ['De iure quaesito per principem non tollendo, seu] De potestate principis' di [Pietro Antonio] Petra [prima ed. Venezia, Zenaro, 1599], che andava cercando da vent’anni. Ormai la sua raccolta supera i 5.000 volumi. Dopo la sua morte, ne sarà “custode” [Paolo] Malaraggia; “ma l’uso [sarà] del pubblico e la protettione de’ Serenissimi Padroni [i duchi di Parma e di Piacenza]”, ai quali deve così tanto. Porge i saluti di Malaraggia.
URL
http://www.archilet.it/Lettera.aspx?IdLettera=1459
Nomi
  • [Mittente] Passerini, Pietro Francesco
  • [Destinatario] Aprosio, Angelico

Data indicizzazione: 09 ottobre 2021