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Rinaldi, Cesare
Lettera a [non identificato], Di Casa [Bologna], 4 aprile 1614
Lettera | Il signor Guido [?] è caduto da cavallo rompendosi la testa in tre punti; nonostante la ferita possa essere mortale, il suo corrispondente giudica l'incidente salutare perché ritiene che la fuoriuscita di sangue possa "rinfrescare" il fegato. A Rinaldi è ...
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Rinaldi, Cesare
Lettera a [non identificato], Bologna, 12 aprile 1614
Lettera | Ha chiesto al suo amico consigli e lui gli manda lodi, rischiando di renderlo superbo. Rinaldi quindi non gli domanderà più consigli: sarebbero bastate poche righe per avere la sua eterna gratitudine.
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Rinaldi, Cesare
Lettera a [non identificato], Bologna, 1 febbraio 1614
Lettera | Ha saputo che un "hippocritone" ha sviato il destinatario dagli studi, con grande disgusto dei suoi fratelli. Anche Rinaldi ebbe un'esperienza del genere e per due mesi frequentò un uomo simile con l'intenzione di distoglierlo dal suo cattivo comportament...
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Rinaldi, Cesare
Lettera a [non identificato], Bologna, 10 settembre 1614
Lettera | A causa della malinconia, desidera molte cose, ma ne persegue poche e non sopporta la solitudine. Apprezza la musica, le lettere degli amici e il suono delle campane, ma amerà queste ultime ancora di più quando annunceranno la promozione al cardinalato de...
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Rinaldi, Cesare
Lettera a [non identificato], Bologna, 31 dicembre 1613
Lettera | Il suo corrispondente gli rinfaccia il lungo silenzio, accusandolo di perdere tempo con le carte. Rinaldi si scusa spiegando che il suo tacere è dovuto alla consapevolezza dei numerosi impegni dell'amico e dichiara che il giocare a "Tarocco" è solo un pas...
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Rinaldi, Cesare
Lettera a [non identificato], Bologna, 10 ottobre 1612
Lettera | Il suo corrispondente ha chiesto a Rinaldi di assistere un prigioniero ma il compito è reso difficile dal fatto che le testimonianze del reo si contraddicono tra loro. Per questo il suo "procuratore" ha deciso di dichiarare la sua infermità mentale nel te...
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Rinaldi, Cesare
Lettera a [non identificato], Bologna, 4 giugno 1612
Lettera | La stesura dell'orazione chiesta dal suo corrispondente non procede a causa della malattia che ha colpito chi doveva scriverla. Rinaldi raccomanda di pregare affinché il "Dottore" [forse Lodovico Scapinelli, conosciuto appunto come il Dottore] recuperi la...
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Rinaldi, Cesare
Lettera a [non identificato], Bologna, 12 luglio 1612
Lettera | Al suo corrispondente non occorrerà dimostrare la sua gratitudine al "Dottore" [forse Lodovico Scapinelli, cfr. lettera del 4.12.1612, 'Già sarebbe a buon termine l'oratione'] attraverso un pagamento, ma sarà sufficiente la lode. Quanto al termine "oratio...
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Rinaldi, Cesare
Lettera a [non identificato], Bologna, 6 febbraio 1612
Lettera | Rinaldi raccomanda all'amico di rinunciare agli amori mondani per rivolgersi a Dio, ma non insiste sull'argomento per evitare di rafforzare il suo vizio. Invia il madrigale che ha scritto sulla sua dama vestita di verde ['O tu, c'hai verde gonna', il madr...
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Rinaldi, Cesare
Lettera a [non identificato], Bologna, 9 febbraio 1612
Lettera | Riflette sull'origine della superbia delle donne che nasce dalle troppe attenzioni concesse dagli uomini. Invia il madrigale richiesto per la "mascherata" ['Io parlo a voi Donne spietate, e belle', il madrigale fu edito in Cesare Rinaldi, 'Rime', Bologna,...
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Rinaldi, Cesare
Lettera a [non identificato], Bologna, 16 marzo 1612
Lettera | Rinaldi rimprovera l'amico per la sua cupidigia, ritenendo ogni guadagno dannoso per la propria reputazione.
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Rinaldi, Cesare
Lettera a [non identificato], Bologna, 22 settembre 1615
Lettera | Rinaldi riferisce che il procuratore del suo corrispondente manca di sollecitudine nel portare a termine l'incarico che gli è stato affidato perché è concentrato sulle proprie vicissitudini amorose. Si dichiara pronto a indicare il nome di qualcuno che in...
