Scheda risorsa
- Sito web
- Archilet
- Tipo risorsa
- Lettera
- Autore
- Michiele, Pietro
- Titolo
- Lettera a Angelico Aprosio
- Data
- Venezia, 25 dicembre 1647
- Descrizione
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Avendo dimorato nell'Isola di Pago [in Croazia, dal 1409 sotto la giurisdizione della Repubblica di Venezia], Michiele non ha potuto riverire l'Aprosio nei giorni in cui questi soggiornava a Venezia. Si rammarica ma si consola tuttavia con la lettera ricevuta dall'Aprosio, cui rende grazie per avergli spedito la 'Vittoria navale' di [Ottavio] Tronsarelli [Roma, Corbelletti 1633; Roma, Fei, 1643], "letta con avidità". Intende ringraziare [Tobia] Pallavicino, al quale ha risposto la settimana scorsa con una lettera. Allude a un non meglio specificato "poema giocoso di quel signore" indicatogli dall'Aprosio, che non ha potuto ancora leggere, ma che, sebbene non sappia dove è stato stampato, ha destato il proprio interesse e quello di [Giovan Francesco] Loredano. Afferma di aver composto più qui a Venezia, dove risiede da tre mesi, che durante tutta la lunga permanenza a Pago, durata ben trentadue mesi. Sta trascrivendo le 'Stravaganze, e le vanità con alcune poche ode' che intende pubblicare per la Quaresima [Cfr. 'Delle poesie postume di Pietro Michiele nobile veneto, cioè le stravaganze, l'elegie e le risposte di molt'ingengi primarii, et i ritratti', Venezia, Brigonci, 1671; 'La Benda di Cupido, aggiuntovi la terza parte, e le ode', Venezia, Guerigli, 1648], insieme con qualche canto, "per saggio", del suo romanzo ['Del Guidon Selvaggio', Venezia, Fascina, 1649], giacché non riuscirà a terminarlo tanto rapidamente come vorrebbe. Informa l'Aprosio che il 'Palaggio delle Muse' "dormirà un pezzo, per non avere disegni a bastanza" [allude a un'opera non compiuta, annunciata nella lettera al lettore delle 'Rime', Venezia, Guerigli, 1642, di carattere ecfrastico a imitazione della 'Galeria' di Giovan Battista Marino]. Michiele sostiene che non conviene avventurarsi nella stampa di opere poetiche di questi tempi, durante i moti dell'Italia e di Napoli principalmente [allusione ai moti napoletani capitanati da Masaniello del biennio 1647-1648]; tuttavia, rassicura il corrispondente perché per continuare a dare corpo ai progetti letterari che ha in mente non gli basterebbero gli anni di Nestore [personificazione classica della longevità e della saggezza]. Potrebbe comporre nuovi poemi, e dopo aver favoleggiato tra i boschi ['Favole boscherecce', Venezia, Guerigli, 1643], vorrebbe dedicarsi "a far qualche metamorfosi". Vorrebbe dire qualcosa intorno alla propria 'Scimia d'Anacreonte' [opera segnalata tra quelle da stamparsi a margine della 'Benda di Cupido', Venezia, Guerigli, 1648, cc. *6v-*7r], ma ha promesso di non pubblicare nulla fino a quando [Michelangelo] Torcigliani licenzierà la sua traduzione di Anacreonte [si tratta di alcune versioni anacreontiche pubblicate in M. Torcigliani, 'Echo cortese', Lucca, 1680; ma vedi ora Torcigliani, 'Anacreonte e altre versioni poetiche', edizione critica a cura di Edoardo Taddeo e Federica Ciccolella, Bologna, Commissione per i testi di lingua, 1996]; ma lo stile che adotterebbe, scrive Michiele, è ben diverso da quello di Torcigliani, poiché ricolmo di invenzioni. Quanto alla 'Benda di Cupido' ['La Benda di Cupido, aggiuntovi la terza parte, e le ode', Venezia, Guerigli, 1648; princeps Venezia, Scaglia, 1634], egli ha tolto dalle mani di [Paolo] Guerigli la terza parte, al fine di servirsi delle composizioni contenute in essa per l'allestimento di altri volumi poetici. Ha scritto al "Consolo veneto" affinché Aprosio possa recarsi da lui per ricevere e inviare le lettere del Michiele con più certe garanzie. Gli recapita i saluti di [Giovan Francesco] Loredano e [Leonardo] Querini (Quirini), dichiarando di non possedere copie dell''Arte di amare' di [Ludovico] Dolce [di questa traduzione dell''Ars amatoria' di Ovidio, che le fonti indicano composta di tre libri in ottave, ho individuato un esemplare manoscritto nell'Archivio Widmann Rezzonico, Busta Misc. 1, num. 5]. Attende le "Vite de' poeti" [di Alessandro Zilioli, inedite e conservate oggi a Genova, Biblioteca Durazzo, A.I.2] che Aprosio gli ha promesso prima che partisse per Pago. Auguri per le imminenti feste natalizie e per il capodanno.
- URL
- http://www.archilet.it/Lettera.aspx?IdLettera=4237
- Nomi
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- [Mittente] Michiele, Pietro
- [Destinatario] Aprosio, Angelico
Data indicizzazione: 11 giugno 2024