Scheda risorsa
- Sito web
- Archilet
- Tipo risorsa
- Lettera
- Autore
- Michiele, Pietro
- Titolo
- Lettera a Angelico Aprosio
- Data
- Venezia, 11 gennaio 1647
- Descrizione
-
Tramite il "consolo veneto", Michiele ha fatto recapitare una propria lettera all'Aprosio, alla quale però non ha avuto risposta. Nonostante ciò, gli sono noti l'affetto e la diligenza che contraddistinguono l'interlocutore. Nelle 'Glorie degli Incogniti' [Venezia, Valvasense, 1647] ha letto il resoconto delle opere di [Ansaldo] Cebà, tra le quali non ha mai potuto leggere 'Lazaro [il] mendico' [Genova, Pavoni, 1614]; prega allora l'Aprosio di spedirgliene un esemplare, con la promessa di ricambiare il favore. Parimenti ammette di non possedere esemplari dell''Arte d'amare' di [Ludovico] Dolce [di questa traduzione dell''Ars amatoria' di Ovidio, che le fonti indicano composta di tre libri in ottave, ho individuato un esemplare manoscritto nell'Archivio Widmann Rezzonico, Busta Misc. 1, num. 5]. Ricorda poi che Aprosio ha promesso di mandargli "la coppia d'alcuna di quelle Vite de' poeti" [di Alessandro Zilioli] possedute in forma manoscritta [oggi a Genova, Biblioteca Durazzo, A.I.2]. Informa che è deceduto [Jacopo] Pighetti: di conseguenza, Carlo Ridolfi allestirà una miscellanea in suo onore, con la speranza che Aprosio e altri amici partecipino a tale volume. Vorrebbe pubblicare qualcosa di proprio, ma non vuole procurare spese a [Paolo] Guerigli, dal momento che in questo secolo [ostile alla poesia] ci si è dimenticati perfino dei Tassi [Torquato Tasso] e dei Marini [Giovan Battista Marino]. Tuttavia, in tempo di Quaresima, vorrebbe dare alla luce i dodici canti del proprio "Romanzo" ['Del Guidon Selvaggio', Venezia, Fascina, 1649].
- URL
- http://www.archilet.it/Lettera.aspx?IdLettera=4232
- Nomi
-
- [Mittente] Michiele, Pietro
- [Destinatario] Aprosio, Angelico
Data indicizzazione: 11 giugno 2024