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Rinaldi, Cesare
Lettera a [non identificato], Bologna, 20 agosto 1611
Lettera | Rinaldi consola l'amico malato e gli consiglia di sopportare l'infermità come i martiri.
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Rinaldi, Cesare
Lettera a [non identificato], [s. l.], 9 ottobre 1611
Lettera | Rinaldi ammonisce il suo corrispondente perché ha un'amante e, nonostante gli abbia detto che di costei ama solo il canto, a causa sua trascura gli studi e gli amici. Sollecita dunque l'uomo ad abbandonare i piaceri carnali per evitare che la sua reputazi...
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Rinaldi, Cesare
Lettera a [non identificato], Bologna, 10 agosto 1616
Lettera | Si rallegra per il ruolo di coppiere ottenuto dal suo corrispondente presso una nobile dama.
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Rinaldi, Cesare
Lettera a [non identificato], Bologna, 27 dicembre 1619
Lettera | Non si deve rinunciare all'amicizia se di tre amici sono rimasti in due. Sollecita il suo corrispondente perché si consoli della morte di Giulio Segni. Si rallegra del suo passaggio alla corte imperiale e gli raccomanda di non dolersi se, tornando in patr...
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Rinaldi, Cesare
Lettera a [non identificato], Bologna, 13 aprile 1620
Lettera | Tra tutti i "Principi Ecclesiastici" nominati nella sua lettera, Rinaldi consiglia al suo corrispondente di scegliere come padrone quello che gli dà più speranze. Rinaldi ritiene che il consiglio gli sia stato richiesto solo come cortesia perché pensa che...
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Rinaldi, Cesare
Lettera a [non identificato], Bologna, 26 luglio 1619
Lettera | Rinaldi si duole per la decisione del suo corrispondente di andare per mare perché è un servizio pericoloso a cui un cavaliere non è tenuto. Si rallegrerà quindi solo quando saprà che ha rinunciato al suo proposito.
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Rinaldi, Cesare
Lettera a [non identificato], Bologna, 26 febbraio 1620
Lettera | L'uomo che gli ha raccomandato il suo corrispondente è in una situazione infelice: il suo padrone di casa gli ha sequestrato i mobili a causa del mancato pagamento dell'affitto e la scabbia gli impedisce l'uso delle mani. Rinaldi gli avrebbe offerto alber...
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Rinaldi, Cesare
Lettera a [non identificato], Bologna, 16 febbraio 1620
Lettera | Rinaldi afferma che il nuovo "procuratore", incaricato dal suo corrispondente, è molto sollecito e chiuderà la questione più in fretta dell'altro, che ha trascinato per tre anni una cosa che poteva essere risolta in un mese. Il motivo del ritardo può esse...
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Rinaldi, Cesare
Lettera a [non identificato], Bologna, 10 aprile 1620
Lettera | Il suo corrispondente riesce a ridere di un rifiuto avuto dal suo signore, quando lui invece se ne vergognerebbe. Crede che l'amico non dovrebbe continuare a servire un padrone ingrado che ha dato risposta negativa a una richiesta legittima, fatta da un s...
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Rinaldi, Cesare
Lettera a [non identificato], Bologna, 16 aprile 1620
Lettera | Rinaldi si rammarica con il corrispondente, non nominato, per il "disgusto" ricevuto dal suo signore, ma gli sconsiglia di lasciare il servizio per evitare ritorsioni. Consiglia quindi di fingere di non aver sentito le parole sdegnose a lui dirette, certo...
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Rinaldi, Cesare
Lettera a [non identificato], Bologna, 30 marzo 1620
Lettera | Rinaldi si lamenta perché il suo corrispondente, dopo essere partito da Bologna, non gli ha più scritto. Ha pensato quindi di mandare un uomo per verificare le ragioni di un così lungo silenzio. Riferisce che il signor Ottavio è morto a causa di una "febb...
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Rinaldi, Cesare
Lettera a [non identificato], Bologna, 29 dicembre 1619
Lettera | Rinaldi assicura la sua sollecitudine verso il compito assegnatogli. Non ha mandato auguri di buone feste perché non ama le cerimonie eccessive. Ha saputo che il suo corrispondente si recherà a Lisbona e ne approfitta per chiedergli di comprare per lui un...
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Rinaldi, Cesare
Lettera a [non identificato], Bologna, 7 marzo 1620
Lettera | Il prete di Siena richiesto dal suo corrispondente è disposto a servire come segretario e non come precettore. Inoltre Rinaldi ritiene che sia troppo giovane e, mancando di "gravità", non sarebbe rispettato dagli scolari. Riferisce però che presto tornerà...
