Scheda risorsa
- Sito web
- Archilet
- Tipo risorsa
- Lettera
- Autore
- Tasso, Torquato
- Titolo
- Lettera a Luca Scalabrini (Scalabrino)
- Data
- [s. l.], [1576]
- Descrizione
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Torquato Tasso rassicura Luca Scalabrini (Scalabrino) di non essere "sdegnato" perchè gli ha nascosto il suo "amor concupiscibile", ma perchè comportatosi tanto ingiuriosamente da spingere Ariosto [Orazio] a rivelargli il suo segreto amoroso e il suo comportamento offensivo. Tasso, pur riconoscendo le ragioni di Scalabrini, condanna i toni troppo veementi delle lettere scritte a lui e ad Ariosto [Orazio], assicurando Scalabrini di aver rivelato con molta discrezione la sua "infermità" solo a suo padre e ad Antenore [Scalabrini]. Rinnovandogli il proprio affetto e chiedendogli scusa per i toni duri della passate lettere, Tasso afferma di non voler parlare più di questo fatto, e chiede a Scalabrini di perdonargli gli errori fatti per la "superiorità de la causa". Afferma di aver finito la correzione del canto sesto [della 'Gerusalemme liberata'], che però non invierà nella settimana corrente; e di aver scritto, senza sapere il parere di Flaminio [de' Nobili], né del Signore [Scipione Gonzaga] e degli "altri dotti romani" [Silvio Antoniano, Pietro degli Angeli detto il Bargeo, Sperone Speroni], l'Allegoria ['Allegoria'] di tutto il poema ['Gerusalemme liberata'], "per dare pasto al mondo", e "assicurare gli amori e gli incanti", con tanta coerenza argomentativa che sembra presupporre un'originaria progettazione. Avendo mischiato filosofia platonica, peripatetica, "scienza dell'anima" e teologia, teme di aver fatto degli errori che vorrebbe corretti da Flaminio [de' Nobili], a cui affida anche il completamento degli spazi bianchi lasciati appositamente. Afferma di aver scritto l' 'Allegoria' in una giornata, e che la invierà al Signore [Scipione Gonzaga] "per quest'altro ordinario" [per cui la lettera n. 79 dell'edizione Guasti]. Anticipa di aver scoperto "una grande malignità" ordita contro di lui da Maddalò [Ercole Fucci-Maddalò] e dallo stesso Antonio [Montecatini; nel Codice Falconieri il nome è seguito da una sillaba espunta di difficile lettura] che vorrebbe trovare incarico nei "governi" della Chiesa: per non farli sospettare della sua consapevolezza, Tasso chiede a Scalabrini di scrivere ad Antonio [Montecatini, secondo Guasti; Antonio Virginio Brunelli, secondo Solerti] una lettera in cui affermi di aver ricevuto la sua richiesta tramite Tasso stesso molto tempo prima, ma di non aver potuto incontrare a Roma Teggia [Paolo]; mentre Tasso farà scrivere a Madalò [Ercole Fucci-Maddalò] "lettere di favore da alcuni principi". Conclude affermando il recapito delle "lettere al Borgo". [Guasti ipotizza una datazione tra il 10 e il 13 giugno 1576, cioè nella settimana che precede l'invio dell' 'Allegoria' a Scipione Gonzaga. Il Codice Falconieri integra i puntini di sospensione che sia nell'edizione di Guasti che nella stampa bergamasca silenziano parole scurrili].
- URL
- http://www.archilet.it/Lettera.aspx?IdLettera=8244
- Nomi
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- [Mittente] Tasso, Torquato
- [Destinatario] Scalabrini (Scalabrino), Luca
Data indicizzazione: 11 giugno 2024