Scheda risorsa
Sito web
Archilet
Tipo risorsa
Lettera
Autore
Boccalini, Traiano
Titolo
Lettera a Giacomo Sannesio
Data
[s. l.], [1597]
Descrizione
Traiano Boccalini scrive a proposito della guerra d'Ungheria, che ritiene inutile. Spiega che la Germania teme maggiormente le conquiste dell'Austria piuttosto che quelle turche. Dopo la morte di Ludovico [II Jagellone] nella sconfitta di Mohacs, il regno d'Ungheria fino a Belgrado e tutta la Transilvania vengono annesse all'Austria. Boccalini parla delle imprese di Ferdinando [il Cattolico] e delle tasse che gli italiani pagano all'Austria, che li ha ripagati col sacco di Roma ai tempi di Carlo [V]. Boccalini sa che l'Italia perderà denaro, uomini e reputazione nella guerra d'Ungheria contro i Turchi e che da sola non potrà nulla, sarebbe necessaria un'unione santa che tuttavia è impossibile per le differenze religiose all'interno dell'Europa. La resa dei conti sarà chiara con l'alterazione della Repubblica di Venezia, la più esperta delle insidie spagnole. La difesa della religione è la ragione comune ma Boccalini trova una grande differenza tra lo Stato della Chiesa e gli spagnoli, i quali sostengono le spese di guerra derubando gli altri, nonostante si dichiarino paladini del cattolicesimo. Boccalini introduce il sonetto 'Padre, che turbi il cielo e rassereni' di Giulio Camillo [Delminio] per deridere la carità degli spagnoli che vogliono scacciare gli eretici dalle case altrui ma fanno entrare nella loro i Turchi di Solimano. Il modo per sconfiggere gli Ottomani è rinforzare gli eserciti e istruire militarmente i giovani e, insieme, rinsaldare l'unione sovranazionale. L'Italia ha bisogno dell'aiuto della Spagna, che però deve finalmente deviare i suoi interessi dall'Italia, vale a dire dai possedimenti di papa Gregorio XIV, all'Oriente. Nella lettera Boccalini aggiunge citazioni da Tacito.
URL
http://www.archilet.it/Lettera.aspx?IdLettera=2247
Nomi
  • [Mittente] Boccalini, Traiano
  • [Destinatario] Sannesio, Giacomo

Data indicizzazione: 09 ottobre 2021