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Rinaldi, Cesare
Lettera a [non identificato], Bologna, 26 febbraio 1620
Lettera | Rinaldi ringrazia per la proposta di raccomandarlo al cardinale legato [di Bologna, Giulio Savelli], ma declina l'offerta poiché ha già provveduto per conto suo, venendo ben accolto. Sarebbe dunque segno di poca fiducia da parte sua se qualcun altro lo ra...
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Rinaldi, Cesare
Lettera a [non identificato], Bologna, 6 marzo 1619
Lettera | Il suo corrispondente gli ha inviato un volume di poesie da correggere, ma Rinaldi dichiara che l'opera è perfetta e non necessita di aggiustamenti. È grato che si sia rivolto a lui per svolgere tale compito, ma non ritiene di meritare il titolo di maestr...
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Rinaldi, Cesare
Lettera a [non identificato], Bologna, 13 marzo 1618
Lettera | Si dispiace che un "empio" stia rovinando la reputazione del suo corrispondente, ma afferma che la vendetta di un buon cristiano come lui deve essere il perdono e che, seguendo il suo esempio, anche Rinaldi perdonerà un uomo che ha detto male di lui.
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Rinaldi, Cesare
Lettera a [non identificato], Bologna, 13 febbraio 1620
Lettera | Rinaldi si difende dallo sdegno del suo corrispondente che lo accusa di non aver dissuaso a dovere un amico di quest'ultimo dallo stampare un volume pieno di errori. Rinaldi lamenta il fatto che gli abbia chiesto di giudicare i componimenti di un uomo con...
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Rinaldi, Cesare
Lettera a [non identificato], Bologna, 23 aprile 1620
Lettera | Rinaldi non era d'accordo con la scelta del suo corrispondente di lasciare il servizio del suo signore, ma non ha detto nulla perché sapeva che il servizio nella nuova corte sarebbe durato poco. Infatti suo padre, ormai infermo, lo ha richiamato a casa pe...
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Rinaldi, Cesare
Lettera a [non identificato], Bologna, 10 aprile 1620
Lettera | Rinaldi si fa tramite per la richiesta di una "licenza d'armi" per conto di un suo amico. Manda al gentiluomo il suo nome e i suoi saluti.
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Rinaldi, Cesare
Lettera a [non identificato], Bologna, 26 marzo 1620
Lettera | Rinaldi elogia il suo corrispondente per aver desciso di mandare il figlio a studiare a Bologna presso il "Collegio de' Nobili". Immagina che il giovane abbia un "ingegno" pari a quello del padre che ha lasciato segni del suo valore in tante accademie. Ne...
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Rinaldi, Cesare
Lettera a [non identificato], Bologna, 14 aprile 1620
Lettera | Rinaldi assicura il destinatario non nominato che i suoi parenti, grazie all'eredità ricevuta alla morte di uno zio, saranno in grado di pagare il debito, contratto con il destinatario, di mille scudi: il denaro sarà ricavato alla vendita di una proprietà...
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Rinaldi, Cesare
Lettera a [non identificato], Bologna, 12 giugno 1620
Lettera | Rinaldi dichiara che dalla casa dei Medici ha sempre ricevuto grazie senza doverle chiedere: scrivendo a questo signore non chiede dunque favori, ma lettere. Approfitta della presente per mandare i suoi saluti e per comunicare il dispiacere che ha suscita...
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Rinaldi, Cesare
Lettera a [non identificato], Bologna, 9 aprile 1620
Lettera | Nonostante i molti servigi di Rinaldi e il suo impegno nel compiacerlo, il suo corrispondente lo rimprovera per non aver ancora portato a termine il compito che gli è stato affidato. Chiede una proroga di quindici giorni per terminare prima un'altra facce...
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Rinaldi, Cesare
Lettera a [non identificato], Bologna, 9 aprile 1620
Lettera | Rinaldi annuncia che arriveranno al suo corrispondente alcuni "arnesi", appartenenti ad un amico in partenza per Roma: lo prega di custodirli e di ricevere il gentiluomo, studioso di lettere latine e greche, ritenendo che potrà trarre grande soddisfazione...
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Rinaldi, Cesare
Lettera a [non identificato], Bologna, 6 aprile 1620
Lettera | Rinaldi contratta il prezzo per un quadro di Guido Reni. Il committente vuole pagare 60 scudi, ma Rinaldi sostiene che il costo, per un quadro con "figure grandi", non possa essere meno di cento zecchini e avvisa che si tratta di un prezzo di favore. Al m...
