Scheda risorsa
Sito web
Archilet
Tipo risorsa
Lettera
Autore
Tasso, Torquato
Titolo
Lettera a Giovan Battista Licino
Data
Mantova, [settembre 1587]
Descrizione
Torquato Tasso informa Giovan Battista Licino di aver ricevuto la lettera del 3 settembre, e gli ribadisce il fermo proposito di compiere il viaggio [per Bergamo]: è "affezionatissimo" alla patria, e spenderebbe il suo sangue per "l'onore" e la "salute" di questa. Comunica di aver composto una "canzonetta" e un sonetto per la "Clarissima" [forse la moglie di Antonio Contarini o di Luigi Veniero, l'uno podestà, l'altro capitano di Bergamo nel 1587, entrambi i quali hanno il titolo di "Clarissimi"; e così li chiama Tasso nella lettera n. 904 dell'edizione Guasti, "Io ho tanto tardato a tornare, che sono stato sopragiunto"]; ma ha deciso di non inviarli ancora, per il timore che subiscano la stessa sorte delle altre sue opere [essere stampate in uno stato ancora immaturo]. Ribadisce, inoltre, il desiderio di ristampare la tragedia ['Re Torrismondo'] con l'aggiunta di alcuni versi al secondo atto e con un formato più grande. Vorrebbe rivedere anche i dialoghi: in particolare, desidera accrescere quello "de la Poesia Toscana" ['La Cavalletta, overo de la Poesia Toscana'] perché ha preso visione della 'Poetica' di [Gian Giorgio] Trissino, anche se priva della "quinta o la sesta parte" dove si tratta "de le figure". Precisa che "Arane" è "regia" non nel senso di "città regia di Gotia", bensì di "abitazione reale", come usa il termine Ovidio quando scrive "Regia Solis erat" [Ovidio, Metamorfosi, II]; e lo informa che spedirà il sonetto per il conte Giovan Paolo [Calepio] non appena lo avrà terminato. Infine, si raccomanda al signor Silvano Licino, ai parenti, agli amici e in particolar modo a monsignor [Cristoforo] Tasso e ai suoi fratelli.
URL
http://www.archilet.it/Lettera.aspx?IdLettera=5597
Nomi
  • [Mittente] Tasso, Torquato
  • [Destinatario] Licino, Giovan Battista

Data indicizzazione: 11 giugno 2024