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Rinaldi, Cesare
Lettera a [non identificato], Bologna, 17 marzo 1620
Lettera | Rinaldi avvisa il suo corrispondente che, nel dispaccio successivo, lo ragguaglierà sui suoi travagli. Intanto riferisce che sono in arrivo dalla Toscana i semi rari che gli ha chiesto e che un loro comune amico, pur potendo fare comodamente il viaggio ve...
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Rinaldi, Cesare
Lettera a [non identificato], Bologna, 20 marzo 1620
Lettera | Rinaldi chiede al suo corrispondente che gli fornisca una lampada di media grandezza per soddisfare la richiesta di alcune monache, sue parenti. Si vergogna della "debolezza" della commissione, ma non ha potuto rifiutare il favore.
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Rinaldi, Cesare
Lettera a [non identificato], Bologna, 23 febbraio 1620
Lettera | Rinaldi si impegna a verificare quale sia il costo di una carrozza di medie dimensioni, rivestita di "corame" [cuoio lavorato] e foderata di velluto, e ad assicurarsi che sia fabbricata secondo le istruzioni. Si rallegra per la notizia delle nozze del fra...
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Rinaldi, Cesare
Lettera a [non identificato], Bologna, 25 febbraio 1620
Lettera | Secondo Rinaldi, il suo corrispondente ha litigato inutilmente per tre anni con il suo avversario, spendendo molti soldi senza riuscire a risolvere la disputa. La ragione del contendere è un podere e lui consiglia di stringere un accordo di "mutua prestan...
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Rinaldi, Cesare
Lettera a [non identificato], Bologna, 4 agosto 1619
Lettera | Rinaldi dichiara di non essere avvezzo a scrivere di cose meste e il suo corrispondente desidera essere consolato senza chiarire quale è la causa delle sue lamentele. Quando egli vorrà confidarsi con lui, sarà pronto a offrirgli il suo aiuto, tranne nel c...
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Rinaldi, Cesare
Lettera a [non identificato], Bologna, 31 luglio 1619
Lettera | Nel descrivere il suo bellissimo palazzo, il suo corrispondente riferisce di avervi una gran quantità di ghiaccio. Rinaldi attribuisce proprio a quest'ultimo il fatto che il suo affetto si sia raffreddato. Spera quindi che, se il bere con ghiaccio ha dimi...
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Rinaldi, Cesare
Lettera a [non identificato], Bologna, 24 luglio 1619
Lettera | Rinaldi si dichiara al servizio del suo corrispondente, ma si rammarica perché egli non usa la sua autorità per comandarlo. Gli ha accennato di aver bisogno dei suoi servigi, ma se non si avvarrà di lui, compirà una crudeltà.
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Rinaldi, Cesare
Lettera a [non identificato], Bologna, 5 luglio 1619
Lettera | L'amico gli ha chiesto di ragionare sul tema della fatica e lui risponde che faticare con il caldo è nocivo alla salute: dovendo cercare riposo nel periodo estivo, anziché scrivere un lungo discorso, si limita a mandare un saluto.
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Rinaldi, Cesare
Lettera a [non identificato], Bologna, 26 maggio 1619
Lettera | Rinaldi ragiona con il suo corrispondente riguardo al legame tra la felicità e le ricchezze.
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Rinaldi, Cesare
Lettera a [non identificato], Bologna, 23 marzo 1619
Lettera | Riferisce di aver inviato numerosi "memoriali" ai capitani lì radunati [forse a Bologna], chiedendo per il suo corrispondente un posto nel reggimento. La sua giovane età non sarà di ostacolo, perché la sua opera in prosa è testimonianza del suo sapere, e ...
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Rinaldi, Cesare
Lettera a [non identificato], Bologna, 3 giugno 1618
Lettera | Rinaldi dichiara di non conoscere il dottor Varoli e nemmeno il suo corrispondente, il quale invece sostiene di averlo conosciuto in un tempo in cui suo padre [Sebastiano Rinaldi] non si era ancora sposato. Non capisce quindi a cosa gli serva attribuirgli...
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Rinaldi, Cesare
Lettera a [non identificato], Bologna, 12 marzo 1619
Lettera | Rinaldi dichiara che la "materia" proposta dal suo corrispondente supera le sue capacità, inoltre riferisce che una pietra cadutagli sulla mano gli impedisce di scrivere.
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Rinaldi, Cesare
Lettera a [non identificato], Bologna, 25 febbraio 1619
Lettera | Rinaldi rifiuta il rimborso dei quattro scudi spesi per comprare i salami richiesti presso la "bottega del Dozza". Ribadisce infine di essere a completa disposizione del suo corrispondente.
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